mercoledì 21 gennaio 2015

Cibo Spirituale 1501

«Le dice Gesù: “Dammi da bere”» (Gv 4,7)


Siamo anche disponibile di rispondere come i figli di Zebedeo hanno risposto quando Gesù gli ha chiesto: “Potete bere il calice chi io sto per bere?” (Mt 20,22)?

Siamo stati ingannati, manipolati e plagiati con la più grande sofisticazione di manipolazione mentale nella storia del mondo. Perciò tanti sono ignoranti e innocenti di ciò che sono stati portati dentro. Ma quando sono confrontati con almeno una persona che è riuscita a tirarsi fuori di questa corrente molto forte, una persona che ha lasciato la mandria precipitandosi in massa, verso il culto dell’uomo invece il culto di Dio, verso le belle bugie vuote del “padre della menzogna” (Gv 8,44), invece di andare verso “la via, la verità e la vita” (Gv 14,6), a quel punto sono davanti ad una scelta fondamentale, di cercare la Verità fuori delle loro teste, o di prendere la via molto più facile di continuare ciò che si sono lasciati scivolare dentro che è ciò che la grande maggioranza delle persone intorno a loro sta facendo, di essere “politicamente corretto”, che non porta alla Verità salvifica e assoluta Che è Gesù Cristo. Anche tanti si sono lasciati i loro cuori diventare attaccati a certe cose che non sono di Dio, che include la gloria davanti agli uomini soprattutto nella Chiesa, e hanno spinto da parte le ispirazioni e le grazie di Dio con tanti piccoli compromessi che sono sempre accompagnati da una crescita di cecità alla vera situazione dal punto di vista perfetta di Dio.

E’ interessante che anni fa c’era uno studio psicologico fatto in cui un maestro di scuola superiore ha detto a tutti i studenti di alzare la mano a destra, ma nell’aula di 30 studenti c’erano 29 che erano ordinato prima di alzare la mano a sinistra. Quello che non sapeva di questo ha cominciato ad alzare la sua mano a destra ma quando ha visto i venti nuove studenti che hanno alzato la mano a sinistra, ha deciso di alzare la sua mano a sinistra. Poi uno di quei 29 ha messo giù la sua mano a sinistra e ha alzato la mano a destra. Quando quello solo ha visto questo, lui ha deciso di alzare la sua mano a destra anche. Dopo tante prove simili, i risultati erano molto conclusivi che quando soltanto una persona ha il coraggio di seguire ciò che è giusto, questo da’ grande coraggio per gli altri che sono stati intimiditi dalla mandria spinta in massa lontano dalla Verità scomoda, ma salvifica che è accompagnata dalla croce di Cristo.

In qualche modo credo che Dio mi ha dato la grazia durante la mia vita di cercare la Verità scomoda fuori della mia testa e di essere disponibile di fare i rischi di stare in piedi perfino quando ero spesso totalmente da solo in ciò che ho scoperto e ciò che dovevo fare. Ho ricevuto tanto di questo parte del mio carattere da mio babbo, ma quando mi sono reso conto che mio babbo si è lasciato scivolare nella direzione spagliato, Dio mi ha dato la grazia di seguire la Verità nonostante che ho sofferto tanto di essere rifiutato dai miei genitori. Visitate, in inglese: http://necedah-cult.blogspot.com; http://spir-food.blogspot.it/2012/12/the-death-of-my-brother.html.


Sono stato nella Chiesa tutta la mia vita e si capisce che ho sofferto di più dalla mia sposa, la Chiesa. Sono stato tradito e abbandonato dai preti, perdendo la mia comunità o parrocchia o amici; due volte ho sofferto la depressione forte dopo queste esperienza. Queste esperienze mi hanno offerto tante opportunità di lottare per la Verità che da libertà vera. Visitate: “La Grande Responsabilità dei Responsabili Religiosi” (http://evang-fondam.blogspot.it/2013/05/grande-responsabilita.html).

Ogni volta che soffriamo in queste situazioni difficile, e perseveriamo nella preghiera e di non abbandonare Dio dopo le Sue potature (Gv 15,2; Prov 3,12; Eb 12,5-6), i nostri cuori sono allargati e siamo sempre più liberi da noi stessi e dai nostri egoismi nascosti per avere più spazio nei nostri cuori per Dio e le Sue Grazie. Questa è l’esperienza di tutti i santi.

Recentemente (pochi giorni fa) mi sono reso conto che Dio stava chiedendomi di fare un altro taglio doloroso nella mia vita. Vi offro l’email che ho mandato, pochi giorni fa, a più di 100 membri del Cammino Neocatecumenale in Italia.

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Il seguente è l’email che ho mandato a più di 100 membri del Cammino Neocatecumenale in Italia, il 19 gennaio 2015.


Cari fratelli e sorelle delle comunità Neocatecumenali,

Sto aiutando con le Sante Messe e le celebrazioni penitenziali con le comunità Neocatecumenali da quasi 10 anni. Avevo detto qualche volta che sapevo che i vostri statuti erano approvati, ma il modo in cui si faceva la Santa Messa non era ancora approvato e che Papa Benedetto aveva chiesto una commissione, di esaminare la Santa Messa celebrata nei piccoli gruppi sabato sera fra i membri del Cammino Neocatecumenale. Credevo fino a pochi giorni fa che questa commissione non aveva finito il loro lavoro prima che Papa Benedetto ha dato le sue dimissioni. Pochi giorni fa ho scoperto che invece la commissione ha finito il loro lavoro ed i fondatori e dirigenti del Cammino Neocatecumenale – Kiko Argüello, Carmen Hernandez e Padre Mario Pezzi – hanno ricevuto una lettera del 1 dicembre 2005 scritta dal Cardinale Francis Arinze, prefetto della congregazione vaticana per la liturgia con un elenco di “decisioni del Santo Padre” alle quali dovevano ubbidire.

Ho scoperto che i fondatori e dirigenti del Cammino Neocatecumenale non hanno obbedito questa lettera dal Cardinale Francis Arinze. Stavo per offrire la mia decisione che devo obbedire le “decisione del Santo Padre” sabato sera alle Messe sabato sera, il 17 gennaio 2015, quando un catechista, da più di 20 anni, mi ha detto che dopo la lettera di Arinze, la Messa Neocatecumenale era approvata da Papa Benedetto. Così non ho offerto la mia decisione nella mia lettera stampata sabato sera (allegata).

Poi quando ho cercato questa approvazione del Santo Padre sull’Internet, ho scoperto che era accaduto che il pontificio consiglio per i laici presieduto dal cardinale Stanislaw Rylko aveva predisposto il testo di un decreto di approvazione globale di tutte le celebrazioni liturgiche ed extraliturgiche del Cammino neocatecumenale, da rendersi pubblico il 20 gennaio in occasione di un previsto incontro del Papa con il Cammino. Il decreto era stato redatto su indicazione della congregazione per il culto divino, presieduta dal cardinale Antonio Cañizares Llovera. I fondatori e leader del Cammino, Francisco "Kiko" Argüello e Carmen Hernández, ne furono informati e anticiparono festanti ai loro seguaci l'imminente approvazione. Il tutto all'insaputa del Papa!
Benedetto XVI venne a conoscenza del testo del decreto pochi giorni prima dell'incontro del 20 gennaio. Lo trovò sconclusionato e sbagliato. Ordinò che fosse cancellato e riscritto secondo le sue indicazioni.

Nel “Discorso del Santo Padre Benedetto XVI alla Comunità del Cammino Neocatecumenale”, il 20 gennaio 2012, Papa Benedetto ha ribadito che le celebrazioni nelle piccole comunità devono essere “regolata dai Libri liturgici, che vanno seguiti fedelmente”, come ha ordinato già con la lettera dal Cardinal Arinze più di 6 anni prima.

Quindi, vi prego di leggere la mia decisione nella mia lettera (allegata) che intendevo a dare sabato scorso, il 17 gennaio 2015, ma invece vi offro adesso dopo aver scoperto che non era approvata la Messa neocatecumenale. Alla fine di questa lettera ho offerto “una proposta, un’idea mia”.

Fratelli e sorelle, “La Verità vi farà liberi” (Gv 8,32), non soltanto in questa vita corta, ma anche per tutta l’eternità!

Don Jo (Joseph) Dwight

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Il seguente è la lettera stampata (allegata all'email) che pensavo di dare sabato sera dopo due Messe neocatecumenali, il 17 gennaio 2015:




17 gennaio 2015

Cari fratelli e sorelle delle comunità Neocatecumenali,

Sto aiutando con le Sante Messe e le celebrazioni penitenziali con voi quasi 10 anni. Vedo tanta buona volontà e anche tanti frutti buoni. Proprio per questo mi sono prestato perfino di essere disponibile per due Sante Messe ogni sabato sera con voi, e le celebrazioni penitenziali quando mi telefonate.

Avevo detto qualche volta che sapevo che i vostri statuti erano approvati, ma il modo in cui si faceva la Santa Messa non era ancora approvato e che Papa Benedetto aveva chiesto una commissione, di esaminare la Santa Messa celebrata nei piccoli gruppi sabato sera fra i membri del Cammino Neocatecumenale. Credevo fino a pochi giorni fa che questa commissione non aveva finito il loro lavoro prima che Papa Benedetto ha dato le sue dimissioni. Pochi giorni fa ho scoperto che invece la commissione ha finito il loro lavoro ed i fondatori e dirigenti del Cammino Neocatecumenale – Kiko Argüello, Carmen Hernandez e Padre Mario Pezzi – hanno ricevuto una lettera del 1 dicembre 2005 scritta dal Cardinale Francis Arinze, prefetto della congregazione vaticana per la liturgia con un elenco di “decisioni del Santo Padre” alle quali dovevano ubbidire.

“Dei sei punti in cui si articolavano le direttive del Papa, uno solo concede ai neocatecumenali di continuare come fanno. Riguarda lo scambio della pace anticipato a prima dell’offertorio: prassi tradizionale nella liturgia cristiana e in uso fino ad oggi, ad esempio, nel rito ambrosiano celebrato nell’arcidiocesi di Milano. Su tutti gli altri punti il Cammino Neocatecumenale doveva azzerare gran parte delle sue innovazioni liturgiche.”

La nostra Santa Madre Chiesa cerca di aiutare e proteggere i movimenti carismatici per non perdere i doni che lo Spirito Santo ha dato ad ogni movimento. Facendo parte del Movimento dei Focolari da 1986, diversi volte ho sentito dalla bocca di Chiara Lubich che lei ha seguito subito e totalmente ogni piccola indicazione da Papa Giovanni Paolo II, anche se lei doveva cambiare i suoi programmi importanti. Come i santi ed i religiosi buoni, Chiara Lubich si fidava totalmente a Dio, non a se stessa, e perciò lei credeva che se lei obbedisce il Papa, il suo superiore, dopo aver espresso bene il suo pensiero, anche se lei non era d’accordo con la decisione del Papa, si faceva la santa volontà di Dio. Se il Papa ha spagliato veramente, secondo Dio, il Papa probabilmente cambierà la sua idea, proprio perché Chiara Lubich ha obbedito. L’umiltà e l’obbedienza fanno scaturire le grazie di Dio! Se ciò che Chiara Lubich credeva di essere giusto era veramente giusto secondo Dio, Dio ci pensa di risolvere il problema, e di cambiare l’idea del suo superiore, secondo i tempi di Dio. Il primo criterio di discernimento in riguardo alle rivelazioni private è proprio l’umiltà e obbedienza (visitate, in inglese: “The Catholic Church and Private Revelation”; http://priv-rev.blogspot.com). Certo, la responsabilità dei superiori è molto grande! Visitate: “La Grande Responsabilità dei Responsabili Religiosi” (http://evang-fondam.blogspot.it/2013/05/grande-responsabilita.html).

All’inizio di un movimento la Chiesa offre un periodo di osservazione e anche certe autorizzazioni verbali accordate, come Papa Giovanni Paolo ha fatto con i responsabili del Cammino Neocatecumenale. Poi dopo la Madre Chiesa ci guida per il nostro vero bene e per il vero bene del movimento ecclesiale. E’ simile a Gesù che ha accolto tutti, ha fatto tanti miracoli e guarigioni, ma pian piano ha portato tutti disponibili con Lui verso Gerusalemme, verso Calvario, e finalmente alla crocifissione dove c’erano soltanto la Madre di Gesù, San Giovanni apostolo ed alcuni donne. Gesù conduce tutti di buona volontà verso Calvario con la croce, verso fiducia in Dio non in se stessi, che è l’unica via per superare i nostri egoismi per poter amare Dio ed il prossimo in un modo autentico. “La Verità vi farà liberi” (Gv 8,32)!

Il richiamo di Benedetto XVI riguarda i modi in cui i gruppi neocatecumenali celebrano la Messa. Il Papa vuole che essi si conformino a quanto prescrivono le norme liturgiche valide per tutta la Chiesa.

Mi sono meravigliato quando ho scoperto che Kiko Argüello, Carmen Hernandez e Padre Mario Pezzi non hanno obbedito la lettera in cui si articolano le direttive del Papa. Il loro atto di parziale ubbidienza è in una lettera che essi hanno scritto al Papa il 17 gennaio 2006. Si limitano infatti a ringraziare il Papa per aver loro concesso altri due anni di tempo. E tornano a difendere il loro modo di fare la comunione. Sottolineano che il far la comunione “in questo modo” è strumento essenziale per convertire i lontani: abbandonarlo pregiudicherebbe la loro missione. Sul punto cruciale della comunione fanno capire di voler proseguire per la loro strada. È infatti opinione diffusa tra i neocatecumenali che la lettera di Arinze sia qualcosa di provvisorio, di modificabile, un semplice “instrumentum laboris”, e che alla fine la loro prassi sarà sostanzialmente approvata. Questa opinione permane anche dopo il richiamo di Benedetto XVI relative al rito della Messa, nel discorso da lui rivolto ai neocatecumenali il 12 gennaio 2006.

In ogni caso, non è questo il pensiero né di Arinze né del Papa. In un’intervista del 15 febbraio alla Radio Vaticana, il cardinale prefetto della congregazione per la liturgia ha ribadito che la lettera è “la conclusione di tutto”. E ha così esposto il processo da cui è nata:
“La lettera è scaturita da ciò che emergeva dall'esame di questa congregazione di come il Cammino Neocatecumenale celebra la santa Messa da molti anni. [...] Per l'esame di questo abbiamo avuto una commissione mista tra persone nominate dal Cammino Neocatecumenale e persone nominate dalla nostra congregazione. Nelle discussioni sono emerse tante pratiche che loro fanno durante la Messa, [...] e molte emergevano che non erano secondo i libri approvati. Questo è il background. Il tutto è stato esaminato in molte sessioni dalla commissione mista per un periodo di due anni o più. E c’è stata anche una discussione tra sette cardinali della curia romana per volere del Santo Padre, i quali hanno esaminato il tutto. Dunque, questa lettera è la conclusione di tutto”.

ECCO LA LETTERA SCRITTA DAL CARDINALE FRANCIS ARINZE:

Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum; Prot. 2520/03/L; dalla Città del Vaticano, 1 dicembre 2005:

Egregi Signor Kiko Argüello, Sig.na Carmen Hernandez e Rev.do Padre Mario Pezzi,

a seguito dei dialoghi intercorsi con questa Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti circa la celebrazione della Santissima Eucaristia nelle comunità del Cammino Neocatecumenale, in linea con gli orientamenti emersi nell’incontro con Voi dell’11 novembre c.a., sono a comunicarVi le decisioni del Santo Padre.

Nella celebrazione della Santa Messa, il Cammino Neocatecumenale accetterà e seguirà i libri liturgici approvati dalla Chiesa, senza omettere né aggiungere nulla. Inoltre, circa alcuni elementi si sottolineano le indicazioni e precisazioni che seguono:

1. La Domenica è il “Dies Domini”, come ha voluto illustrare il Servo di Dio, il Papa Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica sul Giorno del Signore. Perciò il Cammino Neocatecumenale deve entrare in dialogo con il Vescovo diocesano affinché traspaia anche nel contesto delle celebrazioni liturgiche la testimonianza dell’inserimento nella parrocchia delle comunità del Cammino Neocatecumenale. Almeno una domenica al mese le comunità del Cammino Neocatecumenale devono perciò partecipare alla Santa Messa della comunità parrocchiale.

2. Circa le eventuali monizioni previe alle letture, devono essere brevi. Occorre inoltre attenersi a quanto disposto dall’”Institutio Generalis Missalis Romani” (nn. 105 e 128) e ai Praenotanda dell’”Ordo Lectionum Missae” (nn. 15, 19, 38, 42).

3. L’omelia, per la sua importanza e natura, è riservata al sacerdote o al diacono (cfr. C.I.C., can. 767 § 1). Quanto ad interventi occasionali di testimonianza da parte dei fedeli laici, valgono gli spazi e i modi indicati nell’Istruzione Interdicasteriale “Ecclesiae de Mysterio”, approvata “in forma specifica” dal Papa Giovanni Paolo II e pubblicata il 15 agosto 1997. In tale documento, all’art. 3, §§ 2 e 3, si legge:
§ 2 - “È lecita la proposta di una breve didascalia per favorire la maggior comprensione della liturgia che viene celebrata e anche, eccezionalmente, qualche eventuale testimonianza sempre adeguata alle norme liturgiche e offerta in occasione di liturgie eucaristiche celebrate in particolari giornate (giornata del seminario o del malato, ecc.) se ritenuta oggettivamente conveniente, come illustrativa dell’omelia regolarmente pronunciata dal sacerdote celebrante. Queste didascalie e testimonianze non devono assumere caratteristiche tali da poter essere confuse con l’omelia”.
§3 - “La possibilità del ‘dialogo’ nell’omelia (cfr. Directorium de Missis cum Pueris, n. 48) può essere, talvolta, prudentemente usata dal ministro celebrante come mezzo espositivo, con il quale non si delega ad altri il dovere della predicazione”.
Si tenga inoltre attentamente conto di quanto esposto nell’Istruzione “Redemptionis Sacramentum”, al n. 74.

4. Sullo scambio della pace, si concede che il Cammino Neocatecumenale possa usufruire dell’indulto già concesso, fino ad ulteriore disposizione.

5. Sul modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione (non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto nei libri liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo.

6. Il Cammino Neocatecumenale deve utilizzare anche le altre Preghiere eucaristiche contenute nel messale, e non solo la Preghiera eucaristica II.
In breve, il Cammino Neocatecumenale, nella celebrazione della Santa Messa, segua i libri liturgici approvati, avendo tuttavia presente quanto esposto sopra ai numeri 1, 2, 3, 4, 5 e 6.

Riconoscente al Signore per i frutti di bene elargiti alla Chiesa mediante le molteplici attività del Cammino Neocatecumenale, colgo l’occasione per porgere distinti saluti.

+ Francis Card. Arinze

Prefetto

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Egregi: Sig. ARGÜELLO Kiko, Sig.na HERNANDEZ Carmen, Rev.do P. PEZZI Mario
Via dei Gonzaga, 205; ROMA


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Cari fratelli e sorelle delle comunità Neocatecumenali,

IN COSCIENZA, DAVANTI A DIO, NON POSSO PIÙ CELEBRARE UNA MESSA NON APPROVATA DALLA CHIESA. In questi ultimi anni ho cominciato a capire sempre di più, nelle mie meditazione ogni giorni e davanti a Gesù eucaristico un ora ogni giorno da 14 anni, la grandezza dell’Eucaristia, la presenza sostanziale di Gesù, il Figlio di Dio, in Persona, in ogni minima particella del pane. Ho cominciato anche a scoprire ed a capire quanto il demonio ha lavorato, con tanta astuzia e finezza, nella Chiesa Cattolica, a far diminuire la fede, l’amore e l’umiltà riverenziale davanti a Dio infinito nell’Eucaristia, “la fonte e apice della vita cristiana” (Vat. II: LG 11; CCC 1324). Un anno fa avevo scritto un articolo: “Il Dio Infinito Fra Noi” (http://cibo-spir.blogspot.it/2014/01/il-dio-infinito-fra-noi.html).

Sono sempre disponibile per aiutare con le celebrazioni penitenziali.

Vorrei offrire una proposta, un’idea mia. Nonostante che sono totalmente convinto che è molto importante ad obbedire questa lettera da Cardinale Arinze, nella lettera di Kiko, Carmen e Padre Mario, che essi hanno scritto al Papa il 17 gennaio, hanno sottolineato che il far la comunione “in questo modo” è strumento essenziale per convertire i lontani: abbandonarlo pregiudicherebbe la loro missione. Le comunità che sono già in cammino più di 5 o 10 anni, non mi pare che sono più “i lontani”. E perciò se alcuni comunità sono disponibili ad obbedire la lettera da Cardinale Arinze, concordate con il loro parroco (dove sono ospitate) e con i loro catechisti, sono molto disponibile a celebrare la Santa Messa nel modo approvato dalla Santa Madre Chiesa con voi.

Nella Convivenza di Inizio Corso 2013-2014, Kiko ha detto alla fine della catechesi ecclesiale: “E’ importantissimo il punto del catechismo sulla politica, è un punto importantissimo. C’è chi pensa che la storia è immanente, che stiamo andando verso un mondo migliore, con più democrazia, più progresso e possiamo dire che è falso! Stiamo andando verso l’apostasia, verso l’anticristo, come dice l’apocalisse e il catechismo.”

Credo in questo periodo molto difficile, con meno preghiera che mai e più peccati e più indifferenza che mai, “Satana si maschera da angelo di luce” (2Cor 11,14) meglio che mai. E perciò, è molto importante di rimanere fedele al Magistero della Chiesa. La Chiesa è l’ancella della Verità, non l’Autore della Verità! Chi Decide La Verità?” (http://cibo-spir.blogspot.it/2014/06/chi-decide-la-verita.html). “L´opera del diavolo si infiltrerà anche nella Chiesa in tale modo che vedrete CARDINALI CONTRO CARDINALI e vescovi contro altri vescovi. … La Chiesa sarà piena di quelli che accettano compromessi …” (La Madonna a Akita, Giappone; 13 ottobre 1973, l’anniversario del grande miracolo del sole a Fatima, 13 ottobre 1917)!

Nel “Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria” per i sacerdoti aderenti al Movimento Sacerdotale Mariano, si legge: “Soprattutto vogliamo essere uniti al Santo Padre e alla Gerarchia, con la ferma adesione a tutte le sue direttive, così da opporre una barriera al processo di contestazione del Magistero, che minaccia le fondamenta stesse della Chiesa.”

Cari fratelli e sorelle, aiutiamoci a vicenda (Eb 3,13) a non scivolare gentilmente (“piena di allegria”, Diario di Santa Faustina, no. 153) nell’apostasia, con i compromessi, prima che sarà “rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione” (2Ts 2,3-4)!

Don Jo (Joseph) Dwight (http://giuseppedwight.blogspot.com


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Un’Esperienza di Vita:

È notte fonda. Improvvisamente qualcuno spalanca con forza la porta di casa: "Tutti a terra!". Gridano. Sono banditi. Afferrano Marie-Francis, la mia sorellina piccola, la chiudono dentro l'armadio. Frugano dappertutto, prendono giacche, la radio, lo zaino di papà… Non trovano soldi perché siamo poveri. Allora tirano fuori dall'armadio Marie-Francis e uno di loro, con un grande coltello in mano, minaccia: "O ci date i soldi, oppure…". Mi alzo. Il coraggio mi viene da Gesù. Proprio quel giorno ci eravamo proposti di vederlo e amarlo in tutti. Guardo quell'uomo fisso negli occhi e gli dico: "Questo tu non lo puoi fare! Io lo so, in te c'è Gesù! Io vedo in te Gesù!". Il bandito mi guarda a bocca aperta, poi mette a terra la mia sorellina. Fa un cenno al suo compagno ed escono senza portare via niente. Lasciano pure i pochi spiccioli che avevano preso dal borsellino della mamma.


John, Cameroon


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Don Jo (Joseph) Dwight