martedì 1 marzo 2011

Luca 1,38

"Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1,38)
(http://www.focolare.org/it/news/2011/03/01/eccomi-sono-la-serva-del-signore-avvenga-di-me-quello-che-hai-detto-lc-138/)


Maria è la persona che ha risposto col proprio sì incondizionato a Dio: lei ha concesso spazio in sé a Dio. Nel sì, Maria è Madre che genera: in lei davvero l'amore di Dio si è fatto amore dell'uomo. Già solo questo fatto è scandalo. Aveva detto Fiatone che nessun Dio si mescola agli uomini, e aveva così espresso la desolazione del mondo antico, che avvertiva la distanza abissale tra Dio e l'uomo e la riteneva incolmabile. La colmò Maria. Nel suo "eccomi", lei è diventata lo spazio creaturale dove il divino è rientrato nell'umanità.

E’ particolare l’amore di Maria, il suo amore di donna e di madre: non chiede, da. Non pretende; si considera in debito. E sua bellezza è essere sfondo, non sovrapporsi; perciò è amore delicato, rispettoso, nascosto, velato e insieme estremamente forte, perché capace di generare. Lo specifico del generare è il frutto e quello dell'amore e l'amore: l'esperienza di essere risposta.

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Un’Esperienza di Vita:

Quando Francesca ci comunicò la sua decisione di farsi suora, ce lo disse con parole che aprirono il nostro cuore di genitori: "Vedete, - ci disse - io questa cosa non l'ho cercata; non era nei miei progetti e neanche nei miei sogni. Quando mi sono accorta che forse il Signore mi stava chiamando alla vita consacrata, ho provato ad allontanare questo pensiero e a non assecondarlo troppo. Ma gradatamente mi appariva sempre più chiara la volontà del Signore verso di me. Non mi era chiesto di ragionare e di capire, ma di corrispondere con spirito di accoglienza e di abbandono". Aggiunse anche: "Mi sono chiesta da sola: ma come è possibile che il Signore chiami proprio me, che non ho doti eccezionali, che non sono migliore di tante ragazze della mia età? Scoprii con gioia che il Signore aveva posato il suo sguardo su di me pur vedendo benissimo, molto meglio di me, i limiti, i difetti, le debolezze, le fragilità mie. Dunque, posso confidare in Lui ed affidarmi a Lui. Oggi e sempre accompagna i miei passi con la sua presenza, con il suo sostegno, con la sua luce, con la sua forza. Questa certezza mi da una grande pace interiore ".

Queste le parole di Francesca ci aiutarono a capire che la vita dei figli, qualunque strada essi intraprendano, è sempre una risposta ad una iniziativa di Dio. Noi genitori siamo chiamati ad essere loro vicini sempre, così che là dove il Signore li attenderà, essi possano andare con fiducia e con grande pace interiore.

(I genitori di Francesca, Italia)

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