“Ecco, io sono con voi
tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).
Queste parole di
Gesù sono consolanti. Ma questa promessa
di Gesù è sempre CONTINGENTE SUL NOSTRO LIBERO ARBITRIO, di
decidere di sottometterci o non sottometterci al giogo dolce e il
carico leggero (Mt 11,30) della legge di Dio. Dio Che è amore,
rispetta la nostra grande dignità e perciò la nostra scelta.
Continuando dai
ultimi due o tre mesi, LA BATTAGLIA FONDAMENTALE DI TUTTI I TEMPI è
chi stabilisce la verità, Dio o il mondo, Dio o Satana, Dio o ogni
persona? Questa battaglia aumenterà ancora di più nei prossimi anni
prima della seconda venuta di Gesù Cristo. Lucifero ha detto, io
sono Dio, decido io la Verità, e San Michele Arcangelo ha risposto
con il suo nome: “Chi è come Dio?”
Il Peccato Originale era lo stesso inganno: “Ma il serpente disse
alla donna: “Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne
mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio,
conoscendo il bene e il male”.” (Gen 3,4-5). Tanti filosofi
moderni ci hanno portato nella “RIVOLUZIONE COPERNICANA” di non
cercare più la realtà e la verità fuori di noi stessi attraverso i
nostri 5 sensi ma da dentro di noi, come ognuno di noi “diventereste
come Dio”. “La filosofia moderna, dimenticando di orientare la
sua indagine sull'essere, ha concentrato la propria ricerca sulla
conoscenza umana. …” (No. 5; Lettera Enciclica: Fides
et Ratio; Giovanni Paolo II; 14-09-1998).
In questa battaglia feroce ma subdola, è molto importante di essere
“prudenti come i serpenti”, non soltanto “semplici come le
colombe” (Mt 10,16)!
«IO NON MI
IDENTIFICO con i visi inespressivi di chi recita il rosario fuori
dalle cliniche, che praticano l’interruzione della gravidanza»
(una intervista pubblicata dal “Quotidiano
Nazionale”, 12 maggio 2014). DA NON
CREDERE che a pronunciare queste parole
sia stato il nuovo (30-12-2013) SEGRETARIO GENERALE DELLA CONFERENZA
EPISCOPALE ITALIANA, MONSIGNOR NUNZIO GALANTINO!
Sarebbe
bello che il segretario della Cei
provasse almeno a riflettere su queste parole della Beata Madre
Teresa di Calcutta: «Sento che oggigiorno il più grande distruttore
di pace è l'aborto, perché è una guerra diretta, una diretta
uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa. [...]
Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c'è
più niente che impedisce a me di uccidere te, e a te di uccidere
me».
Ma non finisce
qui. Il giornalista domanda qual è il
suo augurio per la Chiesa italiana, ed ecco LA RISPOSTA DI GALANTINO:
«Che si possa parlare di qualsiasi argomento, di preti sposati, di
Eucaristia ai divorziati, di omosessualità, senza tabù, partendo
dal Vangelo e dando ragioni delle proprie posizioni».
SE SI AMMETTE DI
POTER CAMBIARE UNA DOTTRINA DELLA CHIESA, in principio, si apre la
porta di cambiare tutte le dottrine infallibili della Chiesa. Ecco
il veleno mortale nascosto nel nome
della carità (falsa)!
Per riprendere il
contesto di questa situazione, visitate i “Cibo Spirituale” di
recente:
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Cari fratelli, in
questi tempi difficili e pieni di confusione, ricordatevi che questa
presenza di Gesù “tutti i giorni, fino alla fine del mondo” è
soprattutto nell’Eucaristia.
L’EUCARISTIA È LA
“FONTE E CULMINE DI TUTTA LA VITA CRISTIANA” (CCC 1324).
Sapete che dopo
BEATO FRANCESCO DI FATIMA ha ricevuto l’Eucaristia dall’Angelo di
Portogallo, Francesco ha capito la grandezza della realtà di Gesù
presente nell’Eucaristia e ha passato tre ore ogni giorno davanti
al Tabernacolo fino alla sua morte circa
anno dopo.
SAN GIOVANNI DA
KETY: “Durante il giorno poi, dopo aver
compito il suo dovere, subito dal liceo si recava direttamente alla
chiesa dove, davanti al Cristo nascosto nell’Eucaristia,
trascorreva lunghe ore nella contemplazione e nella preghiera. Sempre
aveva solo Dio nel cuore, solo Dio sulla bocca.” (Breviario; 23
dicembre).
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Un’Esperienza di Vita:
Una sera uscendo di casa
per il rosario, incontro una coppia di immigrati: appaiono sfiniti
(avevano camminato inutilmente tutto il giorno in città in cerca di
lavoro e aiuto, ed erano completamente digiuni). Lui, rumeno, si
dichiara credente ortodosso, lei, ucraina, con una qualche fede, non
precisata.
Capisco subito che non
posso farli attendere, né delegare ad altri l'intervento. La Parola
di Vangelo: "Fuoco sono venuto a portare...", in quel
momento diventa in me una spinta ad agire decisamente. Li conduco in
macchina alla casa di accoglienza "Il Samaritano", poco
lontana, ma ci viene detto che non è attrezzata per l'accoglienza di
donne. Così, rispettando il desiderio della coppia di stare insieme,
penso ad una soluzione presso una famiglia della parrocchia. E subito
mi ricordo di Rita, una nostra amica vedova che, essendo sola, dona
tempo e anche casa per i fratelli in difficoltà.
Le telefono, e pronta
sento la risposta: "Va bene: accogliamo Gesù in questi
fratelli". Anche per lei è la Parola a suggerire ogni gesto.
Bella, affettuosa l'accoglienza nella sua casa: un po' di distensione
e riposo, finalmente, e poi una cenetta, tanto improvvisata quanto
gradita, e consumata senza riserve o riguardi...
Lasciati poi quei fratelli
per la notte in un comodo e lindo letto matrimoniale, mi accordo con
Rita per il mattino seguente. Così, già prima delle 8 vado a
prelevarli per tentare il possibile per un'eventuale occupazione in
lavori stagionali. Dopo qualche telefonata dobbiamo arrenderci.
Niente da fare.
Si rendono conto anche
loro della realtà e, rassegnati, mi chiedono allora di portarli in
stazione per il viaggio di ritorno. Sono delusi ma più sereni; e
riconoscenti per l'amore concreto ricevuto. Do loro un'offerta
(proprio per... amare fino in fondo) e li saluto, spiacente di non
aver potuto fare di più. Mi rispondono, commossi, con un forte
abbraccio, che mi dice quanto la Parola vissuta raggiunga la verità
delle persone.
N. F., Verona