venerdì 5 aprile 2013

Giacomo 5,9





«Non lamentatevi fratelli gli uni degli altri» (Gc 5,9)


Il Signore è vicino: è il messaggio che ci viene in questo brano dalla lettera di San Giacomo. Certamente, guardando a ciò che ci sta intorno, non sembrerebbe vero: quante violenze, ingiustizie e sopraffazioni!

L’apostolo Giacomo invita i cristiani del suo tempo, che vivevano tra le difficoltà, alla pazienza e a rinfrancare l’animo e propone come esempio e stimolo le figure dell’agricoltore e del profeta. Il primo attende pazientemente le piogge autunnali e quelle primaverili. Il suo lavoro dipende da esse e non può fare nulla senza di esse. L’agricoltore palestinese era così aperto a quest’azione di Dio che le benedizioni delle piogge divennero proverbiali... come divenne proverbiale la sua pazienza. L’esortazione alla pazienza ha come centro la necessità di evitare la mormorazione e le proteste per vivere il precetto dell’amore vicendevole. L’altro esempio che san Giacomo presenta ai suoi lettori è quello dei profeti che sopportano il dolore, la persecuzione e, a volte, la morte. Tutto accettano pazientemente perché hanno compreso che “la venuta del Signore è vicina”.

Come possiamo accogliere e fare nostro questo messaggio? Esso ci invita a cogliere, fra le pieghe della storia, il positivo, il bene, i semi del Verbo, cioè i segni della presenza di Cristo. C’è del bene: apprezziamolo e facciamolo crescere. Questo ci rinfranca, ci ridona coraggio: mette cioè un raggio di luce, che è la luce di Dio, nel nostro cuore. Ci comunica nuove energie e il cuore diventa capace di essere come quello di Dio, sempre pronto ad amare.

I cristiani non sono di coloro che si lamentano, ma sanno portare la luce che hanno in cuore negli ambienti dove vivono: in famiglia, nel lavoro, nel tempo dello svago e del riposo, con gli amici. Sono una presenza positiva, perché il Signore è vicino. E con Lui non si può essere giù. Come i discepoli di Emmaus: “Non ardeva forse il nostro cuore quando lungo la via ci parlava e ci spiegava le Scritture?”.

Ma qualche volta, per amore vero, dobbiamo dire come Gesù ha detto ai discepoli di Emmaus: “Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?” (Lc 24,25-26).

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Un’Esperienza di Vita:

In un bar qui in Italia, che vende anche le riviste, dove vivo e dove vado per una tazza di caffè dopo la mia Messa quotidiana, una delle mogli (co-proprietario del bar, due famiglie proprietari), stava parlando del calendario, che vendono, con una donna completamente nuda sul davanti. Ho detto a lei che dovrà rendere conto a Dio dopo la sua morte per la vendita di materiale pornografico nel suo negozio. Lei non era felice con me e divenne frustrata. Allora ho detto a lei che noi uomini, come Dio ci ha creati, quando abitualmente guardiamo pornografia senza pentirsi e cercare di cambiare la nostra vita, cominciano a considerare le donne come gli oggetti di piacere, invece di persone ad apprezzare e di stimare. Ha detto con indignazione: “Ma chi dice questo?” Ho risposto, Papa Paolo VI nel Humanae Vitae! Allora ho detto a lei che quando i mariti, che sono abituati a guardare la pornografia, fare l'amore con le loro mogli, fanno l'amore con l'immagine della pornografia nella loro testa, non con le loro mogli, che è un vero tradimento! Gli italiani, in generale, sono molto abili a fare tutto banale anche le cose più sacre della nostra fede.

Quando una ragazza sfrutta il suo corpo mezzo nudo come l’esca, lei attira i pesci che sono interessati nel suo corpo; quando uno di questi pesci si stufa del suo corpo, lui va ad un altro corpo e lei cade nella depressione e si domanda perché?!? Se lei si copre modestamente il suo corpo e sfrutta il mistero della sua personalità che Dio l’ha data, lei attirerà uomini che sono interessati nel suo carattere unico che è irrepetibile e quindi quest’attrazione durerà una vita intera, con l’aiuto della preghiera, e nell’eternità! Questo non è facile quando la grande maggioranza dei pesci maschili sono diventati intossicati, fino al punto di modificare i loro cervelli, con la pornografia e quindi sono plagiati e stimolati fortemente di cercare ciò che vedono nelle riviste pornografici, i corpi perfetti che non esistono. Le ragazze finiscono di cercare di competere con i modelli truccati, mascherati e camuffati perfettamente e finiscono di fare le diete i tanti altri tipi di esercizi corporali.

Nel nome di “liberazione femminile” le donne sono state veramente imbastardite e hanno rinunciato la loro dignità data da Dio per essere valutate secondo la posizione giusta del loro tessuto di grasso e di carne del loro corpo (come i bestiami messi all’asta) perché hanno bevuto il slogan allettante e ripetuto continuamente del “padre della menzogna” (Gv 8,44) che ci dice che il nostro valore è soltanto quello visibile e che Dio ci toglie la nostra libertà e la nostra felicità. Soltanto se le donne e gli uomini cercano, trovano e abbracciano l’Autore e il Datore della loro bellezza e dignità intrinseca possano sfuggire da e venire fuori da questo tunnel atroce dell’inganno per trovare la libertà, la gioia, la pace e felicità vera e duratura. Il primo comandamento di Satana è: “Non deve soffrire; evitare la sofferenza a tutti i costi!” Mentre l’Autore della vita ci dice: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e me segua” (Mt 16:24; Mc 8,34; 10,21; Lc 9,23). Non c’è la Pasqua senza Venerdì Santo; non c’è la risurrezione senza la passione e la crocifissione nelle nostre vite personali in unione con Lui che ci ama più che tutto l’amore degli altri messo insieme, Gesù Cristo! Importava ai proprietari di questo bar di scoprire la collegamento fra la pornografia e il danno e la distruzione alle persone, alle famiglie e alla società? “Occhio non vede, cuore non duole”, al meno per l’egoismo, senza nessuna preoccupazione per gli altri se non sono beccati e poi soltanto per salvare la faccia! Ipocriti! C’è “occhio non vede, cuore non duole” per l’eternità, o Gesù ha ragione quando ha detto: “La verità vi fa liberi” (Gv 8,32)? “Oggi, sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell’inferno… Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono (nell’inferno), sono anime che non credevano che ci fosse l’inferno” (Diario di Santa Faustina, 741).

La nostra cultura della morte non ha aiutato i nostri ragazzi di diventare uomini veri che rispettano le donne ma piuttosto penosi codardi mascherandosi come “Rambo” cercando solamente di usare le donne per i loro piaceri egoistici, invece di sacrificarsi per il vero bene degli altri come fanno veri uomini! E’ molto difficile oggi sia per la ragazza sia per il ragazzo di andare contro corrente, una vera valanga, fortemente promossa, di egoismo sfruttando ognuno a vicenda per masturbarsi che porta, alla fine, di eliminare i deboli che non soddisfano i desideri egocentrici e i piaceri lussuriosi dei forti. Nei paesi più ricchi del mondo stiamo veramente vivendo la “cultura della morte” (Evangelium Vitae, da Papa Giovanni Paolo II)!

Una settimana dopo questo incidente al bar, il marito di questa donna ha messo un poster (circa 100x70 cm) di una donna completamente nuda fuori all'ingresso del suo bar in vista pubblica. Quando ho protestato si giustificò con un atteggiamento di arroganza e di ridere di me dicendo che Dio ha creato le donne belle e allora perché non le guardiamo? Poi tirò fuori un'altra copia di quello che ha postato fuori dal suo bar per mostrarmi da vicino all'interno del bar. Gli ho detto che secondo la sua logica allora gli uomini dovrebbero guardare le belle donne nude e poi lasciare le loro mogli e spezzare la famiglia e lasciare i bambini abbandonati! Ha continuato a scherzare e ridere di me. Sono ancora più triste che il Pastore della parrocchia, che era presente, si limitò a sorridere e ridere alle battute non appropriate in modo da essere d'accordo con tutti, come il suo modo di trattare gli altri in un modo piacevole e non essere in disaccordo con nessuno! Questo pastore è molto generoso e gentile, ma mi sembra che la sua definizione di "amore" è cercare di offrire ciò che vuole la gente in modo che le persone sono felici; quando vi è un conflitto di interessi tra quello che pensa che la gente vuole e ciò che si legge nella Bibbia come spiega il Catechismo della Chiesa Cattolica, lui ignora o mette da parte ciò che la gente non vuole sentire.

Mi pare che in questa situazione si può applicare le parole di Cristo a Pietro, il primo Papa: “Lungi da me Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!” (Mt 16,23).

L'amore al nemico è l'ultima frontiera di una misericordia illimitata. Amare così ci fa simili a Dio, realizza pienamente l'immagine dell'uomo celeste.

Però dobbiamo anche ricordare ciò che San Tommaso d’Aquino ha scritto: “Affermare raramente, negare di rado, distinguere sempre.” Oggi in tanti paesi nel mondo, i governi stanno spingendo avanti fortemente le leggi contro “l’omofobia” nonostante che è contro la volontà della maggioranza del popolo dei paesi. Questa parola “omofobia” neanche esisteva pochi anni fa! Gesù ci ha insegnato di amare il peccatore ma odiare il peccato. Ma i non credenti, o i “credenti” che non praticano la loro fede, che sono nella grande maggioranza oggi, non distinguano fra il peccatore e il peccato, e allora, accusano i veri cristiani di odiare le persone con la tendenza di omosessualità. Ben presto sarà una vera persecuzione all’aperto contro tutti che esprimano apertamente, anche nelle chiese, che è un peccato grave, l’atto di omosessualità, che fa male non soltanto alla persona che fa questo atto immorale, ma anche alle famiglie ed a tutta la società. Dimentichiamo così facilmente che cosa è successo a Sodoma e Gomorra (Gen 19)!

Amore vero del nemico vuol dire di voler il vero bene del nemico qui sulla terra ma anche per tutta l’eternità. Tantissime persone oggi, anche tanti responsabili religiosi e genitori, cercano di accontentare e di soddisfare i desideri della carne delle persone senza distinguere se è un peccato o no, se fa veramente bene alle persone o no. Questo è amore false e distruttivo; questo è amore malconsigliato! Pochi responsabili religiosi oggi hanno il coraggio del primo Papa, Pietro, il giorno della nascita della chiesa, Pentecoste, di dire: “Voi avete crocifisso Gesù” (Atti 4,10), “l’autore della vita” (Atti 3,16), con i vostri peccati gravi, mortali!

Gesù ha detto agli apostoli: “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe” (Mt 10,16). La Madonna ci chiede continuamente di pregare per i sacerdoti e i vescovi e il papa, perché c’è una grande tentazione oggi, con tanti persone plagiati dal mass media, le scuole e quasi tutte le istituzione religiosi, quasi tutti sotto il controllo dalla forze del male, di accettare questo “amore” falso e devastante. Perciò è molto più facile, nel nome di “amore” (falso), di vivere la parte più facile delle parole di Gesù, di essere “semplici come le colombe”: “Occhio non vede, cuore non duole”! E’ difficile di andare contro corrente oggi, di cercare la Verità con fatica, con lo studio e con la preghiera assidua, per poter essere anche “prudenti come i serpenti”!

Uno degli atti di carità più importante soprattutto oggi e che manca molto oggi, in particolare dai preti, dai vescovi e dai genitori, è di far riconoscere, odiare e superare il peccato. Ma tantissime responsabili hanno sacrificato l’eternità sull’altare del rispetto umano proprio perché tantissimi “cristiani” non vogliono riconoscere, odiare e superare i loro peccati che si sono lasciati abituati!

E’ vero ciò che noi sacerdoti “abbiamo studiato nella teologia pastorale della necessità della “legge della gradualità”. Ma mi risulta che i papi recenti, nel mondo di oggi, ci ammoniscono di essere di guardia non tanto sulla mancanza di applicare la “LEGGE DELLA GRADUALITÀ” ma del pericolo della “GRADUALITÀ DELLA LEGGE”, che deve essere rifiutata in quanto riduce il valore della legge ad un mero ideale.” (Visitate: “Una Lettera Aperta ad un Sacerdote Confratello”; http://testim-polo.blogspot.com/2009/05/open-letter.html).

A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: "Chi si potrà dunque salvare?". E
Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile" (Mt 19,25-26; Mc 10,27; Lc 18,27). Gesù non ha offerto i compromisi!

Quando I Giudei si misero a discutere tra di loro e hanno detto: “Come può costui darci la sua carne da mangiare? (Gv 6,52), e poi “molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: “Forse anche voi volete andarvene?” (Gv 6,66-67). Gesù non ha compromesso la Verità per accomodare le persone!

E’ interessante ciò che la Madonna ha detto dei nostri tempi:
Recitate ogni giorno, la preghiere del Rosario. COL ROSARIO, PREGATE PER IL PAPA, I VESCOVI E I SACERDOTI . L´opera del diavolo si infiltrerà anche nella Chiesa in tale modo che vedrete cardinali contro cardinali e vescovi contro altri vescovi. I preti che mi venerano saranno disprezzati e saranno opposti dai loro confratelli. La Chiesa e gli altari saranno danneggiati. LA CHIESA SARÀ PIENO DI QUELLI CHE ACCETTANO COMPROMESSI …”

Se la maggioranza dei preti locali indicano, in un modo o l’altro, che si può arrivare a paradiso senza passare per Calvario con Gesù, chi crederà l’unico prete in quella zona che spiega che questo è contrario all’insegnamento costante della Chiesa Cattolica e da tutti i santi? Se i genitori non sono uniti, un bambino accoglierà la parole del genitore che offre la via più facile. Questo è amore false, questo è compassione falsa, che non porta alla libertà vera (Gv 8,32) ma alla vera schiavitù e alla distruzione!

E’ vero che un pastore deve cercare di aiutare e di confortare quelli che soffrono. Cristo ha avuto grande compassione per i sofferenti. Ma quando si discerne che è la volontà di Dio di accettare e di abbracciare il dono di un piccolo pezzo della croce di Cristo, il pastore dovrebbe incoraggiare le persone di tenere bene gli insegnamenti veri di Cristo e non di mettere da parte gli insegnamenti della Sacra Scrittura spiegata dalla Chiesa. Il Curato d’Ars ha detto che un sacerdote dev’essere pronto di soffrire con e per ogni penitente che viene da lui nella confessione, nonostante che il santo Curato ha incoraggiato le persone di abbracciare con amore e fiducia le sofferenze che Dio manda ad ognuno di noi nella sua divina e amorosa provvidenza. Dobbiamo imitare Simone di Cirene di portare con Gesù la croce di Gesù, nonostante che alle volte ci sentiamo costretti di farlo (Mc 15,21).

Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa (Col 1,24).

Questo stesso sacerdote apparentemente mite e umile, che non alza mai la voce in merito a nessuno, ha reagito con forza a me quando ho lodare una donna, Mary Ann Kuharski, con 12 bambini che ho visto su EWTN e che sta facendo un ottimo lavoro come direttore del Prolife in tutta l'America; la sua reazione era come se questa donna avesse fatto un torto grave, o era fuori di testa! Questo stesso pastore, dopo ho parlato dell'importanza di mantenere grande riverenza davanti al Dio infinito nell'Eucaristia durante la mia omelia nella Messa quotidiana in una chiesa in cui lui è il pastore, citando un paio di cose dai documenti della Chiesa come il Memoriale Domini (1969), ancora una volta ha reagito con forza fino al punto di quasi urlare contro di me al bar dopo la Messa. Quando gli ho chiesto se era sbagliato citare i documenti della Chiesa o i scritti dei papi, ha risposto con forza: “In questo caso, No"! Alla gente non piace a soffrire con più bambini di uno o due che dà soddisfazione ai genitori, ma non di più. Alla gente non piace a mantenere l'umiltà davanti al Santissimo Sacramento e perseverare nel non chiacchierare in chiesa con i loro amici.
Tanti così detto esperti della liturgia dopo il Concilio Vaticano II hanno ignorato o scartato la grande parte della sapienza di 2000 anni di tradizione e hanno spostato il punto della Liturgia verso le persone e la comunità invece di mantenere il punto primario sull’adorazione di Dio e la comunione con Dio nella Sacra Liturgia. Questa interpretazione incauta e erronea dei documenti del Concilio Vaticano II era piuttosto attraente ad un grande numero dei laici, preti e vescovi che sono adesso molto riluttanti nel accettare la riforma della riforma della Sacra Liturgia iniziato da Papa Benedetto XVI.

Ho scoperto che questo sacerdote parla ad altri circa il mio comportamento in questa situazione come fossi piuttosto strano, come se fossi da un altro mondo. Sembra che ci sono molti cattolici di oggi, che ho incontrato, che sono molto simili ai nostri fratelli protestanti perché sono tranquilli con la Bibbia, ma non con il Catechismo della Chiesa Cattolica. Mi è venuto in mente che è molto più facile interpretare le Sacre Scritture secondo i desideri e il proprio soggettivismo e i propri capricci che il Catechismo ufficiale della Chiesa cattolica! In altre parole è molto più facile di manipolare secondo i suoi capricci e i suoi desideri 10 comandamenti scritti brevemente nel capitolo 5 del libro di Deuteronomio che 505 paragrafi (CCC 2052-2557) dal Catechismo ufficiale della Chiesa Cattolica (1994)!

Questo modo meno problematica di accomodare i desideri delle persone è ciò che tanti sacerdoti e vescovi fanno per essere " corretti politicamente", per non agitare le acque, anche se Cristo ha sempre proclamato la verità piena, il pieno Vangelo, che gli ha portato alla sua crocifissione! Dopo aver visto il poster ancora fuori dal bar la mattina dopo ho detto nella mia omelia quella mattina che ho deciso di fare una Novena di Natale in cui non prenderei il cappuccino dopo la Messa ogni mattina, con l'intenzione di riparare per tutti dei peccati causati dalla pornografia. Ma dopo Natale ho continuato a non andare a questo bar. Quando ho visto la stessa moglie per strada qualche giorno dopo ha fatto gioco di me che mi chiedendomi se avevo paura delle donne nude! Ho detto che il mio Gesù soffre a causa della pornografia. Lei replicò indietro: "Ma che soffrire, ma che soffrire?!?”

Non è nel nostro tempo egoistico, nella "cultura della morte" (Evangelium vitae), che si sente gridato e promosso nei mass media la profezia di Gesù (l'ottavo "Stazione della Croce"): “Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! E ai colli: Copriteli! ("I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti." - Akita). Perché se trattano così il legno verde (quando tutto è facile in benessere e ricchezza; niente sacrificio nel dare la vita, la procreazione (Gen 1,28), come Dio nella creazione di noi!), che avverrà del legno secco? (Lc 23,29-31). In passato questa profezia è stata spesso applicata alle donne di Gerusalemme e quelli come loro nel futuro, che hanno compassione di Gesù nelle sue grandi sofferenze per noi. Gli economisti veritieri, che non promuovono la cultura della morte, ci dicono che uno dei fattori più importanti che causano l'attuale crisi economica è che per la prima volta nella storia del mondo e della Chiesa nei paesi più ricchi ci sono più nonni rispetto ai bambini che devono sostenere le pensioni di quelli in pensione.

Una settimana dopo Natale i sacrestani gemelli identici, che piacciano a chiacchierare con i loro amici al bar sugli eventi sportivi (tifosi della Juventus) e che erano felici con la mia presenza amichevole e aperta in questo bar nel passato, brontolò a me che avrei dovuto tornare a questo bar e fare la pace. Ho detto loro che questo sarebbe come fare la pace 2000 anni fa con i soldati che stavano scherzando e ridendo di Gesù sulla croce e ha offerto l'aceto a Gesù. Coloro che scherzano e ridono di questa "colpa grave" della vendita e la distribuzione di materiale pornografico stanno facendo lo stesso, come i soldati di 2000 anni fa, che hanno Gesù crocifisso! Ho aggiunto che tornerò a questo bar, se smettono di vendere la pornografia. Si mormorò a me: "Questo sarebbe difficile!" La mia scelta personale di cercare e di fare ciò che Gesù vuole in questa situazione era una sofferenza per me di non avere una tazza di cappuccino con amici ogni mattina dopo la mia Messa quotidiana!

Quando ho visto questa stessa moglie (co-proprietario del bar; due famiglie) ad un pranzo sociale, poche settimane dopo, mi disse che se ne parlassi più agli altri, lei verrà in chiesa e fare qualcosa mentre celebro la Messa. Le ho detto di portare la sua pistola e spararmi!

Pochi mesi dopo, quando ho visto una delle altre mogli (co-proprietario del bar), che era più simpatica verso di me (la sua mamma andava alla Santa Messa ogni giorno), al mercato settimanale, mi ha chiesto perché non vengo al bar più. Ho detto che se si ferma la vendita della pornografia nel suo bar tornerò subito. La sua espressione facciale ha rivelato che era un po’disorientata, che non era in grado di capire la mia motivazione per il mio comportamento! Come molti cosiddetti cristiani di oggi, totalmente immerso nel inganno grave e devastante del relativismo che ci circonda oggi in cui non c’è più la verità oggettiva e assoluta, come l'aria che si respira, non ha nemmeno entrato nella sua testa di cercare o di fare la domanda: quali sono gli effetti sugli altri causati nel vendere la pornografia per 4 quattrini, o che cosa vuole o desidera Gesù in questa situazione, o in questa situazione che cosa avrebbe dato piacere a Gesù, che ci ha dato tutto quello che abbiamo e perfino è morto per la nostra indifferenza e la nostra ingratitudine sulla croce?

Quando la gente mi chiede perché io non frequento più quel bar, do loro il seguente stampato su un piccolo pezzo di carta:
Lato 1:
Catechismo della Chiesa Cattolica:
2354. La PORNOGRAFIA consiste nel sottrarre all'intimità dei partner gli atti sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze persone. Offende la castità perché snatura l'atto coniugale, dono intimo degli sposi l'uno all'altro. Lede gravemente la dignità di coloro che vi si prestano (attori, commercianti, pubblico), poiché l'uno diventa per l'altro l'oggetto di un piacere rudimentale e di un illecito guadagno. Immerge gli uni e gli altri nell'illusione di un mondo irreale. E' una colpa grave. Le autorità civili devono impedire la produzione e la diffusione di materiali pornografici.
Lato 2:
RELATIVISMO, secondo Papa Benedetto XVI, “è la difficoltà più profonda dei nostri tempi.”
Nella sua omelia alla Messa prima del conclave che l’ha presto eletto Papa Benedetto XVI, l’allora Cardinale Ratzinger ha detto: “Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. SI VA COSTITUENDO UNA DITTATURA DEL RELATIVISMO che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.”

Quando ho offerto una copia scritta, mentre camminavo per la strada davanti alla posta, della spiegazione perché non frequento più quel bar al proprietario del bar che ha messo il poster di una donna completamente nuda fuori all'ingresso del suo bar, mi ha sorriso e preso in giro come fosse una specie di cretino. Ma dopo più di quattro mesi dopo l’avvenimento, mentre camminavo davanti al suo bar mentre lui era seduto fuori con qualcun altro, ho detto buon giorno e buona giornata e il proprietario del bar non ha neanche alzato la testa per salutarmi. Quando una grande crisi comincia in Italia e il mass media mette la colpa su i veri cristiani, cosa sarà la reazione di quest’uomo nei miei riguardi allora? “Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato” (Gv 16,1-4).

Su un Website si trova il seguente in merito della massoneria e la corruzione sessuale:
2) "Il nostro compito è di promuovere l'ondata della pornografia e di presentarla con simpatia come il fine supremo della libertà artistica" (Parola d'ordine del Partito Comunista Italiano).
3) "Se vogliamo distruggere una nazione, dobbiamo prima distruggere la sua morale; poi ci cadrà in grembo come un frutto maturo. Svegliate l'interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra" (Lenin).

La religione non teme il punto del stiletto; ma può svanire sotto la corruzione. Non ci stanchiamo della corruzione: possiamo usare un pretesto, come lo sport, l’igiene, le termale di villeggiatura. E’ necessario di corrompere, che i nostri ragazzi e le ragazze prendono l’abitudine di nudismo nel vestirsi. Per evitare troppo reazione, si dovrà progredire in un modo metodico: prima, svestirsi fino al gomito; poi fino al ginocchio; poi le braccia e le gambe scoperte totalmente; dopo, la parte superiore del petto, la spalle, ecc, ecc.” (International Review on Freemasonry, 1928).


Don Jo (Joseph) Dwight (Italia)