venerdì 3 maggio 2013

Luca 6,38


Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo” (Lc 6,38)


Vedendo le folle, Gesù ne sentì compassione” (Mt 9,36); esprime tutto l’amore di Gesù per gli uomini brancolanti nel buio. Amore che Egli ha ricevuto dal Padre: “Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Rm 5,8).

E nel chiamare e nel mandare i suoi apostoli, Gesù li rende partecipi dello stesso amore appassionato e gratuito per gli uomini: “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8).

L’amore evangelico ha come prima caratteristica la gratuità, il prendere l’iniziativa, il non aspettare che sia l’altro a fare il primo passo, il non lasciarsi inquinare da calcoli e da interessi.

La gratuità è anche la condizione per annunciare il Vangelo con efficacia.

Se la gratuità è la prima qualità dell’amore, la povertà ne è la veste e l’alveo dove può scorrere. Gratuità e povertà si sono sposate sulla Croce, massima manifestazione di Gesù e del suo Vangelo. La Chiesa è chiamata a percorrere la stessa strada.

Teresa di Calcutta dichiarava che nella sua povertà estrema mai sono mancati un letto e una culla per accogliere i più poveri. Mentre, quando la gratuità e la povertà vengono meno, si esperimenta la sterilità. Chiara Lubich scrive: “Se un gruppo di uomini fossero veri servi di Cristo nel prossimo, presto il mondo sarebbe di Cristo”. L’amore gratuito è efficace ed ha una forza di attrazione irresistibile, perché lascia trasparire l’onnipotenza di Dio.

Dio non si lascia mai essere vinto nella generosità!

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Un’Esperienza di Vita:

Una sera mio marito torna a casa con la notizia che avremmo ricevuto una somma di denaro come eredità di una nostra parente. Mentre festeggiavamo l’inaspettata piccola fortuna, uno di noi dice: “Non possiamo tenerla solo per noi, sarebbe bello condividerla con chi ha bisogno”.

La sera successiva veniamo a sapere che una famiglia giunta in Italia dal Ruanda ha bisogno di aiuto. Abbiamo così trovato subito a chi donare la metà della somma ricevuta. Il nostro gesto ha poi suscitato in altre famiglie il desiderio di fare qualcosa. Di lì a poco abbiamo organizzato insieme una tombola il cui ricavato è stato donato per lo stesso scopo.

F. G., Italia


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Don Jo