"Se osserverete i
miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i
comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore" (Gv 15,10).
Queste sono
parole belle e consolanti che stimolano tante persone di sentirsi
attirate a Gesù e di seguire Gesù. All’inizio della Sua vita
pubblica, Gesù ha fatto anche tanti miracoli e tante guarigioni. Ma
dopo Gesù ha cominciato, con il Suo esempio e poi con le Sue parole,
di condurre liberamente le persone verso i doni molto più preziosi,
verso la vera libertà dal nostro egoismo e dalla nostra pigrizia.
Tutti vogliono i miracoli e le guarigioni, ma per ottenere la libertà
più profonda e duratura, non c’è un’altra strada tranne verso
Gerusalemme, verso Calvario con Gesù.
Quando Gesù ha cominciato
a spiegare questa vera strada verso Calvario, perfino gli apostoli
erano stupefatti (Mc 10,24) e sbigottiti (Mc 10,26). Tanti
aspettavano una vita più facile con la venuta del Messia, ma invece
Gesù ha detto: “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge
o i Profeti; non son venuto per abolire , ma per dare compimento…”
(Mt 5,17). Non soltanto “non uccidere, ma no si adire con il
proprio fratello.” Non soltanto “non commettere adulterio, ma
chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio
con lei nel suo cuore.” (Mt 5,17-37). All’inizio del capitolo 6
del Vangelo di Giovanni, Gesù ha moltiplicato i pani e i pesci e
volevano fare Gesù re; ma alla fine dello stesso capitolo quando
Gesù ha dichiarato la necessità di mangiare il Suo Carne e bere il
Suo Sangue, molti dei discepoli di Gesù si tirarono indietro e non
andavano più con Lui!
Gesù non ha mai
accettato i compromessi come tante persone nella Chiesa vogliono fare
oggi. Viviamo in un mondo che è più lontano da Dio e dai Suoi 10
Comandamenti che mai nella storia del mondo. Tanti responsabili
religiosi offrono i compromessi o approvano
le scuse di non seguire o di non vivere le parti difficile del
Vangelo, invece di offrire un buon esempio santo, e poi di offrire le
parole buone, con tanta preghiera e sacrificio di sé, attingendo
l’aiuto forte dai sacramenti e dalla preghiera, soprattutto davanti
al Dio infinito Che si nasconde nell’Eucaristia. “Chi scandalizza
uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta
una macina girata da asino al collo e venga gettato nel mare” (Mc
9,42). Non credo che era per caso che nel periodo quando tantissimi
laici, sacerdoti e vescovi hanno ribellato contro la Lettera
Enciclica, Humanae Vitae (1968), di Papa Paolo VI, che l’Arcangelo
San Michele a Garabandal (Spagna, 1965) ha detto: “Cardinali,
Vescovi e sacerdoti camminano in molti sulla via della perdizione e
trascinano con loro moltissime anime”!
Gesù è molto esigente ma
Gesù può offrire quello che gli altri fondatori degli altre
religioni non potevano offrire: l’aiuto necessario per vivere la
pienezza del Vangelo e anche il premio della vita eterna.
Tanti persone sono
innamorate con le consolazioni di Dio ma non con il Dio delle
consolazioni! Ma senza la croce accettata ed abbracciata, non ci sarà
la corona di gloria. Non c’è la risurrezione senza la
crocifissione; non c’è la Pasqua senza Venerdì Santo!
Gesù è morto nudo e
umiliato sulla croce, come un fallito totale negli occhi del mondo!
Quanti di noi siamo pronti non soltanto di soffrire con Gesù ma
anche di perdere il nostro buon nome, il nostro prestigio, i nostri
onori e privilegi nella Chiesa o nel mondo civile davanti alla gente
come ha fatto Gesù per vivere e proclamare la Verità scomoda che ci
fa liberi da vero (Gv 8,32)?
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Un’Esperienza di Vita:
Ho vissuto trenta anni
all'insegna della droga, sesso usa e getta e devianza. Sono nata
senza essere desiderata vivendo in un ambiente segnato da vicende
difficili che scatenavano liti e incomprensioni. Ciò che ha rotto
definitivamente i miei delicati sogni di ragazza è stata una
violenza subita a 12 anni. È iniziata così la mia inarrestabile
discesa negli inferi cominciando a drogarmi per non sentire il
dolore. Nessuno si era accorto di niente.
Apparentemente tutto
andava bene, ma pian piano mi spegnevo perdendo la voglia di vivere.
Ho costruito una fortezza inespugnabile intorno al mio cuore.
Crescevano in me dolore e rabbia, tanto bisogno di amore trasformato
in superbia e presunzione. La mia unica compagna era l'eroina. Poi la
cocaina in un escalation di soldi e potere nel campo immobiliare. Ero
pronta a tutto per i soldi e la considerazione. Ma a quale prezzo? Al
prezzo di usare le persone per poi gettarle quando non mi servivano
più. Non conoscevo limiti, ma il vuoto interiore mi stava
corrodendo. Mi sentivo sempre più terribilmente sola. Per ben cinque
volte tentai di farla finita, ma non ci riuscii. Perché? Mi
chiedevo. Perché non avevo ancora scoperto che Qualcuno mi aveva
pensato fin dall'eternità e mi aveva amato al punto di dare se
stesso per me.
Conobbi una realtà
impegnata nell'evangelizzazione di strada. Mi decisi di entrare in
comunità dove ho trovato una vera famiglia che mi ha accompagnato
passo dopo passo in un cammino riabilitativo basato sul Vangelo. Da
quel momento la mia vita è cambiata: ho conosciuto l'infinito amore
di Dio attraverso i fratelli che hanno accolto con me il mio grido di
dolore e solitudine.
Pian piano tutto sui è
trasformato in Resurrezione, in esperienza di gioia e perdono, in
capacità di ridonare gratuitamente la mia esistenza a chi è ancora
imprigionato nella morte dell'anima testimoniando che l'Amore può
fare miracoli perché Dio è Amore! Gesù si è inabissato nei miei
inferi e li ha trasfigurati con il Suo immenso Amore. Voglio spendere
ogni attimo della mia vita per essere strumento della gioia della
Resurrezione!
Angela Croce, Comunità
Nuovi Orizzonti
Testimonianza -
Pentecoste 2013, Piazza San Pietro
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Don Jo (Joseph) Dwight