Cari amici,
Vorrei offrire una mia esperienza meno di un anno fa, ma prima
vorrei offrire qualche pensiero come introduzione a questa
esperienza.
Come sappiamo, ognuno di noi abbiamo ricevuto una chiamata da Dio,
una vocazione, insieme con la responsabilità di quel incarico ed
anche le grazie di Dio per poter realizzare quel bel disegno per
ognuno di noi. Il più grande è la responsabilità, i più talenti
che Dio ha dato ad ognuno di noi (Mt 25,14-30), il più grande sono
le conseguenze, positivo o negativo. Un vescovo è come un generale
in questa “lotta tremenda” (CCC 409) della vita; magari un
sacerdote sarebbe come un colonnello.
Oggi, pochissime persone si rendono conto (piuttosto non vogliono
rendersi conto) della gravità della situazione oggi. Nell’ultima
email ho citato:
“Il Cardinale Ivan Dias ha citato spesso una frase di Giovanni
Paolo II: “Noi siamo di fronte oggi al più grande combattimento
che l’umanità abbia mai visto. Non credo che la comunità
cristiana l’abbia compreso totalmente. Siamo oggi di fronte alla
LOTTA FINALE fra la Chiesa e l’anti Chiesa, fra il Vangelo e
l’anti Vangelo”
(http://www.lastampa.it/2007/12/13/blogs/san-pietro-e-dintorni/lotta-finale-all-anticristo-VjY7tBXJk6gNU3YmWcyOvN/pagina.html).”
“Da qualche fessura è entrato il fumo di Satana nel tempio di
Dio” (Papa Paolo VI, 29 giugno 1972;
http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/1972/documents/hf_p-vi_hom_19720629_it.html).
L’Arcangelo San Michele a Garabandal (Spagna, 1965) ha
detto: “Cardinali, Vescovi e sacerdoti camminano in molti sulla via
della perdizione e trascinano con loro moltissime anime”!
“LO SCANDALO è l'atteggiamento o il comportamento che
induce altri a compiere il male. Chi scandalizza si fa tentatore del
suo prossimo. Attenta alla virtù e alla rettitudine; può trascinare
il proprio fratello nella morte spirituale. Lo scandalo costituisce
una colpa grave se chi lo provoca con azione o omissione induce
deliberatamente altri in una grave mancanza” (CCC 2284).
“Non illudetevi, fratelli miei, coloro che corrompono le famiglie
non erediteranno il regno di Dio ... Un uomo macchiatosi di un tale
delitto andrà nel fuoco inestinguibile, … e così pure chi lo
ascolta”. (St. Ignatius of Antioch;
Breviario, Lunedì, TO, Settimana 2).
“Così, chiunque si comporta male dinanzi a coloro ai quali è
proposto, per quanto dipende da lui uccide anche i sani. Chi lo
imita, muore, chi non lo imita continua a vivere. Ma per quanto
sta in lui, uccide entrambi. E’ questo il rimprovero che fa il
Signore: “Ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il mio
gregge” (Ez 34,3). (Breviario; Discorso sui pastori di
sant’Agostino; TO 24, giovedì). (Vedi anche: Mc 9,42-49).
La responsabilità dei vescovi e dei sacerdoti è così grande
che i santi Giovanni Crisostomo, Giovanni Eudes e Atanasio hanno
detto che la via (o il pavimento dell’inferno) all’inferno e
fatta con le ossa dei preti e dei religiosi, e i teschi dei vescovi
sono i lampadari per illuminare la via! Ecco perché la Madonna ci
chiede continuamente a pregare per i sacerdoti ed i vescovi! Nessuno
va a paradiso e neanche all’inferno da solo; la più responsabilità
della vocazione, più persone si porta con se a paradiso o
all’inferno!
PENSO CHE SIAMO D’ACCORDO CHE OGGI NON È FACILE! Il nostro nemico,
“il padre della menzogna” (Gv 8,44) non dorme ed è molto
intelligente! Siamo tutti chiamate a questa “lotta tremenda contro
le potenze delle tenebre” (CCC 409) ma tantissime persone oggi
hanno trascurato la preghiera e perciò si sono giustificati a non
continuare a combattere e lentamente si finisce come quel proverbio
ci dice: “Se non si vive come si crede, si finisce a credere come
si vive”, proprio nella cecità di credere che tutto va bene!
“Un Prete Dannato Mette In Guardia Contro l’Inferno” ci
spiega che l’inizio della sua caduta nell’inferno era proprio la
trascuratezza della preghiera!
(http://cibo-spir.blogspot.it/2013/12/prete-dannato.html).
TANTI DI NOI, come anch’io, perseverando nella preghiera,
forse ad un certo punto o gradualmente, ci siamo resi conto quanto
siamo lontano da Dio e dalla Sua legge, dopo essere nati in una
cultura molto secolare che ha scivolato lentamente lontano da Dio,
con tanti compromessi con la legge di Dio, nei quali, anche noi tante
volte ci siamo cascati dentro. Quando Dio ci ha confrontato, in un
modo o l’altro, di come quanto lontano eravamo da Dio nella
corrente e nell’ambiente della società senza Dio, eravamo di
fronte ad una scelta, di continuare sulla via più facile con la
folla, o fare il rischio di chiedere le domande e di cercare
le risposte che possono portarci a scoprire che dobbiamo cambiare la
nostra vita e soffrire con Gesù per salvare le nostre anime proprie!
LA SITUAZIONE OGGI È SIMILE A FIGLI CON GENITORI CHE NON PREGANO
e non hanno niente da fare con Dio, ma nonostante questo, i figli
devono salvarsi. Ma allo stesso tempo devono mantenere umiltà e
perciò rispetto ai genitori, che non è facile. Se i figli non fanno
così, si finisce di fare come tanti giovani oggi che ribellano
contro i loro genitori e tutta autorità, come nella rivoluzione
francese, e si finisce peggio. Nel passato i figli ribelli hanno
lasciato la casa dei loro genitori, e dopo, alcuni di loro hanno
scoperto quanto difficile di mantenere una casa e si sono maturati
fino al punto di avere gratitudine per i genitori e per Dio che li ha
dati tutto quello che hanno. Ma nei ultimi anni, i figli ribelli
hanno buttato fuori i genitori, e con l’aiuto delle marionette del
principe del mondo, Satana, in particolare i tanti gruppi sotto la
Massoneria, hanno preso controllo dei motori della cultura – il
mass media, le scuole, le istituzioni religiosi – per plagiare le
società nella direzione di socialismo, secolarismo, relativismo, in
somma, “la cultura della morte” (Evangelium Vitae).
Nella Chiesa cattolica, 400 anni fa i protestanti hanno protestato e
hanno lasciato la Chiesa. Invece nei ultimi 50 anni, almeno, QUELLI
CHE PROTESTANO CONTRO IL MAGISTERO DELLA CHIESA, con pazienza, hanno
preso controllo dei motori nella Chiesa cattolica a tutti i livelli,
dai i seminari alle università cattoliche.
Come ho scritto nelle email passate, la Madonna ha rivelato a Don
Stefano Gobbi (09-02-1985): “La tenebra, con UNA NEBBIA, DENSA E
FREDDA, è entrata nella Chiesa, oscurandola nello splendore
della sua Verità. Per questo, ogni giorno, la mia parola vi forma
allo spirito della Sapienza, perché possiate sempre vedere, nella
luce, la Verità che mio Figlio vi ha insegnato, ed annunciarla con
coraggio a tutti nella sua integrità.”
Cardinale Burke dice che la confusione sta dilagando fra i
cattolici in “un modo allarmante”!
(https://www.lifesitenews.com/news/exclusive-interview-cardinal-burke-says-confusion-spreading-among-catholics;
http://rorate-caeli.blogspot.com/2015/03/exclusive-cardinal-burke-interview-with.html).
Trascurando la preghiera, c’è una grande tendenza oggi, spinto da
Satana e la Massoneria, DI CERCARE LE SOLUZIONI FRA GLI UOMINI E
NELLE COMUNITÀ INVECE DA DIO. Come ho scritto nel “Cibo Spirituale
1503”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2015/02/la-messa-neocatecumenale.html),
spesso nella storia della Chiesa, mentre la grande maggioranza
scivolava nelle mediocrità con i compromessi accompagnati dalla
cecità, allontanamento da Dio, Dio ha suscitato i santi che si sono
staccati dalla mandria per trovare l’unione con Dio. Mosè è
andato a Monte Tabor; Sant’Antonio Abate è andato nel deserto; San
Benedetto è andato a Subiaco; San Francesco di Assisi è andato a
Laverna!
In una intervista esclusiva con Cardinale Joseph Ratzinger su
World Over Live (in inglese: EWTN, 2003; “Conversations The World
Over - Cardinal Joseph Ratzinger Pt. 1”;
https://www.youtube.com/watch?v=5TO6mzCPWbg),
Raymond Arroyo ha chiesto Cardinale Ratzinger che cosa voleva dire
Papa Giovanni Paolo II in riguardo a “una nuova primavera nella
Chiesa”. Cardinale Ratzinger ha risposto: “Questo non vuol dire
che ci saranno una grande quantità di conversioni; questo non è il
modo di Dio. Le cose essenziale nella storia cominciano sempre con le
comunità piccole ma convinte. La Chiesa ha cominciato con gli dodici
apostoli. E anche con le chiese piccole di San Paolo diffuse nella
regione mediterranea, delle comunità piccole che avevano in se il
futuro del mondo, perché avevano la verità e la forza della
convinzione vera. Penso anche oggi che sarebbe un errore di pensare
adesso che in dieci anni in una nuova primavera tutti saranno
cattolici. Questo non è il futuro neanche la nostra aspettativa. Ma
avremo le comunità molto convinte. Questa è la primavera,
una nuova vita in persone molto convinte con la gioia della fede.
Ma da questi numeri piccoli avremo una radiazione di gioia,
un’attrazione.”
Jean-Baptiste Chautard nel suo libro classico, “L’Anima
dell’Apostolato”, anche spiega come le parrocchie sono
rinnovate dai piccoli gruppi convinti con la verità e infuocati per
il Signore.
Invece oggi, non facendo come hanno fatti i santi come
Sant’Antonio Abate, San Benedetto e San Francesco di Assisi, si
cerca prima di andare alle periferie, senza mettere prima Dio nel
cuore, capace di vivere il Primo Comandamento: “Adorerai il Signore
Dio tuo e lo servirai” (Es 20,2-5; Dt 5,6-9; CCC 2084). Ormai il
mondo è così lontano da Dio che tanti responsabili religiosi
credono che l’unico modo di evangelizzare è di compromettere i 10
Comandamenti, di mettere da parte la pienezza dei mezzi di
santificazione, i sacramenti soprattutto l’Eucaristia, e la
pienezza della Verità con la guida del Magistero della Chiesa (Lumen
Gentium 8) per poter evangelizzare i non cattolici. Questo è
ecumenismo falso, che ci porta alla riduzione al livello del
denominatore comune di tutte le religioni, di spogliarci delle nostre
difese spirituali e le armi contro le forze del male. Nel nome di
amore (falso), nel nome della misericordia (falsa), nel nome di
ecumenismo (falso), i cattolici sono condotti di essere privati dei
loro tesori più grandi di grazia e di verità, che sono precisamente
i mezzi più potenti della salvezza per noi, per gli altri e in
effetti per tutto il mondo! In questo modo si va sempre più alla
mediocrità cercando di accogliere ed accontentare tutti, con i
compromessi dopo i compromessi, fino alla perdita di tutti i veri
valori di Gesù Cristo.
Più di 14 anni fa ho accolto l’invito del Servo di Dio,
ARCIVESCOVO FULTON SHEEN, ai sacerdoti ed ai vescovi, di fare ogni
giorno una ora santa in chiesa davanti a Dio infinito nel
tabernacolo. Negli ultimi anni avevo incoraggiato altri sacerdoti
nella mia diocesi di fare lo stesso, ma tutti mi hanno detto: “Non
ho tempo”. Ho risposto a loro che se io non facessi quel’ora ogni
giorno, finisco a dare agli altri un povero prete che si chiama Don
Jo invece di Gesù Cristo. Dimentichiamo così facile le parole che
diciamo ogni anno all’inizio di Quaresima: “Ricordati che sei
polvere, e in polvere tornerai.”
Quanti parroci e quanti animatori dei giovani non mettono Dio
prima, come ha fatto San Giovanni Bosco e tutti i santi, per
attirare i parrocchiani ed i giovani verso il nostro Signore
eucaristico con Maria, e si finisce di creare una comunità di
cercare di stare bene insieme, ma che in realtà l’uomo o la
comunità è al centro invece Dio.
Nel “Cibo Spirituale 1501”, ho scritto che i tre fondatori del
Cammino Neocatecumenale hanno difeso “il loro modo di fare la
comunione. “Sottolineano che il far la comunione “in questo
modo” è strumento essenziale per convertire i lontani:
abbandonarlo pregiudicherebbe la loro missione. Sul punto cruciale
della comunione fanno capire di voler proseguire per la loro strada.”
Ma dopo i neocatecumeni si abitua, per qualche anno, di questo
modo di mettere la comunità al centro della Messa, come fosse
piuttosto soltanto un pasto insieme, invece del sacrificio
sostanziale di Gesù Cristo, non vogliono cambiare la direzione di
sentirsi meno importante nella comunità e nella liturgia, per
adorare il Dio infinito nell’Eucaristia in umiltà vera come i
libri liturgici della Chiesa ci dicono di fare. Perciò, il motivo di
non volere fare la comunione “in questo modo” non è soltanto per
“i lontani” ma soprattutto per tutti che hanno gustato la
sensazione di essere protagonisti senza mettere il nostro Signore
eucaristico primo in assoluto, e vogliono continuare in questa
direzione, questo scivolare sempre più lontano dal culto di Dio. Non
si rendono conto che lentamente stanno rovesciando tutto, che la
religione, e perfino Dio, esiste per servire noi invece che la
religione esiste per aiutarci a servire ed adorare Dio! Questo
succede spesso anche con tanti gruppi nelle parrocchie, specie,
gruppi giovanili, che non vanno verso il culto di Dio, verso
adorazione di Gesù eucaristico, verso Calvario con Maria ai piedi
della croce, ma sempre più verso il culto dell’uomo, nella
comunità. Ecco perché Papa Benedetto ha considerato la situazione
di allarme: “Una "problematica", questa, che il
papa giudica "di grande urgenza" per tutta la
Chiesa.”
Nella stessa intervista esclusiva con Cardinale Joseph Ratzinger su
World Over Live (EWTN, 2003; “Conversations The World Over -
Cardinal Joseph Ratzinger Pt. 1”;
https://www.youtube.com/watch?v=5TO6mzCPWbg),
Raymond Arroyo ha chiesto Cardinale Ratzinger della
attualizzazione concreta della riforma della riforma del quale
Cardinale Ratzinger ha parlato spesso:
“Generalmente direi che la riforma liturgica non era implementata
bene perché c’è un’idea generale che adesso la liturgia è una
cosa della comunità; è la comunità che si rappresenta se stessa, e
così con la creatività del sacerdote o dei gruppi, creano la loro
liturgia propria. I più la presenza delle loro esperienze e delle
loro idee che in incontro con la presenza del Signore nella Chiesa.
L’essenza della liturgia è che possiamo andare al di là le nostre
esperienze proprie e vedere ciò che non è delle nostre esperienze
ma un dono da Dio. Perciò credo che dobbiamo ripristinare non tanto
certe cerimonie ma l’idea essenziale della liturgia per capire che
NELLA LITURGIA NON STIAMO RAPPRESENTANDO NOI STESSI MA RICEVIAMO
LA GRAZIA DELLA PRESENZA DEL SIGNORE CON LA CHIESA DEI CIELI E DELLA
TERRA. L’universalità della liturgia è essenziale. La
definizione della liturgia e l’idea del restauro della liturgia ci
aiuterà anche a vedere l’obbedienza alle norme non come un
positivismo giuridico, ma veramente come condividere, partecipare in
ciò che è stato dato dal Signore nella Chiesa. “Versus Orientem”
(verso est), direi può essere un aiuto perché è realmente una
tradizione dai tempi apostolici; non è soltanto una norma ma è
anche un’espressione della dimensione cosmica, della dimensione
storica della liturgia. Stiamo celebrando con il cosmo, con il mondo.
E’ nella direzione del futuro del mondo, della nostra storia
rappresentato nelle realtà cosmiche. Penso che questo nuovo scoprire
del nostro rapporto con il mondo creato può essere anche capito
meglio dalle persone che forse venti anni fa. Anche è una direzione
comune che i sacerdoti e le persone sono orientate al Signore. I
gesti esterni non sono un rimedio i se stessi, ma possono aiutare
perché è un’interpretazione classica di ciò che è la direzione
della liturgia.”
Pensando della “PROFEZIA DI DON BOSCO DELLE DUE COLONNE”, proprio
in questo periodo della crisi della Chiesa e fuori della Chiesa,
l’idea mi è venuta che l’uomo in bianco al timone della
nave in una grande tempesta, attaccata da tutte le parte da altre
barche, rappresenta non solo un papa ma due papi. Un impeto
fondamentale del Papa Giovanni Paolo II era Maria, la Madre di Dio;
per Papa Benedetto, l’Eucaristia. Questi due papi ci hanno offerto
una guida molto importante in questi tempi molto difficile, nella
direzione fra le due colonne: in cima ad una si trova Gesù
eucaristico nel ostensorio, in cima all’altra si trova la Madonna.
(Visitate: “La Profezia di Don Bosco delle due Colonne" a
http://www.mariadinazareth.it/don%20bosco%20sogno.htm).
La tentazione è così forte per noi di guardare le creature
invece di guardare il Creatore che Gesù ci dice: “Quando
pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando
ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti
dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro
ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e,
chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che
vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,5-6).
E’ difficile di tornare indietro dopo anni di abituarsi in un modo
che ci da gusto o un modo più facile. Dopo la Seconda Guerra, con
l’arrivo della “pillola” pochissimi cattolici erano
disponibili di obbedire l’insegnamento costante della Chiesa, a
tutti i livelli nella Chiesa, che l’uso dell’anticoncezione
artificiale, e il metodo naturale non per i motivi giusti e gravi, è
un peccato oggettivamente grave, mortale. Gesù è pronto di
offrire la misericordia, per chi chiede misericordia dei suoi
peccati secondo il criterio di Dio dei peccati, un criterio timbrato
nell’animo di ogni creatura; Gesù non ha mai offerto i
compromessi come tanti responsabili religiosi offrono oggi, che
porta a sempre più compromessi nel scivolare giù e lontano dalla
leggi di Dio, e perciò da Dio stesso! Per tanti cattolici oggi, a
tutti i livelli della Chiesa, per essere coerenti con il loro
“pentimento” falso, dovranno cambiare le parole dell’Atto di
Dolore, ed escludere: “Prometto con il tuo santo aiuto, di non
offenderTi mai più, e di fuggire le occasioni prossime di peccato”!
Se non andiamo con i santi a Subiaco, o Laverna, o nel deserto, o a
Monte Tabor, cioè, davanti all’Eucaristia in adorazione umile con
Maria, è impossibile di non scivolare sempre più nei compromessi,
in particolare oggi in un mondo totalmente secolarizzato nella
superbia e la cecità di relativismo! Gli abitanti di Sodoma e
Gommora, dopo tanti anni di scivolare lontano dalla legge di Dio, non
avevano nessun idea che le loro città stavano per essere distrutte.
Con i governi dell’Europa e degli Stati Uniti promuovendo la
cultura della morte in tutto il mondo, perfino il peccato principale
di Sodoma e Gommora, l’omosessualità, pochissime persone si
rendono conto che: “Se gli uomini non si pentono e migliorino loro
stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l'umanità.
Sarà un castigo più grande del diluvio, come non si avrà mai visto
prima. Il fuoco cadrà dal cielo e farà morire una grande parte
dell´umanità, i buoni e i cattivi, non risparmiando né preti né
fedeli. I sopravvissuti si troveranno così desolati che invidieranno
i morti.” (La Beata Vergine, nel Messaggio Finale, il 13 Ottobre
1973, Akita, Giappone;
http://blogcristianocattolico.blogspot.com/2008/01/la-madonna-di-akita-giappone.html).
Anche Gesù, all’inizio del suo ministero pubblico, ha
attirato tanta gente con i miracoli e le guarigioni, ma dopo ha
spiegato sempre più chiaro ciò che ci vuole per seguirLo fino
in fondo, di mettere Dio primo; alla fine il gruppo dei cristiani
veri, pronti di morire per Gesù, era molto ristretto, nonostante che
Gesù offre le grazie necessarie per essere veri cristiani.
Ecco, vi offro la mia esperienza, per il motivo di aiutarci a
non scivolare nel culto dell’uomo, lentamente senza renderci
conto, soprattutto quando tanti pastori trascurano la loro grande
vocazione di proteggere e di avvertire le pecore degli inganni
subdoli del lupo molto astuto e scaltro, mascherato come un agnello
innocente! Non si può sostituirsi per la vocazione di un’altra
persona. Per questo motivo la Madonna ci dice sempre pregate per i
sacerdoti ed i vescovi!
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Siccome non sono riuscito a preparare la mia esperienza adesso,
offrirò la mia esperienza il prossimo mese nel “Cibo Spirituale
1505”.
Intanto, vi offro un’altra esperienza di Vita.
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Un’Esperienza di Vita:
Da un po' di tempo nel nostro quartiere stiamo una situazione molto
critica a causa di molti rumeni senzatetto che si sono dapprima
stabiliti nell'ex centrale dell'Enel e in altri fabbricati
abbandonati, e poi dopo lo sgombero forzato da parte delle forze
dell'ordine per motivi di sicurezza e degrado, anche sotto i portici
della chiesa e in altri posti trasformando i luoghi intorno in
latrine a cielo aperto. Contemporaneamente sono aumentati i furti di
biciclette e quant'altro. Ogni volta che esco di casa mi prende
l'ansia per la paura di subire furti. In questa situazione "amare
tutti" mi ha messo proprio in crisi!
Mi sono confrontata su questo con chi mi guida spiritualmente: ma
perché continuare a dare aiuto a queste persone che il più delle
volte sono delinquenti, che se ne approfittano e che rifiutano gli
aiuti "ufficiali" tipo Caritas. E lei diceva sì è vero,
il più delle volte sembra fatto tutto per niente…, ma ogni tanto
grazie a questi aiuti qualcuno ce la fa a ricostruirsi una vita
dignitosa e nella legalità, uno su mille magari, ma ci riesce. E per
quell'uno vale la pena continuare.
La mattina dopo, meditando su questo, ho pregato l'Arcangelo Michele
di aiutarmi a combattere quel "male" che sentivo in me.
Poco dopo per strada ho visto in lontananza il solito rumeno
senzatetto che incrocio tutte le mattine davanti al supermercato, ma
mi sono accorta che quel giorno camminava scalzo, a piedi nudi! Lì
per lì, anche se ho provato subito tanta pena per lui, ho cercato di
allontanare da me l'immagine sua e ho proseguito per la mia strada,
ma, appena fatto questo pensiero, improvvisamente mi sono ricordata
che in canonica, dimenticate da un anno, c'erano un paio di scarpe da
ginnastica che nessuno era venuto più a reclamare: era inutile
tenerle là ancora quando c'era chi era senza! Allora mi sono
avvicinata e con delicatezza gli ho chiesto come mai era senza
scarpe: mi ha risposto che non ce le aveva più.
Sono quindi passata a prenderle e gliele ho consegnate: erano proprio
il suo numero.
Nel momento presente, nel momento del bisogno, l'ho amato.
Italia