«Non lamentatevi fratelli
gli uni degli altri» (Gc 5,9)
Il Signore è
vicino: è il messaggio che ci viene in
questo brano dalla lettera di San Giacomo. Certamente, guardando a
ciò che ci sta intorno, non sembrerebbe vero: quante violenze,
ingiustizie e sopraffazioni!
L’apostolo Giacomo
invita i cristiani del suo tempo, che vivevano tra le difficoltà,
alla pazienza e a rinfrancare l’animo e propone come esempio e
stimolo le figure dell’agricoltore e del profeta. Il primo attende
pazientemente le piogge autunnali e quelle primaverili. Il suo lavoro
dipende da esse e non può fare nulla senza di esse. L’agricoltore
palestinese era così aperto a quest’azione di Dio che le
benedizioni delle piogge divennero proverbiali... come divenne
proverbiale la sua pazienza. L’esortazione alla pazienza ha come
centro la necessità di evitare la mormorazione e le proteste per
vivere il precetto dell’amore vicendevole. L’altro esempio che
san Giacomo presenta ai suoi lettori è quello dei profeti che
sopportano il dolore, la persecuzione e, a volte, la morte. Tutto
accettano pazientemente perché hanno compreso che “la venuta
del Signore è vicina”.
Come possiamo accogliere e
fare nostro questo messaggio? Esso ci invita a cogliere, fra le
pieghe della storia, il positivo, il bene, i semi del Verbo, cioè i
segni della presenza di Cristo. C’è del bene: apprezziamolo e
facciamolo crescere. Questo ci rinfranca, ci ridona coraggio: mette
cioè un raggio di luce, che è la luce di Dio, nel nostro cuore. Ci
comunica nuove energie e il cuore diventa capace di essere come
quello di Dio, sempre pronto ad amare.
I cristiani non sono di
coloro che si lamentano, ma sanno portare la luce che hanno in cuore
negli ambienti dove vivono: in famiglia, nel lavoro, nel tempo dello
svago e del riposo, con gli amici. Sono una presenza positiva, perché
il Signore è vicino. E con Lui non si può essere giù. Come i
discepoli di Emmaus: “Non ardeva forse il nostro cuore quando lungo
la via ci parlava e ci spiegava le Scritture?”.
Ma qualche volta, per
amore vero, dobbiamo dire come Gesù ha detto ai discepoli di Emmaus:
“Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non
bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare
nella sua gloria?” (Lc 24,25-26).
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Un’Esperienza di Vita:
In un bar qui in
Italia, che vende anche le riviste, dove
vivo e dove vado per una tazza di caffè dopo la mia Messa
quotidiana, una delle mogli (co-proprietario del bar, due famiglie
proprietari), stava parlando del calendario, che vendono, con una
donna completamente nuda sul davanti. Ho detto a lei che dovrà
rendere conto a Dio dopo la sua morte per la vendita di materiale
pornografico nel suo negozio. Lei non era felice con me e divenne
frustrata. Allora ho detto a lei che noi uomini, come Dio ci ha
creati, quando abitualmente guardiamo pornografia senza pentirsi e
cercare di cambiare la nostra vita, cominciano a considerare le donne
come gli oggetti di piacere, invece di persone ad apprezzare e di
stimare. Ha detto con indignazione: “Ma chi dice questo?” Ho
risposto, Papa Paolo VI nel Humanae Vitae! Allora ho detto a lei che
quando i mariti, che sono abituati a guardare la pornografia, fare
l'amore con le loro mogli, fanno l'amore con l'immagine della
pornografia nella loro testa, non con le loro mogli, che è un vero
tradimento! Gli italiani, in generale, sono molto abili a fare tutto
banale anche le cose più sacre della nostra fede.
Quando una ragazza
sfrutta il suo corpo mezzo nudo come l’esca, lei attira i pesci che
sono interessati nel suo corpo; quando uno di questi pesci si stufa
del suo corpo, lui va ad un altro corpo e lei cade nella depressione
e si domanda perché?!? Se lei si copre modestamente il suo corpo e
sfrutta il mistero della sua personalità che Dio l’ha data, lei
attirerà uomini che sono interessati nel suo carattere unico che è
irrepetibile e quindi quest’attrazione durerà una vita intera, con
l’aiuto della preghiera, e nell’eternità! Questo non è facile
quando la grande maggioranza dei pesci maschili sono diventati
intossicati, fino al punto di modificare i loro cervelli, con la
pornografia e quindi sono plagiati e stimolati fortemente di cercare
ciò che vedono nelle riviste pornografici, i corpi perfetti che non
esistono. Le ragazze finiscono di cercare di competere con i modelli
truccati, mascherati e camuffati perfettamente e finiscono di fare le
diete i tanti altri tipi di esercizi corporali.
Nel nome di
“liberazione femminile” le donne sono state veramente
imbastardite e hanno rinunciato la loro dignità data da Dio per
essere valutate secondo la posizione giusta del loro tessuto di
grasso e di carne del loro corpo (come i bestiami messi all’asta)
perché hanno bevuto il slogan allettante e ripetuto continuamente
del “padre della menzogna” (Gv 8,44) che ci dice che il nostro
valore è soltanto quello visibile e che Dio ci toglie la nostra
libertà e la nostra felicità. Soltanto se le donne e gli uomini
cercano, trovano e abbracciano l’Autore e il Datore della loro
bellezza e dignità intrinseca possano sfuggire da e venire fuori da
questo tunnel atroce dell’inganno per trovare la libertà, la
gioia, la pace e felicità vera e duratura. Il primo comandamento di
Satana è: “Non deve soffrire; evitare la sofferenza a tutti i
costi!” Mentre l’Autore della vita ci dice: “Se qualcuno vuol
venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e me
segua” (Mt 16:24; Mc 8,34; 10,21; Lc 9,23). Non c’è la Pasqua
senza Venerdì Santo; non c’è la risurrezione senza la passione e
la crocifissione nelle nostre vite personali in unione con Lui che ci
ama più che tutto l’amore degli altri messo insieme, Gesù Cristo!
Importava ai proprietari di questo bar di scoprire la collegamento
fra la pornografia e il danno e la distruzione alle persone, alle
famiglie e alla società? “Occhio non vede, cuore non duole”, al
meno per l’egoismo, senza nessuna preoccupazione per gli altri se
non sono beccati e poi soltanto per salvare la faccia! Ipocriti! C’è
“occhio non vede, cuore non duole” per l’eternità, o Gesù ha
ragione quando ha detto: “La verità vi fa liberi” (Gv 8,32)?
“Oggi, sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi
dell’inferno… Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte
delle anime che ci sono (nell’inferno), sono anime che non
credevano che ci fosse l’inferno” (Diario di Santa Faustina,
741).
La nostra cultura
della morte non ha aiutato i nostri ragazzi di diventare
uomini veri che rispettano le donne ma piuttosto penosi codardi
mascherandosi come “Rambo” cercando solamente di usare le donne
per i loro piaceri egoistici, invece di sacrificarsi per il vero bene
degli altri come fanno veri uomini! E’ molto difficile oggi sia per
la ragazza sia per il ragazzo di andare contro corrente, una vera
valanga, fortemente promossa, di egoismo sfruttando ognuno a vicenda
per masturbarsi che porta, alla fine, di eliminare i deboli che non
soddisfano i desideri egocentrici e i piaceri lussuriosi dei forti.
Nei paesi più ricchi del mondo stiamo veramente vivendo la “cultura
della morte” (Evangelium Vitae, da Papa Giovanni Paolo II)!
Una settimana dopo
questo incidente al bar, il marito di questa donna ha messo un poster
(circa 100x70 cm) di una donna completamente nuda fuori all'ingresso
del suo bar in vista pubblica. Quando ho protestato si giustificò
con un atteggiamento di arroganza e di ridere di me dicendo che Dio
ha creato le donne belle e allora perché non le guardiamo? Poi tirò
fuori un'altra copia di quello che ha postato fuori dal suo bar per
mostrarmi da vicino all'interno del bar. Gli ho detto che secondo la
sua logica allora gli uomini dovrebbero guardare le belle donne nude
e poi lasciare le loro mogli e spezzare la famiglia e lasciare i
bambini abbandonati! Ha continuato a scherzare e ridere di me. Sono
ancora più triste che il Pastore della parrocchia, che era presente,
si limitò a sorridere e ridere alle battute non appropriate in modo
da essere d'accordo con tutti, come il suo modo di trattare gli altri
in un modo piacevole e non essere in disaccordo con nessuno! Questo
pastore è molto generoso e gentile, ma mi sembra che la sua
definizione di "amore" è cercare di offrire ciò che vuole
la gente in modo che le persone sono felici; quando vi è un
conflitto di interessi tra quello che pensa che la gente vuole e ciò
che si legge nella Bibbia come spiega il Catechismo della Chiesa
Cattolica, lui ignora o mette da parte ciò che la gente non vuole
sentire.
Mi pare che in
questa situazione si può applicare le parole di Cristo a Pietro, il
primo Papa: “Lungi da me Satana! Tu mi
sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli
uomini!” (Mt 16,23).
L'amore al nemico è
l'ultima frontiera di una misericordia illimitata. Amare così ci fa
simili a Dio, realizza pienamente l'immagine dell'uomo celeste.
Però dobbiamo anche
ricordare ciò che San Tommaso d’Aquino ha scritto: “Affermare
raramente, negare di rado, distinguere sempre.” Oggi in tanti paesi
nel mondo, i governi stanno spingendo avanti fortemente le leggi
contro “l’omofobia” nonostante che è contro la volontà della
maggioranza del popolo dei paesi. Questa parola “omofobia”
neanche esisteva pochi anni fa! Gesù ci ha insegnato di amare il
peccatore ma odiare il peccato. Ma i non credenti, o i “credenti”
che non praticano la loro fede, che sono nella grande maggioranza
oggi, non distinguano fra il peccatore e il peccato, e allora,
accusano i veri cristiani di odiare le persone con la tendenza di
omosessualità. Ben presto sarà una vera persecuzione all’aperto
contro tutti che esprimano apertamente, anche nelle chiese, che è un
peccato grave, l’atto di omosessualità, che fa male non soltanto
alla persona che fa questo atto immorale, ma anche alle famiglie ed a
tutta la società. Dimentichiamo così facilmente che cosa è
successo a Sodoma e Gomorra (Gen 19)!
Amore vero del nemico vuol
dire di voler il vero bene del nemico qui sulla terra ma anche per
tutta l’eternità. Tantissime persone oggi, anche tanti
responsabili religiosi e genitori, cercano di accontentare e di
soddisfare i desideri della carne delle persone senza distinguere se
è un peccato o no, se fa veramente bene alle persone o no. Questo è
amore false e distruttivo; questo è amore malconsigliato! Pochi
responsabili religiosi oggi hanno il coraggio del primo Papa, Pietro,
il giorno della nascita della chiesa, Pentecoste, di dire: “Voi
avete crocifisso Gesù” (Atti 4,10), “l’autore della vita”
(Atti 3,16), con i vostri peccati gravi, mortali!
Gesù ha detto agli
apostoli: “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate
dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe” (Mt
10,16). La Madonna ci chiede continuamente di pregare per i sacerdoti
e i vescovi e il papa, perché c’è una grande tentazione oggi, con
tanti persone plagiati dal mass media, le scuole e quasi tutte le
istituzione religiosi, quasi tutti sotto il controllo dalla forze del
male, di accettare questo “amore” falso e devastante. Perciò è
molto più facile, nel nome di “amore” (falso), di vivere la
parte più facile delle parole di Gesù, di essere “semplici come
le colombe”: “Occhio non vede, cuore non duole”! E’ difficile
di andare contro corrente oggi, di cercare la Verità con fatica, con
lo studio e con la preghiera assidua, per poter essere anche
“prudenti come i serpenti”!
Uno degli atti di
carità più importante soprattutto oggi e
che manca molto oggi, in particolare dai preti, dai vescovi e dai
genitori, è di far riconoscere, odiare e superare il peccato. Ma
tantissime responsabili hanno sacrificato l’eternità sull’altare
del rispetto umano proprio perché tantissimi “cristiani” non
vogliono riconoscere, odiare e superare i loro peccati che si sono
lasciati abituati!
E’ vero ciò che
noi sacerdoti “abbiamo studiato nella
teologia pastorale della necessità della “legge della gradualità”.
Ma mi risulta che i papi recenti, nel mondo di oggi, ci ammoniscono
di essere di guardia non tanto sulla mancanza di applicare la “LEGGE
DELLA GRADUALITÀ” ma del pericolo della “GRADUALITÀ DELLA
LEGGE”, che deve essere rifiutata in quanto riduce il valore della
legge ad un mero ideale.” (Visitate: “Una Lettera Aperta ad un
Sacerdote Confratello”;
http://testim-polo.blogspot.com/2009/05/open-letter.html).
“A queste parole i
discepoli rimasero costernati e chiesero: "Chi si potrà dunque
salvare?". E
Gesù, fissando su
di loro lo sguardo, disse: "Questo è impossibile agli uomini,
ma a Dio tutto è possibile" (Mt 19,25-26; Mc 10,27; Lc 18,27).
Gesù non ha offerto i compromisi!
Quando I
Giudei si misero a discutere tra di loro e hanno detto: “Come può
costui darci la sua carne da mangiare? (Gv 6,52), e poi “molti dei
suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: “Forse anche voi volete andarvene?”
(Gv 6,66-67). Gesù non ha compromesso la Verità per accomodare le
persone!
E’ interessante ciò che
la Madonna ha detto dei nostri tempi:
“Recitate ogni
giorno, la preghiere del Rosario. COL ROSARIO, PREGATE PER IL PAPA, I
VESCOVI E I SACERDOTI . L´opera del diavolo si infiltrerà anche
nella Chiesa in tale modo che vedrete cardinali contro cardinali e
vescovi contro altri vescovi. I preti che mi venerano saranno
disprezzati e saranno opposti dai loro confratelli. La Chiesa e gli
altari saranno danneggiati. LA CHIESA SARÀ PIENO DI QUELLI CHE
ACCETTANO COMPROMESSI …”
Se la maggioranza
dei preti locali indicano, in un modo o l’altro, che si può
arrivare a paradiso senza passare per
Calvario con Gesù, chi crederà l’unico prete in quella zona che
spiega che questo è contrario all’insegnamento costante della
Chiesa Cattolica e da tutti i santi? Se i genitori non sono uniti, un
bambino accoglierà la parole del genitore che offre la via più
facile. Questo è amore false, questo è compassione falsa, che non
porta alla libertà vera (Gv 8,32) ma alla vera schiavitù e alla
distruzione!
E’ vero che un
pastore deve cercare di aiutare e di confortare quelli che soffrono.
Cristo ha avuto grande compassione per i
sofferenti. Ma quando si discerne che è la volontà di Dio di
accettare e di abbracciare il dono di un piccolo pezzo della croce di
Cristo, il pastore dovrebbe incoraggiare le persone di tenere bene
gli insegnamenti veri di Cristo e non di mettere da parte gli
insegnamenti della Sacra Scrittura spiegata dalla Chiesa. Il Curato
d’Ars ha detto che un sacerdote dev’essere pronto di soffrire con
e per ogni penitente che viene da lui nella confessione, nonostante
che il santo Curato ha incoraggiato le persone di abbracciare con
amore e fiducia le sofferenze che Dio manda ad ognuno di noi nella
sua divina e amorosa provvidenza. Dobbiamo imitare Simone di Cirene
di portare con Gesù la croce di Gesù, nonostante che alle volte ci
sentiamo costretti di farlo (Mc 15,21).
“Perciò sono
lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia
carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo
che è la Chiesa (Col 1,24).
Questo stesso
sacerdote apparentemente mite e umile, che non alza mai la voce in
merito a nessuno, ha reagito con forza a me quando ho lodare una
donna, Mary Ann Kuharski, con 12 bambini che ho visto su EWTN e che
sta facendo un ottimo lavoro come direttore del Prolife in tutta
l'America; la sua reazione era come se
questa donna avesse fatto un torto grave, o era fuori di testa!
Questo stesso pastore, dopo ho parlato dell'importanza di mantenere
grande riverenza davanti al Dio infinito nell'Eucaristia durante la
mia omelia nella Messa quotidiana in una chiesa in cui lui è il
pastore, citando un paio di cose dai documenti della Chiesa come il
Memoriale Domini (1969), ancora una volta ha reagito con forza fino
al punto di quasi urlare contro di me al bar dopo la Messa. Quando
gli ho chiesto se era sbagliato citare i documenti della Chiesa o i
scritti dei papi, ha risposto con forza: “In questo caso, No"!
Alla gente non piace a soffrire con più bambini di uno o due che dà
soddisfazione ai genitori, ma non di più. Alla gente non piace a
mantenere l'umiltà davanti al Santissimo Sacramento e perseverare
nel non chiacchierare in chiesa con i loro amici.
Tanti così detto
esperti della liturgia dopo il Concilio Vaticano II hanno ignorato o
scartato la grande parte della sapienza di 2000 anni di tradizione e
hanno spostato il punto della Liturgia verso le persone e la comunità
invece di mantenere il punto primario sull’adorazione di Dio e la
comunione con Dio nella Sacra Liturgia. Questa interpretazione
incauta e erronea dei documenti del Concilio Vaticano II era
piuttosto attraente ad un grande numero dei laici, preti e vescovi
che sono adesso molto riluttanti nel accettare la riforma della
riforma della Sacra Liturgia iniziato da Papa Benedetto XVI.
Ho scoperto che
questo sacerdote parla ad altri circa il mio comportamento in questa
situazione come fossi piuttosto strano,
come se fossi da un altro mondo. Sembra che ci sono molti cattolici
di oggi, che ho incontrato, che sono molto simili ai nostri fratelli
protestanti perché sono tranquilli con la Bibbia, ma non con il
Catechismo della Chiesa Cattolica. Mi è venuto in mente che è molto
più facile interpretare le Sacre Scritture secondo i desideri e il
proprio soggettivismo e i propri capricci che il Catechismo ufficiale
della Chiesa cattolica! In altre parole è molto più facile di
manipolare secondo i suoi capricci e i suoi desideri 10 comandamenti
scritti brevemente nel capitolo 5 del libro di Deuteronomio che 505
paragrafi (CCC 2052-2557) dal Catechismo ufficiale della Chiesa
Cattolica (1994)!
Questo modo
meno problematica di accomodare i desideri delle persone è ciò che
tanti sacerdoti e vescovi fanno per essere " corretti
politicamente", per non agitare le acque, anche se Cristo ha
sempre proclamato la verità piena, il pieno Vangelo, che gli ha
portato alla sua crocifissione! Dopo aver visto il poster ancora
fuori dal bar la mattina dopo ho detto nella mia omelia quella
mattina che ho deciso di fare una Novena di Natale in cui non
prenderei il cappuccino dopo la Messa ogni mattina, con l'intenzione
di riparare per tutti dei peccati causati dalla pornografia. Ma dopo
Natale ho continuato a non andare a questo bar. Quando ho visto la
stessa moglie per strada qualche giorno dopo ha fatto gioco di me che
mi chiedendomi se avevo paura delle donne nude! Ho detto che il mio
Gesù soffre a causa della pornografia. Lei replicò indietro: "Ma
che soffrire, ma che soffrire?!?”
Non è nel nostro
tempo egoistico, nella "cultura della morte" (Evangelium
vitae), che si sente gridato e promosso nei mass media la profezia di
Gesù (l'ottavo "Stazione della Croce"): “Ecco, verranno
giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno
generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a
dire ai monti: Cadete su di noi! E ai colli: Copriteli! ("I
sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti."
- Akita). Perché se trattano così il legno verde (quando tutto è
facile in benessere e ricchezza; niente sacrificio nel dare la vita,
la procreazione (Gen 1,28), come Dio nella creazione di noi!), che
avverrà del legno secco? (Lc 23,29-31). In passato questa profezia è
stata spesso applicata alle donne di Gerusalemme e quelli come loro
nel futuro, che hanno compassione di Gesù nelle sue grandi
sofferenze per noi. Gli economisti veritieri, che non promuovono la
cultura della morte, ci dicono che uno dei fattori più importanti
che causano l'attuale crisi economica è che per la prima volta nella
storia del mondo e della Chiesa nei paesi più ricchi ci sono più
nonni rispetto ai bambini che devono sostenere le pensioni di quelli
in pensione.
Una settimana dopo
Natale i sacrestani gemelli identici, che piacciano a chiacchierare
con i loro amici al bar sugli eventi sportivi (tifosi della Juventus)
e che erano felici con la mia presenza amichevole e aperta in questo
bar nel passato, brontolò a me che avrei dovuto tornare a questo bar
e fare la pace. Ho detto loro che questo sarebbe come fare la pace
2000 anni fa con i soldati che stavano scherzando e ridendo di Gesù
sulla croce e ha offerto l'aceto a Gesù. Coloro che scherzano e
ridono di questa "colpa grave" della vendita e la
distribuzione di materiale pornografico stanno facendo lo stesso,
come i soldati di 2000 anni fa, che hanno Gesù crocifisso! Ho
aggiunto che tornerò a questo bar, se smettono di vendere la
pornografia. Si mormorò a me: "Questo sarebbe difficile!"
La mia scelta personale di cercare e di fare ciò che Gesù vuole in
questa situazione era una sofferenza per me di non avere una tazza di
cappuccino con amici ogni mattina dopo la mia Messa quotidiana!
Quando ho visto
questa stessa moglie (co-proprietario del bar;
due famiglie) ad un pranzo sociale, poche settimane dopo, mi disse
che se ne parlassi più agli altri, lei verrà in chiesa e fare
qualcosa mentre celebro la Messa. Le ho detto di portare la sua
pistola e spararmi!
Pochi mesi dopo,
quando ho visto una delle altre mogli (co-proprietario del bar), che
era più simpatica verso di me (la sua mamma andava alla Santa Messa
ogni giorno), al mercato settimanale, mi ha chiesto perché non vengo
al bar più. Ho detto che se si ferma la vendita della pornografia
nel suo bar tornerò subito. La sua espressione facciale ha rivelato
che era un po’disorientata, che non era in grado di capire la mia
motivazione per il mio comportamento! Come molti cosiddetti cristiani
di oggi, totalmente immerso nel inganno grave e devastante del
relativismo che ci circonda oggi in cui non c’è più la verità
oggettiva e assoluta, come l'aria che si respira, non ha nemmeno
entrato nella sua testa di cercare o di fare la domanda: quali sono
gli effetti sugli altri causati nel vendere la pornografia per 4
quattrini, o che cosa vuole o desidera Gesù in questa situazione, o
in questa situazione che cosa avrebbe dato piacere a Gesù, che ci ha
dato tutto quello che abbiamo e perfino è morto per la nostra
indifferenza e la nostra ingratitudine sulla croce?
Quando la gente mi
chiede perché io non frequento più quel bar, do loro il seguente
stampato su un piccolo pezzo di carta:
Lato 1:
Catechismo della Chiesa
Cattolica:
2354. La
PORNOGRAFIA consiste nel sottrarre all'intimità dei partner gli atti
sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze
persone. Offende la castità perché snatura l'atto coniugale, dono
intimo degli sposi l'uno all'altro. Lede gravemente la dignità di
coloro che vi si prestano (attori, commercianti, pubblico), poiché
l'uno diventa per l'altro l'oggetto di un piacere rudimentale e di un
illecito guadagno. Immerge gli uni e gli altri nell'illusione di un
mondo irreale. E' una colpa grave. Le autorità civili devono
impedire la produzione e la diffusione di materiali pornografici.
Lato 2:
RELATIVISMO, secondo
Papa Benedetto XVI, “è la difficoltà più
profonda dei nostri tempi.”
Nella sua omelia
alla Messa prima del conclave che l’ha presto eletto Papa Benedetto
XVI, l’allora Cardinale Ratzinger ha detto:
“Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso
etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il
lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”,
appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni.
SI VA COSTITUENDO UNA DITTATURA DEL RELATIVISMO che non riconosce
nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio
io e le sue voglie.”
Quando ho offerto
una copia scritta, mentre camminavo per la strada davanti alla posta,
della spiegazione perché non frequento più quel bar al proprietario
del bar che ha messo il poster di una donna completamente nuda fuori
all'ingresso del suo bar, mi ha sorriso e preso in giro come fosse
una specie di cretino. Ma dopo più di quattro mesi dopo
l’avvenimento, mentre camminavo davanti al suo bar mentre lui era
seduto fuori con qualcun altro, ho detto buon giorno e buona giornata
e il proprietario del bar non ha neanche alzato la testa per
salutarmi. Quando una grande crisi comincia in Italia e il mass media
mette la colpa su i veri cristiani, cosa sarà la reazione di
quest’uomo nei miei riguardi allora? “Vi ho detto queste cose
perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe;
anzi, verrà l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere
culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il
Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà
la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato” (Gv 16,1-4).
Su un Website
si trova il seguente in merito della massoneria e la corruzione
sessuale:
2) "Il
nostro compito è di promuovere l'ondata della pornografia e di
presentarla con simpatia come il fine supremo della libertà
artistica" (Parola d'ordine del
Partito Comunista Italiano).
3) "Se
vogliamo distruggere una nazione, dobbiamo prima distruggere la sua
morale; poi ci cadrà in grembo come un frutto maturo. Svegliate
l'interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra"
(Lenin).
“La religione non
teme il punto del stiletto; ma può svanire sotto la corruzione. Non
ci stanchiamo della corruzione: possiamo usare un pretesto, come lo
sport, l’igiene, le termale di villeggiatura. E’ necessario di
corrompere, che i nostri ragazzi e le ragazze prendono l’abitudine
di nudismo nel vestirsi. Per evitare troppo reazione, si dovrà
progredire in un modo metodico: prima, svestirsi fino al gomito; poi
fino al ginocchio; poi le braccia e le gambe scoperte totalmente;
dopo, la parte superiore del petto, la spalle, ecc, ecc.”
(International Review on Freemasonry,
1928).
Don Jo (Joseph)
Dwight (Italia)