venerdì 7 giugno 2013

1 Pietro 2,20


«Se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà grazia davanti a Dio» (1 Pt 2,20).

MISTERIOSA REALE SOLIDARIETÀ

Chi appartiene a Cristo deve vivere fino in fondo tutta la vita di Cristo. Deve crescere sino alla maturità di Cristo, (...) passare per il Getsemani e per il Gòlgota. E tutte le sofferenze che possono venir gli dall'esterno sono nulla a paragone della notte oscura dell'anima, quando la luce divina non brilla più e la voce del Signore non si ode più. Dio è sempre là, ma sta nascosto.

Le sofferenze e la morte del Cristo proseguono nel suo Corpo mistico, e in ognuno delle membra di esso. Soffrire e morire è il destino di ogni uomo. Ma se egli è un membro del Corpo mistico di Cristo, il suo soffrire e il suo morire assumono per tramite della divinità del capo un valore espiatorio, co-redentivo.

Così, colui che è legato a Cristo persevererà inconcusso anche nella notte oscura della soggettiva lontananza da Dio e assenza di Dio; forse l'economia divina della salvezza impiega i suoi tormenti per liberare qualcuno che è oggettivamente incatenato dal peccato. Perciò voluntas tua! Anche, e anzi proprio in seno alla notte più tenebrosa.

Edith Stein
(La vita come totalità, Città Nuova, Roma 1990, pp. 204-205)

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Un’Esperienza di Vita:

Avevo accumulato stress. Per un po' sono riuscito a non farlo pesare in famiglia, ma ad un certo punto mi sono reso conto che c'era tensione tra Elke e me e questa si rifletteva sui bambini. Bastava un niente per farli litigare e in più non accettavano nessuna regola. Inoltre non avevo più il tempo e la calma per fare le piccole cose di casa, come ad esempio preparare la lavastoviglie, come è mio solito fare, o sparecchiare, ecc. Così non potevo continuare.

Ho cominciato a parlare a cuore aperto con mia moglie, le ho detto tutto ciò che mi pesava: gli sbagli fatti, le mie preoccupazioni, il non riuscire, insomma tutto. Insieme ci siamo aiutati, ci siamo ricordati una frase del Vangelo: "Gettate ogni preoccupazione in me...". Questa situazione particolare rimaneva, ma era affrontata diversamente: ho dato a Dio le preoccupazioni ed a me sono rimaste le sole occupazioni. Con Elke ci siamo rivisti nuovi, non guardando più gli sbagli commessi. Ora in casa si respira: i bambini sono sempre vivaci, ma in pace.

A.P., Germania