mercoledì 12 novembre 2014

Cibo Spirituale 1411

"E' in Te la sorgente della vita" (Sal 36,10)


Naturalmente in questo brano si fa riferimento a Dio. Ma Dio è anche la Verità: “Io sono la via, la verità e la vita” (Gv 14,6).

Oggi c’è un grande attacco alla Verità di Dio. E perciò, tante persone credono di aver trovato la “sorgente della vita”, ma invece è stata offerta a loro la verità (“v”) e non la Verità (“V”) che viene da Gesù, la Verità! Il danno alle anime causato di questo scambio di Verità (di Dio) per la “verità” (di relativismo) è enorme! “La Verità (di Dio) vi farà liberi” (Gv 8,32; Ger 6,16)! Ma la verità di relativismo ci farà schiavi nel modo più terribile, dopo un po’ di piacere fuori della Santa Volontà di Dio!

Fra altro, visitate:

Leggete anche sotto, dopo il P.S., la meditazione:
LA CHIESA, IL MOVIMENTO ED I TEMPI ATTUALI”!

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Un’Esperienza di Vita:

L'anno scorso una ragazza della mia scuola mi ha raccontato di aver avuto un rapporto sessuale con un ragazzo conosciuto su facebook, mai incontrato prima di allora.

In precedenza avevo cercato di dissuaderla dal farlo, dicendole che non era la cosa giusta e che stava perdendo qualcosa di molto importante. Più di questo non potevo fare, ma lei non aveva cambiato idea, non capendo ancora le conseguenze della sua scelta. A me era dispiaciuto molto. Quest'anno, essendo sempre nella stessa scuola, ho cercato di non perdere la sua amicizia, anche se non condivido certe sue idee. Un giorno - davvero non me lo sarei aspettato - si è avvicinata per dirmi: "Sai, ho capito che l'anno scorso ho fatto una cavolata. Mi sono pentita, adesso ho un'altra considerazione del mio corpo".

In quel momento mi sono reso conto che non avevo sbagliato nel proporle una visione diversa, né era stato inutile. Quest'esperienza mi ha fatto capire che non bisogna perdere la speranza, anche quando siamo i soli a presentare determinate verità.

Riccardo, Italia


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Don Jo (Joseph) Dwight

P:S:

Come sapete, faccio parte del Movimento Sacerdotale Mariano. Negli Esercizi Spirituali Internazionali, a Collevalenza – Santuario dell’Amore Misericordioso (di Madre Speranza), 22-28 giugno 2008, Padre Michael Gaughran ha offerto a più di 200 sacerdoti e più di 10 vescovi del movimento queste parole in una meditazione, con il titolo della meditazione, “La Chiesa, Il Movimento ed i Tempi Attuali”:

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Movimento Sacerdotale Mariano
Ritiro Internazionale, Collevalenza, 2008
LA CHIESA, IL MOVIMENTO ED I TEMPI ATTUALI


Prima Meditazione
(Bozza della prima meditazione preparata in inglese da Padre Michael Gaughran per gli eserciti spirituali che si tengono annualmente al Santuario dell'Amore Misericordioso a Collevalenza, e qui tradotta in italiano. Le date sono quando Don Stefano Gobbi ha ricevuto la locuzione interiore dalla Madonna.)



LE NUVOLE SI STANNO ADDENSANDO


[Siamo giunti a questo punto]

(Abbiamo messo tra parentesi quadre le aggiunte e/o le correzioni fatte a mano da Padre Michael.)

Fratelli, è giunto il momento di parlare seriamente.

Stiamo attraversando un periodo in cui molti percepiscono la presenza di un'atmosfera minacciosa, sia per la Chiesa che per il mondo. Da una parte abbiano quella minaccia alla stessa Chiesa, da cui la nostra Madre ci ha così spesso messo in guardia, e a cui ella ci porge un rimedio nel secondo impegno del Movimento (unità con il Santi, Padre), a cui la lettera circolare di Don Gobbi ha accennato. Ma c'è quell'altro senso di minaccia, percepita da tanti, dello sfacelo generale della società, della morale e dell'ordine nel mondo. Quelli che fra noi sono del clero dioceso, in contatto con le ansie della nostra gente, sanno bene quanto si è diffusa questa inquietudine. Il fatto è che siamo in tempi molto seri. [E’ questo il momento in cui la nostra Madre ci condurrà all'aperto? Solo lei può farci conoscere. Ma dobbiamo essere pronti.] E’ così perché il diritto di Dio di regnare nel suo stesso Regno è seriamente sfidato, e siamo entrati nel tempo del conflitto decisivo in cui quella sfida dev'essere risolta. Questi sono i tempi nostri, tempi estremamente seri per i quali il Movimento Sacerdotale Mariano fu fondato dalla nostra Madre, e nei quali troviamo la nostra vocazione dentro la Chiesa.

Stando così le cose, è essenziale avere un'idea chiara di che cosa siamo e che cosa la nostra Madre si aspetta di ricevere da noi.

La nostra Madre ha descritto questi tempi così:
“Oggi vivete tempi oscuri, perché si cerca di giungere in tutti i modi al compromesso fra Dio e Satana; fra il bene e il male; fra lo spirito di Gesù e lo spirito del mondo. Molti corrono il pericolo di diventare vittime di questa generale confusione ed anche nella mia Chiesa vorrebbe diffondersi un falso spirito, che non è quello di Gesù Figlio di Dio.
Come un’invisibile nube tossica si espande lo spirito di mescolanza fra Dio e il mondo, e si giunge a togliere il vigore alla Parola di Dio, spogliano della sua forza l’annuncio del Vangelo” (8 dicembre 1982).

Queste parole non si devono mai leggere in modo frettoloso, poiché descrivono per noi le vere dimensioni dell'attacco che è stato sferrato contro la Chiesa, che siamo stati chiamati a difendere, con tutta la nostra fragilità e povertà. Se non ci lasciamo compenetrare dalla serietà di ciò che ci sta dicendo, la risposta alla nostra Madre sarà, nel migliore dei casi, al disotto di ciò che è necessario. Quando leggiamo nelle parole della nostra Madre che si cerca di giungere ad un compromesso tra le cose di Dio e le cose di satana, è chiaro che ciò che è progettato è niente meno che una totale demolizione della Chiesa nei nostri tempi. [distrruzione totale. Nell'Est, demolizione] [8 dicenihre 1975].

Nostra Madre parla di una specie di nube tossica che genera confusione dovunque, in tutto ciò che è buono, e che soffoca lo spirito di Gesù nel suo popolo; e ciò possiamo riconoscere nella confusione nella dottrina e la morale che viene insegnata nella Chiesa da gente colta, producendo una visione della Chiesa che non ha nulla a che vedere con la Chiesa di Gesù Cristo. Ciò offusca la chiarezza di visione degli uomini, privandoli della capacità di discernere il bene dal male, di vedere il distintivo bene di ciò che viene da Gesù, la Parola di Dio, da ciò che è umano e ispirato dal demonio. Una totale demolizione, in cui un'entità, conosciuta come la Chiesa Cattolica continuerà ad esistete, con tutto il suo aspetto esteriore, riti e paramenti, e modi di operare e di esercitare un'autorita, ma senza la traccia soprannaturale dell'insegnamento di Gesù. Sarà l'esponente delle opere di satana. Come abbiamo detto cercherà di estromettere Dio dalla sua stessa creazione ed eliminare il suo diritto di regnare nel suo stesso Regno. Di tutto ciò possiamo dire che già siamo stati testimoni, nella luce dei meassaggi profetici datici dalla nostra Madre, mentre abbiamo contemplato l'avanzare della confusione, la mancanza di disciplina, la divisione e persecuzione e, alle volte, addirittura la ribellione nella Chiesa, fino ad un punto che non avremmo pensato possibile.

Sarà, così si spera, il compimento della sfida o vanteria di satana, come ci viene detto dal profeta Isaia:
Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli? Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell'assemblea, nelle parti più remote del settentrione. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo (Is 14,12-14).
[Questo è il desiderio dell'avversario: indirizzare il culto a sé]

Naturalmente in seguito la profezia narra la conseguenza di una simile superbia:
E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell'abisso! Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente. E’ questo l'individuo che sconvolgeva la terra, che faceva tremare i regni, che riduceva il mondo a un deserto, che ne distruggeva le città, che non apriva ai suoi prigionieri la prigione? Tutti i re dei popoli, tutti riposano con onore, ognuno nella sua tomba. Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro, come un virgulto spregevole (Is 14,15-19).

Un attacco terribile, che provoca immensi danni, che culmina nella sconfitta del Maligno. Siamo di fronte alla profezia dell'anticristo, e ciò è la natura di questi nostri tempi e dei tempi di questo Movimento. E’ stata affidata a noi in questi tempi, come Movimento dei suoi sacerdoti, una speciale responsabilità, ed è necessario che ci sforziamo di comprendere la grande serietà del coinvolgimento in cui ci troviamo; diversamente non avremo quella determinazione di cuore necessaria per essere pienamente impegnati. Si trova qui nei messaggi.

Queste cose non vengono molto diffuse [in pubblico] dalle alte autorità della Chiesa (presumibilmente per non apparire allarmistici), tuttavia il Cardinale Karol Wojtyla ci mostra un segno di come esse sono vive e care al cuore della Chiesa, il 9 novembre 1976, pochi mesi prima di essere eletto come Papa Giovanni Paolo II:
Oggi siamo davanti alla più grande battaglia che il genere umano ha mai visto. Non penso che la comunità cristiana lo abbia compreso appieno. Oggi siano di fronte alla battaglia finale tra la Chiesa e l’anti-chiesa, tra il Vangelo e l’anti-vangelo.” [Vale la pena domandare: sapiamo che molti non ci credono?]


[L’ANTICRISTO]

La venuta dell'anticristo e l’uomo d'iniquità. In quale altro modo interpretare le parole del futuro papa: "la Chiesa e l’anti-chiesa, il Vangelo e l'anti-vangelo'': la battaglia finale contro lo stesso Verbo? In un Movimento come il nostro, così coinvolto da vicino, tali parole non si devono solo leggere ma assorbire e prendere a cuore. In uno dei primissimi messaggi la nostra Madre ci dice:
"Che devono ora fare questi miei figli da me formati, chiamati e che per la prima volta si ritrovano insieme? Devono prepararsi, devono essere pronti: - Ai miei ordini, perché presto Io li chiamerò e dovranno tutti rispondermi, pronti ad essere usati da Me ad estrema difesa di mio Figlio, di Me, del Vangelo e della Chiesa.

Saranno il sale in un mondo tutto corrotto e la luce accesa nella tenebra che avrà invaso ogni cosa. – A lottare, perché il mio Avversario scatenerà contro di essi il suo esercito e li incalzerà con una lotta spaventosa. Saranno scherniti, disprezzati, perseguitati, e alcuni persino uccisi. Ma Io sarò sempre con loro e li proteggerò e difenderò e li consolerò, asciugando ogni loro lacrima come solo la Mamma sa fare. – A difendere il Papa, già così solo a portare la croce della Chiesa; verrà però il momento in cui, come Gesù sulla via del Calvario, sarà abbandonato quasi da tutti. Allora questi miei figli saranno il suo conforto e la sua difesa, e vinceranno con Me la più grande battaglia della Chiesa” (23 settembre 1973).

L’ “estrema difesa di mio Figlio”, “la più grande battaglia della Chiesa”, parole che echeggiano quelle del Cardinal Wojtyla. Si ha l’impressione di essere arrivati. Direi che questi sono i tempi del grande conflitto con l’anticristo, i tempi per i quali la nostra Madre ci ha preparato.

Mentre questa battaglia è descritta in termini che sembrano implicare persino violenza e forza fisiche, ed invero questo non è escluso (possiamo pensare al nostro stesso Servo di Dio, Padre Nazzareno, e anche ad altri), stiamo parlando di qualcosa di molto più profondo e più subdolo. Si tratta dell’interiore del cuore dell’umanità e della Chiesa, che è in gioco. Né dobbiamo guardare a ciò come a qualcosa che concerne puramente il futuro. E’ da anni che l’assalto silenzioso è in atto. E’ un assalto diretto contro la Chiesa ad ogni livello, ma l’attacco che ci riguarda principalmente nel Movimento Sacerdotale Mariano è, naturalmente, quello diretto contro i sacerdoti. Questa è la parte più importane dell’attacco, e noi possiamo fare al diavolo i complimenti dicendo che conosce bene il suo mestiere infernale! Mentre è vero che noi sacerdoti rimaniamo poveri esser umani investiti di poteri infinitamente più grandi di noi, il fatto è che portiamo tra le mani, nei sacramenti della Vita, la salvezza del mondo e la risposta totale all’attività del diavolo: portiamo Gesù Cristo, nostro Salvatore, vivo e operante in noi. Egli capisce la Chiesa e la sua realtà spiritale meglio di chiunque di noi, ed è ben consapevole che, se si reca grave danno al sacerdozio, o anche se si riesce a togliere un sacerdote dall’esercizio della sua vocazione, si infligge un serio danno. Non c’è qui bisogno di ripetere nuovamente le orrende statistiche della perdita di sacerdoti e religiosi avenuta principalmente dopo il Concilio Vaticano Secondo, ma il fatto è che c’è stato un tentativo di spogliare la Chiea di un vasto numero dei suoi sacertodi. Ma non è semplicemente una questione di numeri.


[E’ UNA ATTACCO ALLA VERITÀ DI DIO.]

E’ cresciuto gradualmente. Basti pensare ad un cambiamento subdolo che è accaduto intorno all’epoca del Concilio Vaticano Secondo. Con l’arrivo dei periti si è sviluppata la moda dei teologi (Nota 1), a prescindere dal fatto che meritassero o meno questo nome; il fatto che avessero pubblicato un libro, in genere era sufficiente. Esso continua e, con ciò, il centro che guida la Chiesa, nella mente di molti, si è spostato da dove il Signore lo aveva posto, vale a dire nella gerarchia, il Santo Padre ed i vescovi uniti a lui, ed è divenuto le varie opinioni di ogni sorta di scrittori. [Gli studenti hanno raccolto i libri.] Così, ciò non ha avuto conseguenze solo sui sacerdoti, ma anche sui seminaristi di molte università. Questa è la prima parte dell’attacco: l’attacco alla Verità di Dio, fondamento della Chiesa.


[DISCIPLINA]

Poi pensiamo ad un’altra arma impiegata dal nostro nemico: il tentativo di minare la disciplina per la quale la Chiesa è sempre stata conosciuta. I suoi membri si sono sempre considerati legati tra loro da redini di obbedienza, e questo è stata la sua salvaguardia. E’ radicata nella certezza che la Chiesa è in definitiva governata dalla presenza di Nostro Signore Gesù Cristo, guidata dal suo Santo Spirito, e non semplicemente da uomini, comunque intelligenti, ma si potrebbe dire che, se si pensasse che il fulcro della guida della Chiesa – come abbiamo appena detto – fossero diventati i pensieri e le opinioni dei teologi, allora ne conseguirebbe che la Chiesa è fondata sulle opinioni umane e non sulla Divna Rivelazione. [Ogni uomo diventerebbe papa a se stesso.] Questo forse è il danno estremo che è stato inflitto alla Chiesa. Il rinnegamento, comunque implicito, del Sacro Fondatore e della sua presenza continua nella Chiesa attraverso il suo Santo Spirito, la guida di tutti. Escludi Dio dalla sua Chiesa e l’hai demolita, anche se può continuare ad adottare gli stessi adornamenti esteriori.

E’ questa la grave verità che sottolineano queste parole della nostra Madre:
Quanti di voi si sono fermati a considerare la sua Parola. L’hanno voluta penetrare e comprendere solo con la propria umana intelligenza e sono così inavvertitamente caduti negli errori più gravi. Non è con la sola intelligenza umana che va letta la Parola di mio Figlio. Lui ha ringraziato il Padre di aver nascosto i misteri del suo Regno ai sapienti e ai prudenti di questo mondo per rivelarli ai piccoli. E’ soprattutto con la interiore umiltà, con la piena docilità dell’anima, che la sua Parola deve essere letta e compresa. Per questo, mio Figlio ne ha affidato l’autentica interpretazione al solo Magistero della Chiesa. Ciò per abituarvi a questo difficile, eppure così necessario, atteggiamento di umiltà e di interiore docilità.

Se sarete uniti al Magistero della Chiesa, se sarete umili ed attenti a quanto Essa vi indica, resterete sempre nella verità della Parola di Gesù.

Oggi sempre più nella Chiesa si diffonde l’errore e pare ormai che non vi sia più argine adatto a contenerlo. E’ diffuso soprattutto da tanti teolgi; è diffuso dai miei poveri figli Sacerdoti. Come, oggi, nella Chiesa, voi potete essere certi di salvarvi dall’errore? Guardate a mio Figlio Crocifisso e sarete fedeli. Mio Figlio che, essendo Dio, si è fatto ubbidiente fino alla morte sulla Croce. Guardate le sue spine, guardate il suo sangue, guardate le sue ferite: sono fiori sbocciati sul dolore della sua ubbidienza.

Figli miei prediletti, ora che la tenebra avvolge ogni cosa, siete chiamati a testimoniare la luce della completa ubbidienza alla Chiesa: al Papa e ai Vescovi a Lui uniti” (13 aprile 1976).

La mancanza di disciplina, derivante da una disunità nei confronti del Santo Padre e da una perdita della prospettiva soprannaturale nel comprendere il ruolo della Chiesa come maestra, lascia l’uomo in preda a modi di pensare e di comportarsi estranei ai modi della Chiesa. Ricordiamo le parole di Papa Paolo VI citate per noi dal direttore spirituale all’inizio del Libro Blu:
“Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che, all’interno del cattolicesimo, sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico, all’interno del cattolicesimo, diventi domani il più forte. Ma non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa”.

Sì, quel pensiero [non Cattolico] è nella Chiesa, benché provenga da fuori del Magistero; esso è alieno ad essa perché non è toccato dalla grazia.

Fratelli, questo è quanto è accaduto nella nostra Chiesa. Stiamo attenti a vedere che il vero male si trova non solamente nella disobbedienza a comandi particolari, ma in interi atteggiamenti. La nostra Madre fa riferimento alla necessità di essere obbedienti alla Chiesa anche in quelle che possono sembrare questioni piccole, come l’indossare l’abito clericale. Non è in gioco l’importanza materale di ciò che ci viene richiesto, ma la questione della leggerezza, per non dire indifferenza, nel modo in cui l’autorità viene considerata e viene messa da parte. Ritorniamo alla necessità di vedere l’autorità della Chiesa in termini soprannaturali, e della presenza del Signore che sottolinea il dovere dell’obbedienza.


[NATURA SOPRANNATURALE DELLA CHIESA]

Tristemente, questa mancanza del senso del soprannaturale è stata causa per alcuni di tralasciare la ricerca della presenza di Dio nella loro vita. Senza dubbio, se un uomo non conduce una vita incentrata sulla preghiera, non può condurre una vita da buon sacerdote; giacché: quanto può egli adeguatamente vivere ed agire nella Persona di Gesù, se trascura di cercare un’unione di spirito viva ed umile con lui? La nostra Madre ci avverte riguardo a questo:
“E’ indisciplina la mancanza di interiore docilità alla volontà di Dio, che si manifesta nella trasgressione degli obbighi propri del vosto stato; l’obbligo della preghiera, del buon esempio, di una vita santa e apostolica.
Quanti sono, fra i Sacerdoti, che si lasiano assorbire da una attività disordinata e non pregano più! Trascurano abitualmente la Liturgia delle Ore, la meditazione, la recita del santo Rosario. Limitano la preghiera a una affrettata celebrazione della santa Messa.
Così questi miei poveri figli vengono interiormente svuotati e non hanno più luce e forza per resistere alle molte insidie in mezzo a cui vivono. Vengono perciò contaminati dallo spirito del mondo e ne accettano il suo modo di vita, ne condividono i valori, partecipano alle sue profane manifestazioni, si lasciano condizionare dai suoi mezzi di propaganda, e alla fine sono rivestiti dalla sua stessa mentalità. Finiscono poi di vivere come ministri del mondo, secondo il suo spirito, che giustificano e diffondono, provocando scandalo in mezzo a tanti fedeli.
Da qui nasce la diffusa ribellione alle norme canoniche che regolano la vita dei Sacerdoti e la ricorrente contestazione all’obbligo del sacro celibato, voluto da Gesù per mezzo della sua Chiesa, e che in questi giorni vi è stato dal Papa nuovamente riaffermato con fermezza” (2 febbraio 1979).

Questo messaggio merita una riflessione speciale da parte di noi tutti, giacché contiene una ricchezza di analisi della situazione nella Chiesa di oggi, come risultato dell'attacco furibondo da parte del nostro nemico. Ma io penso che dovremmo fare particolare attenzione al triste riferimento della nostra Madre allo stato di scandalo indotto nel popolo. E’ vero che l'attacco viene dal nemico ed è diretto soprattutto contro i sacerdoti - una terribile iniziativa satanica - tuttavia dobbiamo dire che la collaborazione che egli ha ricevuto è venuta dai sacerdoti, e non è colpa dei laici. Non che tutti siano perfetti, e c'è bisogno di buoni pastori, ma c'e stata mancanza tra molti sacerdoti della guida spirituale dovuta al nostro popolo. C'è un considerevole senso di scandalo nella Chiesa oggi da parte di buoni fedeli, nel vedere le mancanze e le divisioni tra i sacerdoti e la slealtà verso il Santo Padre. Dobbiamo ricordare, come la nostra Madre ci ha appena detto, che siamo ordinati per essere ministri di nostro Signore Gesù Cristo, e non ministri del mondo. [Possiamo guardare agli eventi degli ultimi anni – pedofilia, prestigio, opulenza – ricordati nell’Atto di Consacrazione].

Nel guardare a ciò che abbiamo detto, vediamo prendere forma ciò che riguarda lo scopo del Movimento Sacerdotale Mariano nella battaglia dichiarata dal nostro nemico. Abbiamo visto, in primo luogo, l’attacco alla Verità di Dio e l'alienazione dal Magistero che ha portato in molti attraverso un falso concetto di libertà. Alla base c'è stata una perdita del senso soprannaturale della Chiesa, cioè, del riconoscimento della presenza e della mano e dell'autorità conduttrici di Gesù Cristo nostro Signore. Essa è svilita al livello di società umana, soggetta ad ogni soffio di opinione umana. La Chiesa Cattolica Romana ha, come uno dei suoi segni caratteristici, quello di essere SANTA, precisamente a causa di questa presenza e di questa attività divina.

Contro questa divisione ed alienazione, la nostra Madre richiede da noi gli impegni che assumiamo nel Movimento. In questi giorni, nella sua lettera circolare per quest'anno, come anche in ciò di cui ha scelto di parlare nel suo ritiro, Don Stefano si è soffermato sul secondo di quegli impegni: l'unione con il Santo Padre e con la gerarchia unita a lui. In questo aspetto, la nostra Madre ci ha offerto il rifugio necessario per fuggire da quell'alienazione dalla Verità della quale abbiamo parlato, poiché il Signore ci ha garantito la verità attraverso la persona del Santo Padre, il suo custode, insieme alla gerarchia unita a lui. Poi ella ci chiede di formare questa unione nella Verità in quelle anime che sono affidate alla nostra cura pastorale, diffondendo lo spirito della consacrazione al suo Cuore Immacolato tra i fedeli.

Quell'unità ella sigilla nel primo dei nostri impegni: la consacrazione al suo Cuore Immacolato. Quel cuore lei ci ha promesso come rifugio nelle tempeste che ci circondano ("Il mio Cuore Immacolato sarà il vostro rifugio e la via che vi condurrà a Dio") e, nell'affidarci al suo cuore, noi ci offriamo ad esser nutriti della sua santità, della sua conoscenza, della sua sapienza, affinché viviamo una vita che sia sua, perché è vissuta con lei ed in lei.

E’ qui che troviamo il dono che la nostra Madre sta facendo al suo Figlio nella battaglia in cui la Chiesa è coinvolta. Abbiamo detto che l'attacco è subdolo, diretto contro l'interiore o il cuore della Chiesa.

[“Non temete vi ripeto: siete miei e Satana non vi toccherà. Siete nel mio giardino e nessuno potrà strapparvi dal mio Cuore Immacolato.
E’ giunta l’ora però in cui sarete chiamati a sofferenze molto più grandi: la persecuzione, la prigionia, per alcuni l’offerta della vostra vita. Presto dovrete vivere momenti che non potreste sopportare se accanto a voi non vi fosse la vostra Mamma.
Ora dovete prepararvi. Per questo, oggi, con sollecitudine vi domando solo docilità, preghiera e sofferenza” (11 febbrario 1978).]

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Nota 1:
In riguardo al Papa Giovanni Paolo II che ha risposto, secco “Chi non crede nel demonio non crede nel Vangelo” (in riguardo ai tanti vescovi che non credono nel demonio), hanno chiesto l’esorcista principale del Vaticano, Padre Gabriele Amorth, nell’intervista di 2001: “MI FACCIA CAPIRE: LA CONSEGUENZA È CHE MOLTI VESCOVI E MOLTI PRETI NON SAREBBERO CATTOLICI?” Amorth ha risposto: “Diciamo che non credono a una verità evangelica. Quindi semmai li taccerei di propagare un’eresia. Però intendiamoci: uno è formalmente eretico se viene accusato di qualcosa e se persiste nell’errore. Ma nessuno, oggi, per la situazione che c’è nella Chiesa, accusa un vescovo di non credere nel diavolo, nelle possessioni demoniache e di non nominare esorcisti perché non ci crede. Eppure potrei farle tantissimi nomi di vescovi e cardinali che appena nominati in una diocesi hanno tolto a tutti gli esorcisti la facoltà di esercitare. Oppure di vescovi che sostengono apertamente: «Io non ci credo. Sono cose del passato». Perché? PURTROPPO PERCHÉ C’È STATA L’INFLUENZA PERNICIOSISSIMA DI CERTI BIBLISTI, e potrei farle molti nomi illustri. Noi che tocchiamo ogni giorno con mano il mondo dell’aldilà, sappiamo che ha messo lo zampino in tante riforme liturgiche. (Per esempio?) Il Concilio Vaticano II aveva chiesto di rivedere alcuni testi. Disobbedendo a quel comando, si è voluto invece rifarli completamente. Senza pensare che si potevano anche peggiorare le cose anziché migliorarle. E tanti riti sono stati peggiorati per questa mania di voler buttare via tutto quello che c’era nel passato e rifare tutto daccapo, come se la Chiesa fino ad oggi ci avesse sempre imbrogliato e ingannato, e solo adesso fosse finalmente arrivato il tempo dei grandi geni, dei superteologi, dei superbiblisti, dei superliturgisti che sanno dare alla Chiesa le cose giuste. Una menzogna: l’ultimo Concilio aveva semplicemente chiesto di rivederli quei testi, non di distruggerli.” (http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm).