lunedì 3 marzo 2014

Giovanni 15,10

"Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore" (Gv 15,10).


Queste sono parole belle e consolanti che stimolano tante persone di sentirsi attirate a Gesù e di seguire Gesù. All’inizio della Sua vita pubblica, Gesù ha fatto anche tanti miracoli e tante guarigioni. Ma dopo Gesù ha cominciato, con il Suo esempio e poi con le Sue parole, di condurre liberamente le persone verso i doni molto più preziosi, verso la vera libertà dal nostro egoismo e dalla nostra pigrizia. Tutti vogliono i miracoli e le guarigioni, ma per ottenere la libertà più profonda e duratura, non c’è un’altra strada tranne verso Gerusalemme, verso Calvario con Gesù.

Quando Gesù ha cominciato a spiegare questa vera strada verso Calvario, perfino gli apostoli erano stupefatti (Mc 10,24) e sbigottiti (Mc 10,26). Tanti aspettavano una vita più facile con la venuta del Messia, ma invece Gesù ha detto: “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire , ma per dare compimento…” (Mt 5,17). Non soltanto “non uccidere, ma no si adire con il proprio fratello.” Non soltanto “non commettere adulterio, ma chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.” (Mt 5,17-37). All’inizio del capitolo 6 del Vangelo di Giovanni, Gesù ha moltiplicato i pani e i pesci e volevano fare Gesù re; ma alla fine dello stesso capitolo quando Gesù ha dichiarato la necessità di mangiare il Suo Carne e bere il Suo Sangue, molti dei discepoli di Gesù si tirarono indietro e non andavano più con Lui!

Gesù non ha mai accettato i compromessi come tante persone nella Chiesa vogliono fare oggi. Viviamo in un mondo che è più lontano da Dio e dai Suoi 10 Comandamenti che mai nella storia del mondo. Tanti responsabili religiosi offrono i compromessi o approvano le scuse di non seguire o di non vivere le parti difficile del Vangelo, invece di offrire un buon esempio santo, e poi di offrire le parole buone, con tanta preghiera e sacrificio di sé, attingendo l’aiuto forte dai sacramenti e dalla preghiera, soprattutto davanti al Dio infinito Che si nasconde nell’Eucaristia. “Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina girata da asino al collo e venga gettato nel mare” (Mc 9,42). Non credo che era per caso che nel periodo quando tantissimi laici, sacerdoti e vescovi hanno ribellato contro la Lettera Enciclica, Humanae Vitae (1968), di Papa Paolo VI, che l’Arcangelo San Michele a Garabandal (Spagna, 1965) ha detto: “Cardinali, Vescovi e sacerdoti camminano in molti sulla via della perdizione e trascinano con loro moltissime anime”!

Gesù è molto esigente ma Gesù può offrire quello che gli altri fondatori degli altre religioni non potevano offrire: l’aiuto necessario per vivere la pienezza del Vangelo e anche il premio della vita eterna.

Tanti persone sono innamorate con le consolazioni di Dio ma non con il Dio delle consolazioni! Ma senza la croce accettata ed abbracciata, non ci sarà la corona di gloria. Non c’è la risurrezione senza la crocifissione; non c’è la Pasqua senza Venerdì Santo!

Gesù è morto nudo e umiliato sulla croce, come un fallito totale negli occhi del mondo! Quanti di noi siamo pronti non soltanto di soffrire con Gesù ma anche di perdere il nostro buon nome, il nostro prestigio, i nostri onori e privilegi nella Chiesa o nel mondo civile davanti alla gente come ha fatto Gesù per vivere e proclamare la Verità scomoda che ci fa liberi da vero (Gv 8,32)?

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Un’Esperienza di Vita:

Ho vissuto trenta anni all'insegna della droga, sesso usa e getta e devianza. Sono nata senza essere desiderata vivendo in un ambiente segnato da vicende difficili che scatenavano liti e incomprensioni. Ciò che ha rotto definitivamente i miei delicati sogni di ragazza è stata una violenza subita a 12 anni. È iniziata così la mia inarrestabile discesa negli inferi cominciando a drogarmi per non sentire il dolore. Nessuno si era accorto di niente.

Apparentemente tutto andava bene, ma pian piano mi spegnevo perdendo la voglia di vivere. Ho costruito una fortezza inespugnabile intorno al mio cuore. Crescevano in me dolore e rabbia, tanto bisogno di amore trasformato in superbia e presunzione. La mia unica compagna era l'eroina. Poi la cocaina in un escalation di soldi e potere nel campo immobiliare. Ero pronta a tutto per i soldi e la considerazione. Ma a quale prezzo? Al prezzo di usare le persone per poi gettarle quando non mi servivano più. Non conoscevo limiti, ma il vuoto interiore mi stava corrodendo. Mi sentivo sempre più terribilmente sola. Per ben cinque volte tentai di farla finita, ma non ci riuscii. Perché? Mi chiedevo. Perché non avevo ancora scoperto che Qualcuno mi aveva pensato fin dall'eternità e mi aveva amato al punto di dare se stesso per me.

Conobbi una realtà impegnata nell'evangelizzazione di strada. Mi decisi di entrare in comunità dove ho trovato una vera famiglia che mi ha accompagnato passo dopo passo in un cammino riabilitativo basato sul Vangelo. Da quel momento la mia vita è cambiata: ho conosciuto l'infinito amore di Dio attraverso i fratelli che hanno accolto con me il mio grido di dolore e solitudine.

Pian piano tutto sui è trasformato in Resurrezione, in esperienza di gioia e perdono, in capacità di ridonare gratuitamente la mia esistenza a chi è ancora imprigionato nella morte dell'anima testimoniando che l'Amore può fare miracoli perché Dio è Amore! Gesù si è inabissato nei miei inferi e li ha trasfigurati con il Suo immenso Amore. Voglio spendere ogni attimo della mia vita per essere strumento della gioia della Resurrezione!

Angela Croce, Comunità Nuovi Orizzonti
Testimonianza - Pentecoste 2013, Piazza San Pietro


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Don Jo (Joseph) Dwight