"E' in Te la
sorgente della vita" (Sal 36,10)
Naturalmente in questo
brano si fa riferimento a Dio. Ma Dio è anche la Verità: “Io sono
la via, la verità e la vita” (Gv 14,6).
Oggi c’è un grande
attacco alla Verità di Dio. E perciò, tante persone credono di aver
trovato la “sorgente della vita”, ma invece è stata offerta a
loro la verità (“v”) e non la Verità (“V”) che viene da
Gesù, la Verità! Il danno alle anime causato di questo scambio di
Verità (di Dio) per la “verità” (di relativismo) è enorme! “La
Verità (di Dio) vi farà liberi” (Gv 8,32; Ger 6,16)! Ma la verità
di relativismo ci farà schiavi nel modo più terribile, dopo un po’
di piacere fuori della Santa Volontà di Dio!
Fra altro, visitate:
Leggete anche sotto,
dopo il P.S., la meditazione:
“LA
CHIESA, IL MOVIMENTO ED I TEMPI ATTUALI”!
- - - - - - -
Un’Esperienza di
Vita:
L'anno scorso una
ragazza della mia scuola mi ha raccontato di aver avuto un rapporto
sessuale con un ragazzo conosciuto su facebook, mai incontrato prima
di allora.
In precedenza avevo
cercato di dissuaderla dal farlo, dicendole che non era la cosa
giusta e che stava perdendo qualcosa di molto importante. Più di
questo non potevo fare, ma lei non aveva cambiato idea, non capendo
ancora le conseguenze della sua scelta. A me era dispiaciuto molto.
Quest'anno, essendo sempre nella stessa scuola, ho cercato di non
perdere la sua amicizia, anche se non condivido certe sue idee. Un
giorno - davvero non me lo sarei aspettato - si è avvicinata per
dirmi: "Sai, ho capito che l'anno scorso ho fatto una cavolata.
Mi sono pentita, adesso ho un'altra considerazione del mio corpo".
In quel momento mi sono
reso conto che non avevo sbagliato nel proporle una visione diversa,
né era stato inutile. Quest'esperienza mi ha fatto capire che non
bisogna perdere la speranza, anche quando siamo i soli a presentare
determinate verità.
Riccardo, Italia
- - - - - - -
Don Jo (Joseph) Dwight
P:S:
Come
sapete, faccio parte del Movimento Sacerdotale Mariano. Negli
Esercizi Spirituali Internazionali, a Collevalenza – Santuario
dell’Amore Misericordioso (di Madre Speranza), 22-28 giugno 2008,
Padre Michael Gaughran ha offerto a più di 200 sacerdoti e più di
10 vescovi del movimento queste parole in una meditazione, con il
titolo della meditazione, “La Chiesa, Il
Movimento ed i Tempi Attuali”:
- - -
Movimento Sacerdotale
Mariano
Ritiro Internazionale,
Collevalenza, 2008
LA CHIESA, IL
MOVIMENTO ED I TEMPI ATTUALI
Prima Meditazione
(Bozza
della prima meditazione preparata in inglese da Padre Michael
Gaughran per gli eserciti spirituali che si tengono annualmente al
Santuario dell'Amore Misericordioso a Collevalenza, e qui tradotta in
italiano. Le date sono quando Don Stefano
Gobbi ha ricevuto la locuzione interiore dalla Madonna.)
LE NUVOLE SI STANNO
ADDENSANDO
[Siamo giunti a
questo punto]
(Abbiamo
messo tra parentesi quadre le aggiunte e/o le correzioni fatte a mano
da Padre Michael.)
Fratelli, è giunto il
momento di parlare seriamente.
Stiamo
attraversando un periodo in cui molti percepiscono la presenza di
un'atmosfera minacciosa, sia per la Chiesa che per il mondo. Da una
parte abbiano quella minaccia alla
stessa Chiesa, da cui la nostra Madre ci ha così spesso messo in
guardia, e a cui
ella ci porge un
rimedio nel secondo impegno
del Movimento (unità con il Santi, Padre),
a cui la lettera circolare di Don
Gobbi ha accennato. Ma c'è quell'altro senso di minaccia, percepita
da tanti, dello
sfacelo generale della società, della morale
e dell'ordine nel mondo. Quelli che fra noi sono del clero dioceso,
in contatto con le ansie della nostra gente, sanno bene quanto si è
diffusa questa inquietudine. Il fatto è che siamo in tempi molto
seri. [E’ questo il momento in cui la nostra Madre ci condurrà
all'aperto? Solo lei può farci conoscere. Ma dobbiamo essere
pronti.] E’
così perché il diritto di Dio di regnare nel suo stesso Regno è
seriamente sfidato,
e siamo entrati nel tempo del conflitto decisivo in cui quella sfida
dev'essere risolta. Questi sono i tempi nostri, tempi
estremamente seri per i quali il Movimento Sacerdotale Mariano fu
fondato dalla nostra Madre, e nei quali troviamo la nostra vocazione
dentro la Chiesa.
Stando
così le cose, è
essenziale avere un'idea chiara di che cosa siamo e che cosa la
nostra Madre si aspetta di ricevere da noi.
La nostra Madre ha
descritto questi tempi così:
“Oggi vivete tempi
oscuri, perché si cerca di giungere in tutti i modi al compromesso
fra Dio e Satana; fra il bene e il male; fra lo spirito di Gesù e lo
spirito del mondo. Molti corrono il pericolo di diventare vittime di
questa generale confusione ed anche nella mia Chiesa vorrebbe
diffondersi un falso spirito, che non è quello di Gesù Figlio di
Dio.
Come
un’invisibile nube tossica si espande lo spirito di mescolanza fra
Dio e il mondo, e si giunge a togliere il vigore alla Parola di Dio,
spogliano della sua forza l’annuncio del Vangelo”
(8 dicembre 1982).
Queste
parole non si devono mai
leggere in modo frettoloso,
poiché descrivono per noi le vere dimensioni dell'attacco che è
stato sferrato contro la Chiesa, che siamo stati chiamati a
difendere, con tutta la nostra fragilità e povertà. Se non ci
lasciamo compenetrare dalla serietà di ciò che ci sta dicendo, la
risposta alla nostra Madre sarà, nel migliore dei casi, al disotto
di ciò che è necessario. Quando leggiamo nelle parole della nostra
Madre che si cerca di giungere ad un compromesso tra le cose di Dio e
le cose di satana, è chiaro che ciò che è progettato è niente
meno che una totale demolizione della Chiesa nei nostri tempi.
[distrruzione totale. Nell'Est, demolizione] [8 dicenihre 1975].
Nostra
Madre parla di una specie di nube tossica che genera confusione
dovunque, in tutto ciò che è buono, e che soffoca lo spirito di
Gesù nel suo popolo; e ciò possiamo riconoscere nella confusione
nella dottrina e la morale che viene insegnata nella Chiesa da gente
colta, producendo una visione della Chiesa che non ha nulla a che
vedere con la Chiesa di Gesù Cristo. Ciò offusca la chiarezza di
visione degli uomini, privandoli della capacità di discernere il
bene dal male, di vedere il distintivo bene di ciò che viene da
Gesù, la Parola di Dio, da ciò che è umano e ispirato dal demonio.
Una totale demolizione, in cui un'entità, conosciuta come la Chiesa
Cattolica continuerà ad esistete, con tutto il suo aspetto
esteriore, riti e paramenti, e modi di operare e di esercitare
un'autorita, ma senza la traccia soprannaturale dell'insegnamento di
Gesù. Sarà l'esponente delle opere di satana. Come abbiamo detto
cercherà di estromettere Dio dalla sua stessa creazione ed eliminare
il suo diritto di regnare nel suo stesso Regno.
Di tutto ciò possiamo dire che già siamo stati testimoni, nella
luce dei meassaggi profetici
datici dalla nostra Madre, mentre abbiamo contemplato l'avanzare
della confusione, la mancanza di disciplina, la divisione e
persecuzione e, alle volte, addirittura la ribellione nella Chiesa,
fino ad un punto che non avremmo pensato possibile.
Sarà,
così si spera, il compimento della sfida o vanteria di satana, come
ci viene detto dal profeta Isaia:
“Come
mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei
stato steso a terra, signore di popoli? Eppure tu pensavi: Salirò in
cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte
dell'assemblea, nelle parti più remote del settentrione. Salirò
sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo”
(Is 14,12-14).
[Questo è
il desiderio dell'avversario: indirizzare il culto a sé]
Naturalmente
in seguito la profezia narra la conseguenza di una simile superbia:
“E
invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità
dell'abisso! Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano
attentamente. E’ questo l'individuo che sconvolgeva la terra, che
faceva tremare i regni, che riduceva il mondo a un deserto, che ne
distruggeva le città, che non apriva ai suoi prigionieri la
prigione? Tutti i re dei popoli, tutti riposano con onore, ognuno
nella sua tomba. Tu, invece, sei stato
gettato fuori del tuo sepolcro, come un virgulto spregevole”
(Is 14,15-19).
Un
attacco terribile, che provoca immensi danni, che
culmina nella sconfitta del Maligno. Siamo di fronte alla profezia
dell'anticristo, e ciò è la natura di questi nostri tempi e dei
tempi di questo Movimento. E’ stata affidata a noi in questi tempi,
come Movimento
dei suoi sacerdoti, una speciale responsabilità, ed è necessario
che ci sforziamo di comprendere la grande serietà del coinvolgimento
in cui ci troviamo; diversamente non avremo quella determinazione di
cuore necessaria per essere pienamente impegnati. Si trova qui nei
messaggi.
Queste
cose non vengono molto diffuse [in
pubblico] dalle alte autorità della Chiesa (presumibilmente per non
apparire allarmistici), tuttavia il Cardinale Karol Wojtyla
ci mostra un segno di come esse sono vive e care al cuore della
Chiesa, il 9 novembre 1976, pochi mesi prima di essere eletto come
Papa Giovanni Paolo II:
“Oggi
siamo davanti alla più grande battaglia che il genere umano ha mai
visto. Non penso che la comunità cristiana lo abbia compreso
appieno. Oggi siano di fronte alla battaglia finale tra la Chiesa e
l’anti-chiesa, tra il Vangelo e l’anti-vangelo.” [Vale la pena
domandare: sapiamo che molti non ci credono?]
[L’ANTICRISTO]
La
venuta dell'anticristo e l’uomo d'iniquità. In quale altro modo
interpretare le parole del futuro papa: "la Chiesa e
l’anti-chiesa, il Vangelo e l'anti-vangelo'': la battaglia finale
contro lo stesso Verbo? In un Movimento come il nostro, così
coinvolto da vicino, tali parole non si devono solo leggere ma
assorbire e prendere a cuore. In uno dei primissimi messaggi la
nostra Madre ci dice:
"Che
devono ora fare questi miei figli da me formati, chiamati e che per
la prima volta si ritrovano insieme? Devono prepararsi, devono essere
pronti: - Ai miei ordini, perché presto Io li chiamerò e dovranno
tutti rispondermi, pronti ad essere usati da Me ad estrema difesa di
mio Figlio, di Me, del Vangelo e della Chiesa.
Saranno
il sale in un mondo tutto corrotto e la luce accesa nella tenebra che
avrà invaso ogni
cosa. – A lottare, perché il mio Avversario scatenerà contro di
essi il suo esercito e li incalzerà con una lotta spaventosa.
Saranno scherniti, disprezzati, perseguitati, e alcuni persino
uccisi. Ma Io sarò sempre con loro e li proteggerò e difenderò e
li consolerò, asciugando ogni loro lacrima come solo la Mamma sa
fare. – A difendere il Papa, già così solo a portare la croce
della Chiesa; verrà però il momento in cui, come Gesù sulla via
del Calvario,
sarà abbandonato quasi da tutti. Allora questi miei figli saranno il
suo conforto e la sua difesa, e vinceranno con Me la più grande
battaglia della Chiesa” (23 settembre 1973).
L’
“estrema difesa di mio Figlio”, “la più grande battaglia della
Chiesa”, parole che echeggiano quelle del Cardinal Wojtyla. Si ha
l’impressione di essere arrivati. Direi che questi sono i tempi del
grande conflitto con l’anticristo, i tempi per i quali la nostra
Madre ci ha preparato.
Mentre
questa battaglia è descritta in termini che sembrano implicare
persino violenza e forza fisiche, ed invero questo non è escluso
(possiamo pensare al nostro stesso Servo di Dio, Padre Nazzareno, e
anche ad altri), stiamo parlando di qualcosa di molto
più profondo e più subdolo. Si tratta dell’interiore del cuore
dell’umanità e della Chiesa, che è in gioco. Né dobbiamo
guardare a ciò come a qualcosa che concerne puramente il futuro. E’
da anni che l’assalto silenzioso è in atto. E’ un assalto
diretto contro la Chiesa ad ogni livello, ma l’attacco che ci
riguarda principalmente nel Movimento Sacerdotale Mariano è,
naturalmente, quello diretto contro i sacerdoti. Questa è la parte
più importane dell’attacco, e noi possiamo fare al diavolo i
complimenti dicendo che conosce bene il suo mestiere infernale!
Mentre è vero che noi sacerdoti rimaniamo poveri esser umani
investiti di poteri infinitamente più grandi di noi, il fatto è che
portiamo tra le mani, nei sacramenti della Vita, la salvezza del
mondo e la risposta totale all’attività del diavolo: portiamo Gesù
Cristo, nostro Salvatore, vivo e operante in noi.
Egli capisce la Chiesa e la sua realtà spiritale meglio
di chiunque di noi, ed è ben consapevole che, se si reca grave danno
al sacerdozio, o anche se si riesce a togliere un sacerdote
dall’esercizio della sua vocazione, si infligge un serio danno. Non
c’è qui
bisogno di ripetere nuovamente le orrende statistiche della perdita
di sacerdoti e religiosi avenuta principalmente dopo il Concilio
Vaticano Secondo, ma
il fatto è che c’è stato un tentativo
di spogliare la Chiea di un vasto
numero dei suoi sacertodi. Ma non è semplicemente una questione di
numeri.
[E’
UNA ATTACCO ALLA VERITÀ DI DIO.]
E’
cresciuto gradualmente. Basti pensare ad un cambiamento subdolo che è
accaduto intorno all’epoca del Concilio Vaticano Secondo. Con
l’arrivo dei “periti”
si è sviluppata la moda dei teologi (Nota
1), a prescindere dal fatto che meritassero
o meno questo nome; il fatto che avessero pubblicato un libro, in
genere era sufficiente. Esso continua e, con ciò, il centro che
guida la Chiesa, nella mente di molti, si è spostato da dove il
Signore lo aveva posto, vale a dire nella gerarchia, il Santo Padre
ed i vescovi uniti a lui, ed è divenuto le varie opinioni di ogni
sorta di scrittori. [Gli studenti hanno raccolto i libri.] Così, ciò
non ha avuto conseguenze solo sui sacerdoti, ma anche sui seminaristi
di molte
università. Questa è la prima parte dell’attacco: l’attacco
alla Verità di Dio, fondamento della Chiesa.
[DISCIPLINA]
Poi
pensiamo ad un’altra arma impiegata dal nostro nemico: il tentativo
di minare la disciplina per la quale la Chiesa è sempre stata
conosciuta. I suoi membri si sono sempre considerati legati tra loro
da redini di obbedienza, e questo è stata la sua salvaguardia. E’
radicata nella certezza che la Chiesa è in definitiva governata
dalla presenza di Nostro Signore Gesù Cristo, guidata dal suo Santo
Spirito, e non semplicemente da uomini, comunque intelligenti, ma si
potrebbe dire che, se si pensasse che il fulcro della guida della
Chiesa – come abbiamo appena detto – fossero diventati i pensieri
e le opinioni dei teologi, allora ne conseguirebbe che la Chiesa è
fondata sulle opinioni umane e non sulla Divna Rivelazione. [Ogni
uomo diventerebbe papa a se stesso.] Questo forse è il danno estremo
che è stato inflitto alla Chiesa. Il rinnegamento, comunque
implicito, del Sacro Fondatore e della sua presenza continua nella
Chiesa attraverso il suo Santo Spirito, la guida di tutti. Escludi
Dio dalla sua Chiesa e l’hai demolita, anche se può continuare ad
adottare gli stessi adornamenti esteriori.
E’
questa la grave verità che sottolineano queste parole della nostra
Madre:
“Quanti
di voi si sono fermati a considerare la sua Parola. L’hanno voluta
penetrare e comprendere solo con la propria umana intelligenza e sono
così inavvertitamente caduti negli errori più gravi. Non è con la
sola intelligenza umana che va letta la Parola di mio Figlio.
Lui ha ringraziato il Padre di aver nascosto i misteri del suo Regno
ai sapienti e ai prudenti di questo mondo per rivelarli ai piccoli.
E’ soprattutto con la interiore umiltà, con la piena docilità
dell’anima, che la sua Parola deve essere letta e compresa. Per
questo, mio Figlio ne ha affidato l’autentica interpretazione al
solo Magistero della Chiesa. Ciò per abituarvi a questo difficile,
eppure così necessario, atteggiamento di umiltà e di interiore
docilità.
Se
sarete uniti al Magistero della Chiesa, se sarete umili
ed attenti a quanto Essa vi indica, resterete sempre nella verità
della Parola di Gesù.
Oggi
sempre più nella Chiesa si diffonde l’errore e pare ormai che non
vi sia più argine adatto a contenerlo. E’ diffuso soprattutto da
tanti teolgi; è diffuso dai miei poveri figli Sacerdoti. Come, oggi,
nella Chiesa, voi potete essere certi di salvarvi
dall’errore? Guardate a mio Figlio Crocifisso e sarete fedeli. Mio
Figlio che, essendo Dio, si è fatto ubbidiente fino alla morte sulla
Croce. Guardate le sue spine, guardate il suo sangue, guardate le sue
ferite: sono fiori sbocciati sul dolore della sua ubbidienza.
Figli
miei prediletti, ora che la tenebra avvolge
ogni cosa, siete chiamati a testimoniare la luce della completa
ubbidienza alla Chiesa: al Papa e ai Vescovi a Lui uniti” (13
aprile 1976).
La
mancanza di disciplina, derivante da una disunità nei confronti del
Santo Padre e da una perdita della prospettiva soprannaturale nel
comprendere il ruolo della Chiesa come maestra, lascia l’uomo in
preda a modi di pensare e di comportarsi estranei ai modi della
Chiesa. Ricordiamo le parole di Papa Paolo VI citate per noi dal
direttore spirituale all’inizio del Libro Blu:
“Ciò
che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che,
all’interno del cattolicesimo, sembra talvolta predominare un
pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero
non cattolico, all’interno del cattolicesimo, diventi domani il più
forte. Ma non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa”.
Sì, quel
pensiero [non Cattolico] è nella Chiesa, benché provenga da fuori
del Magistero; esso è alieno ad essa perché non è toccato dalla
grazia.
Fratelli,
questo è quanto è accaduto nella nostra Chiesa. Stiamo attenti a
vedere che il vero male si trova non solamente nella disobbedienza a
comandi particolari, ma in interi atteggiamenti. La nostra Madre fa
riferimento alla necessità di essere obbedienti alla Chiesa anche in
quelle che possono sembrare questioni piccole, come l’indossare
l’abito clericale. Non è in gioco l’importanza materale di ciò
che ci viene richiesto, ma la questione della
leggerezza, per non dire indifferenza, nel modo in cui l’autorità
viene considerata e viene messa da parte. Ritorniamo
alla necessità di vedere l’autorità della Chiesa in termini
soprannaturali, e della presenza del Signore che sottolinea il dovere
dell’obbedienza.
[NATURA
SOPRANNATURALE DELLA CHIESA]
Tristemente,
questa mancanza del senso del soprannaturale è stata causa per
alcuni di tralasciare la ricerca della presenza di Dio nella loro
vita. Senza dubbio, se un uomo non conduce una vita incentrata sulla
preghiera, non può condurre una vita da buon sacerdote; giacché:
quanto può egli adeguatamente vivere ed agire nella Persona di Gesù,
se trascura di cercare un’unione di spirito viva ed umile con lui?
La nostra Madre ci avverte riguardo a questo:
“E’
indisciplina la mancanza di interiore docilità alla volontà di Dio,
che si manifesta nella trasgressione degli obbighi propri del vosto
stato; l’obbligo della preghiera, del buon esempio, di una vita
santa e apostolica.
Quanti
sono, fra i Sacerdoti, che si lasiano assorbire da una attività
disordinata e non pregano più! Trascurano abitualmente la Liturgia
delle Ore, la meditazione, la recita
del santo Rosario. Limitano la preghiera a una affrettata
celebrazione della santa Messa.
Così
questi miei poveri figli vengono interiormente svuotati e non hanno
più luce e forza per resistere alle molte insidie in mezzo a cui
vivono. Vengono perciò contaminati dallo spirito del mondo e ne
accettano il suo modo di vita, ne condividono i valori, partecipano
alle sue profane manifestazioni, si lasciano
condizionare dai suoi mezzi di propaganda, e alla fine sono rivestiti
dalla sua stessa mentalità. Finiscono poi di vivere come ministri
del mondo, secondo il suo spirito, che giustificano e diffondono,
provocando scandalo in mezzo a tanti fedeli.
Da
qui nasce la diffusa ribellione alle norme canoniche che regolano la
vita dei Sacerdoti e la ricorrente
contestazione all’obbligo del sacro celibato, voluto da Gesù per
mezzo della sua Chiesa, e che in questi giorni vi è stato dal Papa
nuovamente riaffermato con fermezza” (2 febbraio 1979).
Questo
messaggio merita una riflessione speciale da parte di noi tutti,
giacché contiene una ricchezza di analisi della situazione nella
Chiesa di oggi, come risultato dell'attacco furibondo da parte del
nostro nemico. Ma io penso che dovremmo fare particolare attenzione
al triste riferimento della nostra Madre allo stato di scandalo
indotto nel popolo. E’ vero che l'attacco viene dal nemico ed è
diretto soprattutto contro i sacerdoti - una terribile iniziativa
satanica - tuttavia dobbiamo dire che la collaborazione che egli ha
ricevuto è venuta dai sacerdoti, e non è
colpa dei laici. Non che tutti siano perfetti, e c'è bisogno di
buoni pastori, ma c'e stata mancanza tra molti sacerdoti della guida
spirituale dovuta al nostro popolo. C'è un considerevole senso di
scandalo nella Chiesa oggi da parte di buoni fedeli, nel vedere le
mancanze e le divisioni tra i sacerdoti e la slealtà verso il Santo
Padre. Dobbiamo ricordare, come la nostra Madre ci ha appena detto,
che siamo
ordinati per essere ministri di nostro Signore Gesù Cristo, e non
ministri del mondo. [Possiamo guardare agli eventi degli ultimi anni
– pedofilia, prestigio, opulenza
– ricordati nell’Atto di Consacrazione].
Nel
guardare a ciò che abbiamo detto, vediamo prendere forma ciò che
riguarda lo scopo del Movimento Sacerdotale Mariano nella battaglia
dichiarata dal nostro nemico. Abbiamo visto, in primo luogo,
l’attacco alla Verità di Dio e l'alienazione dal Magistero che ha
portato in molti attraverso un falso concetto di libertà. Alla base
c'è stata una perdita del senso soprannaturale della Chiesa, cioè,
del riconoscimento della presenza e della mano e dell'autorità
conduttrici di Gesù Cristo nostro Signore. Essa è svilita al
livello di società umana, soggetta ad ogni soffio di opinione umana.
La Chiesa Cattolica Romana ha, come uno dei suoi segni
caratteristici, quello di essere SANTA, precisamente a causa di
questa presenza e di questa attività divina.
Contro
questa divisione ed alienazione, la nostra Madre richiede da noi gli
impegni che assumiamo nel Movimento. In questi giorni, nella sua
lettera circolare per quest'anno, come anche in ciò di cui ha scelto
di parlare nel suo ritiro, Don Stefano si è soffermato
sul secondo di quegli impegni: l'unione con il Santo Padre e con la
gerarchia unita a lui. In questo aspetto, la nostra Madre ci ha
offerto il rifugio necessario per fuggire da quell'alienazione dalla
Verità della quale abbiamo parlato, poiché il Signore ci ha
garantito la verità attraverso la persona del Santo Padre, il suo
custode, insieme
alla gerarchia unita a lui. Poi ella ci chiede di formare questa
unione nella Verità in quelle anime che sono affidate alla nostra
cura pastorale, diffondendo lo spirito della consacrazione al suo
Cuore Immacolato tra i fedeli.
Quell'unità
ella sigilla nel primo dei nostri impegni: la consacrazione al suo
Cuore Immacolato. Quel cuore lei ci ha promesso come rifugio nelle
tempeste che ci circondano ("Il mio
Cuore Immacolato sarà il vostro rifugio e la via che vi condurrà a
Dio") e, nell'affidarci al suo
cuore,
noi ci offriamo ad esser nutriti della sua santità, della sua
conoscenza, della sua sapienza, affinché viviamo una vita che sia
sua, perché è vissuta con lei ed in lei.
E’ qui
che troviamo il dono che la nostra Madre sta facendo al suo Figlio
nella battaglia in cui la Chiesa è coinvolta. Abbiamo detto che
l'attacco è subdolo, diretto contro l'interiore o il cuore della
Chiesa.
[“Non
temete vi ripeto: siete miei e Satana non vi toccherà. Siete nel mio
giardino e nessuno potrà strapparvi dal mio Cuore Immacolato.
E’
giunta l’ora però in cui sarete chiamati a sofferenze molto più
grandi: la persecuzione, la prigionia, per alcuni l’offerta della
vostra vita. Presto dovrete vivere momenti che non potreste
sopportare se accanto a voi non vi fosse la vostra Mamma.
Ora dovete
prepararvi. Per questo, oggi, con sollecitudine vi domando solo
docilità, preghiera e sofferenza” (11 febbrario 1978).]
- - -
Nota 1:
In
riguardo al Papa Giovanni Paolo II che ha risposto, secco “Chi non
crede nel demonio non crede nel Vangelo” (in riguardo ai tanti
vescovi che non credono nel demonio), hanno chiesto l’esorcista
principale del Vaticano, Padre Gabriele Amorth, nell’intervista di
2001: “MI FACCIA CAPIRE: LA CONSEGUENZA È CHE MOLTI VESCOVI E
MOLTI PRETI NON SAREBBERO CATTOLICI?” Amorth ha risposto: “Diciamo
che non credono a una verità evangelica. Quindi semmai li taccerei
di propagare un’eresia. Però intendiamoci: uno è formalmente
eretico se viene accusato di qualcosa e se persiste nell’errore. Ma
nessuno, oggi, per la situazione che c’è nella Chiesa, accusa un
vescovo di non credere nel diavolo, nelle possessioni demoniache e di
non nominare esorcisti perché non ci crede. Eppure potrei farle
tantissimi nomi di vescovi e cardinali che appena nominati in una
diocesi hanno tolto a tutti gli esorcisti la facoltà di esercitare.
Oppure di vescovi che sostengono apertamente: «Io non ci credo. Sono
cose del passato». Perché? PURTROPPO PERCHÉ C’È STATA
L’INFLUENZA PERNICIOSISSIMA DI CERTI BIBLISTI, e potrei farle molti
nomi illustri. Noi che tocchiamo ogni giorno con mano il mondo
dell’aldilà, sappiamo che ha messo lo zampino in tante riforme
liturgiche. (Per esempio?) Il Concilio Vaticano II aveva chiesto di
rivedere alcuni testi. Disobbedendo a quel comando, si è voluto
invece rifarli completamente. Senza pensare che si potevano anche
peggiorare le cose anziché migliorarle. E tanti riti sono stati
peggiorati per questa mania di voler buttare via tutto quello che
c’era nel passato e rifare tutto daccapo, come se la Chiesa fino ad
oggi ci avesse sempre imbrogliato e ingannato, e solo adesso fosse
finalmente arrivato il tempo dei grandi geni, dei superteologi, dei
superbiblisti, dei superliturgisti che sanno dare alla Chiesa le cose
giuste. Una menzogna: l’ultimo Concilio aveva semplicemente chiesto
di rivederli quei testi, non di distruggerli.”
(http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/intervista%20a%20padre%20amorth.htm).
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