Siamo
anche disponibile di rispondere come i figli di Zebedeo hanno
risposto quando Gesù gli ha chiesto: “Potete bere il calice chi io
sto per bere?” (Mt 20,22)?
Siamo
stati ingannati, manipolati e plagiati con la più grande
sofisticazione di manipolazione mentale nella storia del mondo.
Perciò tanti sono ignoranti e innocenti di ciò che sono stati
portati dentro. Ma quando sono confrontati con almeno una persona che
è riuscita a tirarsi fuori di questa corrente molto forte, una
persona che ha lasciato la mandria precipitandosi in massa, verso il
culto dell’uomo invece il culto di Dio, verso le belle bugie vuote
del “padre della menzogna” (Gv 8,44), invece di andare verso “la
via, la verità e la vita” (Gv 14,6),
a quel punto sono davanti ad una scelta fondamentale, di cercare la
Verità fuori delle loro teste, o di prendere la via molto più
facile di continuare ciò che si sono lasciati scivolare dentro che è
ciò che la grande maggioranza delle persone intorno a loro sta
facendo, di essere “politicamente corretto”, che non porta alla
Verità salvifica e assoluta Che è Gesù Cristo. Anche tanti si sono
lasciati i loro cuori diventare attaccati a certe cose che non sono
di Dio, che include la gloria davanti agli uomini soprattutto nella
Chiesa, e hanno spinto da parte le ispirazioni e le grazie di Dio con
tanti piccoli compromessi che sono sempre accompagnati da una
crescita di cecità alla vera situazione dal punto di vista perfetta
di Dio.
E’
interessante che anni fa c’era uno studio psicologico fatto in cui
un maestro di scuola superiore ha detto a tutti i studenti di alzare
la mano a destra, ma nell’aula di 30 studenti c’erano 29 che
erano ordinato prima di alzare la mano a sinistra. Quello che non
sapeva di questo ha cominciato ad alzare la sua mano a destra ma
quando ha visto i venti nuove studenti che hanno alzato la mano a
sinistra, ha deciso di alzare la sua mano a sinistra. Poi uno di quei
29 ha messo giù la sua mano a sinistra e ha alzato la mano a destra.
Quando quello solo ha visto questo, lui ha deciso di alzare la sua
mano a destra anche. Dopo tante prove simili, i risultati erano molto
conclusivi che quando soltanto una persona ha il coraggio di seguire
ciò che è giusto, questo da’ grande coraggio per gli altri che
sono stati intimiditi dalla mandria spinta in massa lontano dalla
Verità scomoda, ma salvifica che è accompagnata dalla croce di
Cristo.
In
qualche modo credo che Dio mi ha dato la grazia durante la mia vita
di cercare la Verità scomoda fuori della mia testa e di essere
disponibile di fare i rischi di stare in piedi perfino quando ero
spesso totalmente da solo in ciò che ho scoperto e ciò che dovevo
fare. Ho ricevuto tanto di questo parte del mio carattere da mio
babbo, ma quando mi sono reso conto che mio babbo si è lasciato
scivolare nella direzione spagliato, Dio mi ha dato la grazia di
seguire la Verità nonostante che ho sofferto tanto di essere
rifiutato dai miei genitori. Visitate, in inglese:
http://necedah-cult.blogspot.com;
http://spir-food.blogspot.it/2012/12/the-death-of-my-brother.html.
Sono
stato nella Chiesa tutta la mia vita e si capisce che ho sofferto di
più dalla mia sposa, la Chiesa. Sono stato tradito e abbandonato dai
preti, perdendo la mia comunità o parrocchia o amici; due volte ho
sofferto la depressione forte dopo queste esperienza. Queste
esperienze mi hanno offerto tante opportunità di lottare per la
Verità che da libertà vera. Visitate: “La
Grande Responsabilità dei Responsabili Religiosi”
(http://evang-fondam.blogspot.it/2013/05/grande-responsabilita.html).
Ogni volta
che soffriamo in queste situazioni difficile, e perseveriamo nella
preghiera e di non abbandonare Dio dopo le Sue potature (Gv 15,2;
Prov 3,12; Eb 12,5-6), i nostri cuori sono allargati e siamo sempre
più liberi da noi stessi e dai nostri egoismi nascosti per avere più
spazio nei nostri cuori per Dio e le Sue Grazie. Questa è
l’esperienza di tutti i santi.
Recentemente
(pochi giorni fa) mi sono reso conto che Dio stava chiedendomi di
fare un altro taglio doloroso nella mia vita. Vi offro l’email che
ho mandato, pochi giorni fa, a più di 100 membri del Cammino
Neocatecumenale in Italia.
- - -
Il
seguente è l’email che ho mandato a più di 100 membri del Cammino
Neocatecumenale in Italia, il 19 gennaio 2015.
Cari
fratelli e sorelle delle comunità Neocatecumenali,
Sto
aiutando con le Sante Messe e le celebrazioni penitenziali con le
comunità Neocatecumenali da quasi 10 anni. Avevo detto qualche volta
che sapevo che i vostri statuti erano approvati, ma il modo in cui si
faceva la Santa Messa non era ancora approvato e che Papa Benedetto
aveva chiesto una commissione, di esaminare la Santa Messa celebrata
nei piccoli gruppi sabato sera fra i membri del Cammino
Neocatecumenale. Credevo fino a pochi
giorni fa che questa commissione non aveva finito il loro lavoro
prima che Papa Benedetto ha dato le sue dimissioni. Pochi giorni fa
ho scoperto che invece la commissione ha finito il loro lavoro ed i
fondatori e dirigenti del Cammino Neocatecumenale – Kiko Argüello,
Carmen Hernandez e Padre Mario Pezzi – hanno ricevuto una lettera
del 1 dicembre 2005 scritta dal Cardinale Francis Arinze, prefetto
della congregazione vaticana per la liturgia con un elenco di
“decisioni del Santo Padre” alle quali dovevano ubbidire.
Ho
scoperto che i fondatori e dirigenti del Cammino Neocatecumenale non
hanno obbedito questa lettera dal
Cardinale Francis Arinze. Stavo per offrire la mia decisione che devo
obbedire le “decisione del Santo Padre” sabato sera alle Messe
sabato sera, il 17 gennaio 2015, quando un catechista, da più di 20
anni, mi ha detto che dopo la lettera di Arinze, la Messa
Neocatecumenale era approvata da Papa Benedetto. Così non ho offerto
la mia decisione nella mia lettera stampata sabato sera (allegata).
Poi
quando ho cercato questa approvazione del Santo Padre sull’Internet,
ho scoperto che era accaduto che il pontificio consiglio per i laici
presieduto dal cardinale Stanislaw Rylko aveva predisposto il testo
di un decreto di approvazione globale di tutte le celebrazioni
liturgiche ed extraliturgiche del Cammino neocatecumenale, da
rendersi pubblico il 20 gennaio in occasione di un previsto incontro
del Papa con il Cammino. Il decreto era stato redatto su indicazione
della congregazione per il culto divino, presieduta dal cardinale
Antonio Cañizares Llovera. I fondatori e leader del Cammino,
Francisco "Kiko" Argüello e Carmen Hernández, ne furono
informati e anticiparono festanti ai loro seguaci l'imminente
approvazione. Il tutto all'insaputa del
Papa!
Benedetto
XVI venne a conoscenza del testo del decreto pochi giorni prima
dell'incontro del 20 gennaio. Lo trovò sconclusionato e sbagliato.
Ordinò che fosse cancellato e riscritto secondo le sue indicazioni.
Nel
“Discorso del Santo Padre Benedetto XVI alla Comunità del Cammino
Neocatecumenale”, il 20 gennaio 2012, Papa Benedetto ha ribadito
che le celebrazioni nelle piccole comunità devono essere “regolata
dai Libri liturgici, che vanno seguiti fedelmente”,
come ha ordinato già con la lettera dal Cardinal Arinze più di 6
anni prima.
Quindi,
vi prego di leggere la mia decisione nella mia lettera (allegata) che
intendevo a dare sabato scorso, il 17 gennaio 2015, ma invece vi
offro adesso dopo aver scoperto che non era approvata la Messa
neocatecumenale. Alla fine di questa lettera ho offerto “una
proposta, un’idea mia”.
Fratelli
e sorelle, “La Verità vi farà
liberi” (Gv
8,32), non soltanto in questa vita corta,
ma anche per tutta l’eternità!
Don Jo (Joseph) Dwight
- - -
Il
seguente è la lettera stampata (allegata all'email) che pensavo di dare sabato sera dopo
due Messe neocatecumenali, il 17 gennaio 2015:
17 gennaio 2015
Cari fratelli e sorelle
delle comunità Neocatecumenali,
Sto
aiutando con le Sante Messe e le celebrazioni penitenziali con voi
quasi 10 anni. Vedo tanta buona volontà e anche tanti frutti buoni.
Proprio per questo mi sono prestato perfino di essere disponibile per
due Sante Messe ogni sabato sera con voi, e le celebrazioni
penitenziali quando mi telefonate.
Avevo
detto qualche volta che sapevo che i vostri statuti erano approvati,
ma il modo in cui si faceva la Santa Messa non era ancora approvato e
che Papa Benedetto aveva chiesto una commissione, di esaminare la
Santa Messa celebrata nei piccoli gruppi sabato sera fra i membri del
Cammino Neocatecumenale. Credevo fino a
pochi giorni fa che questa commissione non aveva finito il loro
lavoro prima che Papa Benedetto ha dato
le sue dimissioni. Pochi giorni fa ho scoperto che invece la
commissione ha finito il loro lavoro ed i fondatori e dirigenti del
Cammino Neocatecumenale – Kiko Argüello, Carmen Hernandez e Padre
Mario Pezzi – hanno ricevuto una lettera del 1 dicembre 2005
scritta dal Cardinale Francis Arinze, prefetto della congregazione
vaticana per la liturgia con un elenco di “decisioni del Santo
Padre” alle quali dovevano ubbidire.
“Dei sei
punti in cui si articolavano le direttive del Papa, uno solo concede
ai neocatecumenali di continuare come fanno. Riguarda lo scambio
della pace anticipato a prima dell’offertorio: prassi tradizionale
nella liturgia cristiana e in uso fino ad oggi, ad esempio, nel rito
ambrosiano celebrato nell’arcidiocesi di Milano. Su tutti gli altri
punti il Cammino Neocatecumenale doveva azzerare gran parte delle sue
innovazioni liturgiche.”
La
nostra Santa Madre Chiesa cerca di aiutare e proteggere i movimenti
carismatici per non perdere i doni che
lo Spirito Santo ha dato ad ogni movimento. Facendo parte del
Movimento dei Focolari da 1986, diversi volte ho sentito dalla bocca
di Chiara Lubich che lei ha seguito subito e totalmente ogni piccola
indicazione da Papa Giovanni Paolo II, anche se lei doveva cambiare i
suoi programmi importanti. Come i santi ed i religiosi buoni, Chiara
Lubich si fidava totalmente a Dio, non a se stessa, e perciò lei
credeva che se lei obbedisce il Papa, il suo superiore, dopo aver
espresso bene il suo pensiero, anche se lei non era d’accordo con
la decisione del Papa, si faceva la santa volontà di Dio. Se il Papa
ha spagliato veramente, secondo Dio, il Papa probabilmente cambierà
la sua idea, proprio perché Chiara Lubich ha obbedito. L’umiltà e
l’obbedienza fanno scaturire le grazie di Dio! Se ciò che Chiara
Lubich credeva di essere giusto era veramente giusto secondo Dio, Dio
ci pensa di risolvere il problema, e di cambiare l’idea del suo
superiore, secondo i tempi di Dio. Il primo criterio di discernimento
in riguardo alle rivelazioni private è proprio l’umiltà e
obbedienza (visitate, in inglese: “The Catholic Church and Private
Revelation”; http://priv-rev.blogspot.com).
Certo, la responsabilità dei superiori è molto grande! Visitate:
“La Grande Responsabilità dei Responsabili Religiosi”
(http://evang-fondam.blogspot.it/2013/05/grande-responsabilita.html).
All’inizio
di un movimento la Chiesa offre un
periodo di osservazione e anche certe autorizzazioni verbali
accordate, come Papa Giovanni Paolo ha fatto con i responsabili del
Cammino Neocatecumenale. Poi dopo la Madre Chiesa ci guida per il
nostro vero bene e per il vero bene del movimento ecclesiale. E’
simile a Gesù che ha accolto tutti, ha fatto tanti miracoli e
guarigioni, ma pian piano ha portato tutti disponibili con Lui verso
Gerusalemme, verso Calvario, e finalmente alla crocifissione dove
c’erano soltanto la Madre di Gesù, San Giovanni apostolo ed alcuni
donne. Gesù conduce tutti di buona volontà verso Calvario con la
croce, verso fiducia in Dio non in se stessi, che è l’unica via
per superare i nostri egoismi per poter amare Dio ed il prossimo in
un modo autentico. “La Verità vi farà
liberi” (Gv
8,32)!
Il
richiamo di Benedetto XVI riguarda i modi in cui i gruppi
neocatecumenali celebrano la Messa. Il Papa vuole che essi si
conformino a quanto prescrivono le norme liturgiche valide per tutta
la Chiesa.
Mi sono
meravigliato quando ho scoperto che Kiko Argüello, Carmen Hernandez
e Padre Mario Pezzi non hanno obbedito la lettera in cui si
articolano le direttive del Papa. Il loro atto di parziale ubbidienza
è in una lettera che essi hanno scritto al Papa il 17 gennaio 2006.
Si limitano infatti a ringraziare il Papa per aver loro concesso
altri due anni di tempo. E tornano a difendere il loro modo di fare
la comunione. Sottolineano che il far la comunione “in questo modo”
è strumento essenziale per convertire i lontani: abbandonarlo
pregiudicherebbe la loro missione. Sul punto cruciale della comunione
fanno capire di voler proseguire per la loro strada. È infatti
opinione diffusa tra i neocatecumenali che la lettera di Arinze sia
qualcosa di provvisorio, di modificabile, un semplice “instrumentum
laboris”, e che alla fine la loro prassi sarà sostanzialmente
approvata. Questa opinione permane anche dopo il richiamo di
Benedetto XVI relative al rito della Messa, nel discorso da lui
rivolto ai neocatecumenali il 12 gennaio 2006.
In
ogni caso, non è questo il pensiero né di Arinze né del Papa. In
un’intervista del 15 febbraio alla Radio Vaticana,
il cardinale prefetto della congregazione per la liturgia ha ribadito
che la lettera è “la conclusione di tutto”. E ha così esposto
il processo da cui è nata:
“La
lettera è scaturita da ciò che emergeva dall'esame di questa
congregazione di come il Cammino Neocatecumenale celebra la santa
Messa da molti anni. [...] Per l'esame di questo abbiamo avuto una
commissione mista tra persone nominate dal Cammino Neocatecumenale e
persone nominate dalla nostra congregazione. Nelle discussioni sono
emerse tante pratiche che loro fanno durante la Messa, [...] e molte
emergevano che non erano secondo i libri approvati. Questo è il
background. Il tutto è stato esaminato in molte sessioni dalla
commissione mista per un periodo di due anni o più. E c’è stata
anche una discussione tra sette cardinali della curia romana per
volere del Santo Padre, i quali hanno esaminato il tutto. Dunque,
questa lettera è la conclusione di tutto”.
ECCO LA
LETTERA SCRITTA DAL CARDINALE FRANCIS ARINZE:
Congregatio
de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum; Prot. 2520/03/L; dalla
Città del Vaticano, 1 dicembre 2005:
Egregi
Signor Kiko Argüello, Sig.na Carmen Hernandez e Rev.do Padre Mario
Pezzi,
a seguito
dei dialoghi intercorsi con questa Congregazione per il Culto Divino
e la Disciplina dei Sacramenti circa la celebrazione della Santissima
Eucaristia nelle comunità del Cammino Neocatecumenale, in linea con
gli orientamenti emersi nell’incontro con Voi dell’11 novembre
c.a., sono a comunicarVi le decisioni del Santo Padre.
Nella
celebrazione della Santa Messa, il Cammino Neocatecumenale accetterà
e seguirà i libri liturgici approvati dalla Chiesa, senza omettere
né aggiungere nulla. Inoltre, circa alcuni elementi si sottolineano
le indicazioni e precisazioni che seguono:
1. La
Domenica è il “Dies Domini”, come ha voluto illustrare il Servo
di Dio, il Papa Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica sul
Giorno del Signore. Perciò il Cammino Neocatecumenale deve entrare
in dialogo con il Vescovo diocesano affinché traspaia anche nel
contesto delle celebrazioni liturgiche la testimonianza
dell’inserimento nella parrocchia delle comunità del Cammino
Neocatecumenale. Almeno una domenica al mese le comunità del Cammino
Neocatecumenale devono perciò partecipare alla Santa Messa della
comunità parrocchiale.
2. Circa
le eventuali monizioni previe alle letture, devono essere brevi.
Occorre inoltre attenersi a quanto disposto dall’”Institutio
Generalis Missalis Romani” (nn. 105 e 128) e ai Praenotanda
dell’”Ordo Lectionum Missae” (nn. 15, 19, 38, 42).
3.
L’omelia, per la sua importanza e natura, è riservata al sacerdote
o al diacono (cfr. C.I.C., can. 767 § 1). Quanto ad interventi
occasionali di testimonianza da parte dei fedeli laici, valgono gli
spazi e i modi indicati nell’Istruzione Interdicasteriale
“Ecclesiae de Mysterio”, approvata “in forma specifica” dal
Papa Giovanni Paolo II e pubblicata il 15 agosto 1997. In tale
documento, all’art. 3, §§ 2 e 3, si legge:
§ 2 - “È
lecita la proposta di una breve didascalia per favorire la maggior
comprensione della liturgia che viene celebrata e anche,
eccezionalmente, qualche eventuale testimonianza sempre adeguata alle
norme liturgiche e offerta in occasione di liturgie eucaristiche
celebrate in particolari giornate (giornata del seminario o del
malato, ecc.) se ritenuta oggettivamente conveniente, come
illustrativa dell’omelia regolarmente pronunciata dal sacerdote
celebrante. Queste didascalie e testimonianze non devono assumere
caratteristiche tali da poter essere confuse con l’omelia”.
§3 - “La
possibilità del ‘dialogo’ nell’omelia (cfr. Directorium de
Missis cum Pueris, n. 48) può essere, talvolta, prudentemente usata
dal ministro celebrante come mezzo espositivo, con il quale non si
delega ad altri il dovere della predicazione”.
Si tenga
inoltre attentamente conto di quanto esposto nell’Istruzione
“Redemptionis Sacramentum”, al n. 74.
4. Sullo
scambio della pace, si concede che il Cammino Neocatecumenale possa
usufruire dell’indulto già concesso, fino ad ulteriore
disposizione.
5. Sul
modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino
Neocatecumenale un tempo di transizione (non più di due anni) per
passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa
Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della
chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale
per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione. Ciò significa
che il Cammino Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto
nei libri liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di
Cristo.
6. Il
Cammino Neocatecumenale deve utilizzare anche le altre Preghiere
eucaristiche contenute nel messale, e non solo la Preghiera
eucaristica II.
In breve,
il Cammino Neocatecumenale, nella celebrazione della Santa Messa,
segua i libri liturgici approvati, avendo tuttavia presente quanto
esposto sopra ai numeri 1, 2, 3, 4, 5 e 6.
Riconoscente
al Signore per i frutti di bene elargiti alla Chiesa mediante le
molteplici attività del Cammino Neocatecumenale, colgo l’occasione
per porgere distinti saluti.
+ Francis
Card. Arinze
Prefetto
----------
Egregi:
Sig. ARGÜELLO Kiko, Sig.na HERNANDEZ Carmen, Rev.do P. PEZZI Mario
Via dei
Gonzaga, 205; ROMA
- - - - -
- -
Cari fratelli e sorelle
delle comunità Neocatecumenali,
IN
COSCIENZA, DAVANTI A DIO, NON POSSO PIÙ CELEBRARE UNA MESSA NON
APPROVATA DALLA CHIESA. In questi
ultimi anni ho cominciato a capire sempre di più, nelle mie
meditazione ogni giorni e davanti a Gesù eucaristico un ora ogni
giorno da 14 anni, la grandezza dell’Eucaristia, la presenza
sostanziale di Gesù, il Figlio di Dio, in Persona, in
ogni minima particella del pane. Ho
cominciato anche a scoprire ed a capire quanto il demonio ha
lavorato, con tanta astuzia e finezza, nella Chiesa Cattolica, a far
diminuire la fede, l’amore e l’umiltà riverenziale davanti a Dio
infinito nell’Eucaristia, “la fonte e apice della vita cristiana”
(Vat. II: LG 11; CCC 1324). Un anno fa avevo scritto un articolo: “Il
Dio Infinito Fra Noi”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2014/01/il-dio-infinito-fra-noi.html).
Sono
sempre disponibile per aiutare con le celebrazioni penitenziali.
Vorrei
offrire una proposta, un’idea mia. Nonostante che sono
totalmente convinto che è molto importante ad obbedire questa
lettera da Cardinale Arinze, nella lettera di Kiko, Carmen e Padre
Mario, che essi hanno scritto al Papa il 17 gennaio, hanno
sottolineato che il far la comunione “in questo modo” è
strumento essenziale per convertire i lontani: abbandonarlo
pregiudicherebbe la loro missione. Le comunità che sono già in
cammino più di 5 o 10 anni, non mi pare che sono più “i lontani”.
E perciò se alcuni comunità sono disponibili ad obbedire la lettera
da Cardinale Arinze, concordate con il loro parroco (dove sono
ospitate) e con i loro catechisti, sono molto disponibile a celebrare
la Santa Messa nel modo approvato dalla Santa Madre Chiesa con voi.
Nella
Convivenza di Inizio Corso 2013-2014, Kiko ha detto alla fine della
catechesi ecclesiale: “E’ importantissimo il punto del catechismo
sulla politica, è un punto importantissimo. C’è chi pensa che la
storia è immanente, che stiamo andando verso un mondo migliore, con
più democrazia, più progresso e possiamo dire che è falso! Stiamo
andando verso l’apostasia, verso l’anticristo,
come dice l’apocalisse e il catechismo.”
Credo
in questo periodo molto difficile, con meno preghiera che mai e più
peccati e più indifferenza che mai, “Satana
si maschera da angelo di luce” (2Cor
11,14) meglio che mai.
E perciò, è molto importante di rimanere fedele al Magistero della
Chiesa. La Chiesa è l’ancella della Verità, non
l’Autore della Verità! “Chi
Decide La Verità?”
(http://cibo-spir.blogspot.it/2014/06/chi-decide-la-verita.html).
“L´opera del diavolo si infiltrerà
anche nella Chiesa in tale modo che vedrete
CARDINALI CONTRO CARDINALI e vescovi
contro altri vescovi. … La Chiesa sarà
piena di quelli che accettano compromessi
…” (La Madonna a Akita, Giappone; 13
ottobre 1973, l’anniversario del grande miracolo del sole a Fatima,
13 ottobre 1917)!
Nel
“Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria” per i
sacerdoti aderenti al Movimento Sacerdotale Mariano, si legge:
“Soprattutto vogliamo essere uniti al Santo Padre e alla Gerarchia,
con la ferma adesione a tutte le sue direttive, così
da opporre una barriera al processo di contestazione del Magistero,
che minaccia le fondamenta stesse della Chiesa.”
Cari
fratelli e sorelle, aiutiamoci a vicenda (Eb 3,13) a non
scivolare gentilmente (“piena di
allegria”, Diario di Santa Faustina, no. 153) nell’apostasia,
con i compromessi, prima che sarà “rivelato l’uomo iniquo, il
figlio della perdizione” (2Ts 2,3-4)!
Don Jo (Joseph) Dwight
(http://giuseppedwight.blogspot.com
- - - - - - -
Un’Esperienza
di Vita:
È notte
fonda. Improvvisamente qualcuno spalanca con forza la porta di casa:
"Tutti a terra!". Gridano. Sono banditi. Afferrano
Marie-Francis, la mia sorellina piccola, la chiudono dentro
l'armadio. Frugano dappertutto, prendono giacche, la radio, lo zaino
di papà… Non trovano soldi perché siamo poveri. Allora tirano
fuori dall'armadio Marie-Francis e uno di loro, con un grande
coltello in mano, minaccia: "O ci date i soldi, oppure…".
Mi alzo. Il coraggio mi viene da Gesù. Proprio quel giorno ci
eravamo proposti di vederlo e amarlo in tutti. Guardo quell'uomo
fisso negli occhi e gli dico: "Questo tu non lo puoi fare! Io lo
so, in te c'è Gesù! Io vedo in te Gesù!". Il bandito mi
guarda a bocca aperta, poi mette a terra la mia sorellina. Fa un
cenno al suo compagno ed escono senza portare via niente. Lasciano
pure i pochi spiccioli che avevano preso dal borsellino della mamma.
John, Cameroon
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Don Jo (Joseph) Dwight