Cari
amici,
Come
ho scritto il mese scorso
(http://parolafavita.blogspot.it/2015/04/cibo-spirituale-1504.html),
volevo offrire un’esperienza personale ma non ho trovato il tempo
per finirla il mese scorso. Alcuni dei motivi per cui vorrei offrire
quest’esperienza è per aiutarci a
rendere conto della situazione in cui ci troviamo oggi per aprire i
nostri occhi di più in riguardo alle
trappole molto sottili e gli inganni subdoli del nostro nemico.
Penso
che tanti di voi vi ricordate LA VISIONE
DI PAPA LEONE XIII nel 1884: …
Per
leggere il resto, tutto insieme, visitate:
“La
Strada Larga e Nascosta alla Perdizione”
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Un’Esperienza
di Vita:
Quando
avevo un anno, mio padre se ne andò di casa lasciando mia madre
incinta del sesto figlio e con gli altri figli piccoli. La nostra
situazione diventò critica: non avevamo niente da mangiare e siamo
rimasti soltanto con l'essenziale. Non avendo i soldi per la bolletta
ci tagliarono la luce e poi il gas. Per anni abbiamo vissuto usando
delle lampade a olio e cucinando con il fuoco a legna.
Intanto
mio padre si mise con una altra donna ed ebbe altri figli, ma mia
madre ci insegnò sempre a riconoscerlo come padre. Quando lo
vedevamo, lei ci diceva: Quello è vostro padre, andate da lui a
chiedere la benedizione.
Fino ai
diciotto anni ho fatto il venditore ambulante. Spesso mi nascondevo
quando vedevo un amico perché mi vergognavo. Ho fatto anche il
contadino e il muratore. Poi mi hanno convocato per lavorare come
volontario nel Ministero della Giustizia, dove edificati dal mio
impegno, mi hanno dato un buon posto di lavoro.
Un giorno
un amico mi ha invitato ad un incontro di un Movimento di cui faceva
parte. Sono andato e lì ho scoperto che Gesù, che aveva sofferto e
vissuto l'abbandono in Croce. Poteva dare significato al mio soffrire
personale e a quello della mia famiglia. Ho creduto che tutto poteva
avere un senso e che il mio dolore mi faceva più sensibile al
soffrire degli altri: questa scoperta mi avvicinò a Dio.
Poi sono
riuscito a laurearmi in Lettere. Avevo tutto: studi, un posto sicuro
e fisso, ma - crescendo nel rapporto con Dio - ho sentito molto forte
la sua chiamata a donarmi a Lui, a lasciare tutto per seguirlo.
Posso
testimoniare che l'esperienza più forte della mia vita, che oggi è
una certezza, è l'esperienza che il dolore mi ha condotto e mi
conduce a un incontro personale con Dio e ad un amore nuove verso il
prossimo.